Salonicco, 15 luglio – Al primo ostacolo impegnativo, la Russia di Mosca, gli azzurri Over 50 hanno fatto vedere di che pasta sono fatti: gente tosta, che unisce grinta a tecnica, passione a esperienza. Non inganni il punteggio finale, non è stato tutto facile. L’Italia ha cominciato in do minore, con troppa cautela, senza l’abituale brio, come succede da sempre – per lo meno nel basket – alle squadre italiane costrette a giocare di mattina, orario nefasto per i bioritmi nostrani. Il ritmo basso ha favorito i russi, bestioni poco mobili, buoni tiratori da tre punti.
Per giunta Mario Boni non era nella sua miglior giornata (7 su 16 da due e 2 su 8 da tre). Sicché per tutto il primo quarto e fino alla metà del secondo la partita è stata in equilibrio (31-27), con i russi a ridosso dei nostri. A quel punto Tirel, l’azzurro con la maggiore anzianità di servizio dopo Ponzoni, ha suonato la carica con un canestro in contropiede e una bomba. La nostra difesa è diventata più aggressiva, e Mentasti, che aveva sostituito Boni, ha fatto… il Boni infilando quattro canestri di fila e dando corpo al primo break. Montecchi in regia ha accelerato il ritmo, e per i russi, frastornati e in debito di ossigeno, è stata notte fonda: 42 a 27 al riposo.
La partita si è chiusa lì. Ritrovata la propria identità, che è poi quella delle squadre guidate da Bucci, gli azzurri hanno proseguito in discesa, incrementando il vantaggio senza problemi, alternando tutti i giocatori in campo. C’è stata gloria anche per Santini e Acerbi, che ieri nella partita d’esordio non avevano giocato contro il Perù.
Solfrini (7 rimbalzi) ha confermato di essere in buona forma, così come Schiavi e Cefis. Ottima la partita di Montecchi, MVP della partita con 17 punti (5 su 7 da tre, 5 palle recuperate e 4 assist).
Top scorer Mario Boni con 25 punti, per i quali si è preso però troppi tiri: 24 sui 63 tentati in totale dalla squadra. Va da sé che è candidato naturalmente a vincere la classifica dei marcatori, che però a Bucci interessa infinitamente meno della classifica di squadra.
Alla gara degli azzurri hanno assistito i giocatori della Serbia Over 50, una delle più serie concorrenti al titolo, destinata a incrociare prima o poi l’Italia. Schiera due ex nazionali – Giorkic e Marijc – e ha battuto con relativa facilità il Brasile campione in carica di Israel e Gerson.
Ecco infine il tabellino degli azzurri: Schiavi 2, Mentasti 10, Acerbi 2, Montecchi 17, Solfrini 4, Tirel 10, Tortù 2, Carera, Boni 25, Santini, Cefis 5.
Testo di Mario Natucci - Foto di Savino Paolella