Si sono disputate nello scorso fine settimana a Roseto degli Abruzzi le finali nazionali Under 20 femminili. Il titolo è andato, per il secondo anno consecutivo al MiniBasket Battipaglia che ha sconfitto in finale il Sistema Rosa Pordenone 68-51.
Al campionato Under 20F in questa stagione si è iscritto per la prima volta nella sua storia l’Alpo Basket ’99 che non ha giocato la prima fase in quanto era l’unica società veneta iscritta: pertanto il Comitato Regionale Veneto della FIP nello scorso settembre ha comunicato alla società biancoblù che sarebbe stata direttamente ammessa alla seconda fase.

«Il Comitato Regionale Veneto ci ha garantito che saremmo entrati direttamente nell’interzona- racconta il presidente dell’Alpo Basket Renzo Soave – Il tutto è testimoniato dalle e-mail che abbiamo ricevuto da Venezia: purtroppo però quando è stato stilato il calendario dell’interzona, la nostra società non figurava tra le partecipanti». Cos’è successo? «Da Roma ci hanno detto che la DOA prevedono di giocare un minimo di 14 partite se non in Under 20, in Promozione o serie C e questo è il motivo per cui siamo stati esclusi dall’interzona. Il Comitato Regionale Veneto invece non ci ha mai detto ciò, come dimostrano le mail».

Come intendete far valere le vostre legittime ragioni? «Ci siamo affidati alla nostra ex capitana, ora avvocato, Anna Rossi che ha presentato ricorso. Il primo ricorso è stato rigettato, ora siamo in stand by, nonostante le finali nazionali U20 si siano già giocate. Quello che non accettiamo è che, per colpe non nostre, vada in fumo il lavoro di diverse stagioni e un investimento che ha pesato nel bilancio della nostra società». In questi casi viene facile pensare che esistono pesi e misure differenti: «Probabilmente non abbiamo lo stesso peso di altre società e fa rabbia che la Fip abbia fatto finta che le mail non siano mai esistite».