Longobardi (13 punti) segna in jump davanti a Porto (13)

Longobardi (13 punti) segna in jump davanti a Porto (13). Tolotti  e Grappasonni pronti in area

Reggio Calabria. Doveva essere una festa e festa è stata: del basket, della Viola, degli azzurri della Nazionale Master, della città di Reggio Calabria che ha applaudito con un pubblico meraviglioso i protagonisti della prima edizione dell’Old Star Game. La partita fra Nazionale Mater e Viola si è chiusa con la vittoria degli azzurri per 90-81, ma il risultato conta poco. Conta invece, e molto, il fatto che l’idea nata dal vulcanico organizzatore Ale Nava abbia avuto un successo superiore alle attese per una manifestazione che merita di essere ripetuta ogni anno in una diversa città in Italia.
Non sarà facile trovare in altre città lo stesso entusiasmo di Reggio, ma è giusto e sacrosanto valorizzare la bella idea di Ale Nava a beneficio del basket Over 40, un movimento che è da anni in continua crescita, che miete successi in campo internazionale e che quando si esibisce in Italia incontra di regola una accoglienza calorosa. Alla partita, che celebrava anche i 50 anni della Viola, era presente Kim

Dalla Libera. Mvp dell'Old Star Game, segna da sotto 2 dei suoi 27 punti, ai quali ha aggiunto 14 rimbalzi.

Dalla Libera. Mvp dell’Old Star Game, segna da sotto 2 dei suoi 27 punti, ai quali ha aggiunto 13 rimbalzi.

Hughes, un giocatore Usa che ha militato anche a Milano e a Roma ma che a Reggio ha lasciato il cuore. Al punto che ha deciso di trascorrere proprio nella città calabrese con la moglie qualche mese di vacanza del suo anno sabbatico, interrompendo così il suo lavoro di tecnico che lo ha portato nella NBA a ricoprire il ruolo di head coach dei Los Angeles Clippers e, in seguito, di assistant coach dei Portland Trail Blazers.
“E chi se la poteva aspettare una sorpresa del genere?” ha dichiarato Kim, che all’apparenza è un freddo, ma che è rimasto molto toccato accolto dall’affetto dei tifosi reggini. I quali lo ricordavano dai tempi in cui giocava per i colori nero-arancio in coppia con CJ Kupec e gli hanno tributato un’ovazione calorosa, appena meno intensa di quelle per il ‘paròn’ Zorzi e per Sconochini. “Qui mi sono trovato molto bene – ha detto – sono tornato per vivere qui almeno qualche mese e spero di far parte anche dei secondo 50 anni della Viola”.
La partita ha mantenuto le promesse di buon basket della vigilia, anche se la Nazionale Master si è presentata in formazione rimaneggiata per via di impedimenti e impegni che hanno costretto parecchi azzurri titolari a rinunciare alla trasferta reggina. Fra questi anche coach Alberto Bucci, che peraltro è stato sostituito degnamente da Peppe Ponzoni, l’uomo che rappresenta da anni con grande dedizione

Brunamonti fa saltare Lamma e passa po la palla a Riva

Brunamonti fa saltare Lamma e passa poi la palla a Riva. 2.500 sono stati gli spettatori paganti

e autorità il movimento del basket Over 40. Sulla carta gli avversari degli azzurri si presentavano molto forti e decisamente temibili. Ma un conto è la carta, un altro conto è il campo. Gli azzurri, abituati a giocare da anni, meglio preparati fisicamente, hanno dimostrato di avere una marcia in più.
La Viola è partita di slancio con gli ottimi Lamma e Giuliani, ma il 4-0 messo a segno è stato un fuoco di paglia. Gli azzurri hanno reagito con decisione, mettendo in mostra la concretezza e la grinta di fuoco di Dalla Libera, che chiuderà la gara come MVP con una doppia doppia: 27 punti all’attivo e 13 rimbalzi.  Longobardi e Riva, tiratori di razza, hanno aggiunto le loro bombe e in breve il primo quarto di è chiuso con la Nazionale in vantaggio per 22-10. Nel secondo quarto la musica non è cambiata, anzi: ai tiri da fuori contro la zona reggina si sono aggiunte realizzazioni in contropiede (Longobardi, Brunamonti) e a un minuto dal riposo lungo il vantaggio azzurro aveva superato i 30 punti, 51-19.
La Nazionale a questo punto ha tirato i remi in barca. Una vittoria con margine troppo largo avrebbe un po’ rovinato la festa, e saggiamente Ponzoni ha voluto

Grappasonni si libera con un palleggio della guardia di Sconochini per poi entrare a canestro

Grappasonni si libera con un palleggio della guardia di Sconochini per poi entrare facilmente a canestro

rallentare il ritmo dei suoi. Ha tenuto in panchina lo scatenato Dalla Libera, ha attenuato il forcing della difesa – che è la caratteristica principale della Nazionale – e insomma ha permesso ai reggini della Viola di rifiatare. Ne hanno approfittato i reggini più in forma: Sconochini, Giuliani, Lamma e Famà. La Viola ha guadagnato terreno, 76-53 alla fine del terzo quarto. Tanto è bastato per risvegliare il tifo del pubblico. Una tripla di Famà ha portato la Viola a ridurre il distacco sotto i 20 punti (76-58), dopo di che Lamma ha dato fuoco alle polveri con una serie impressionante di triple che lo ha portato a insidiare con 24 punti all’attivo il titolo di top scorer della serata di Dalla Libera. Gli azzurri, ben guidati da Brunamonti, Sbarra e Ambrosecchia, hanno arginato le folate offensive reggine e la gara si è chiusa sul punteggio di 90-81.
Tutti contenti, alla fine, con il pubblico che ha invaso allegramente il parquet e ha sequestrato i vari interpreti della serata (soprattutto i reggini) per una serie senza dine di foto e di selfie.
Questi i tabellini delle squadre:

 

Il tiro mortifero in jump di Antonello Riva

Il tiro mortifero in jump di Antonello Riva

Nazionale Master: Ambrosecchia 5, Sbarra 9, Longobardi 13, Bianchi 2, Tirel 3, Dalla Libera 27, Ponzoni, Grappasonni 14, Riva 5, Brunamonti 12.
Viola Reggio Calabria: Attruia 5, Santoro 3, Lamma 24, Avenia, Tolotti, Spangaro 6, Laganà 3, Li Vecchi, Giuliani 14, Sconochini 9, Famà 14, Porto 2, , Spataro, Brienza. Coach Tonino Zorzi, assistenti Gaetano Gebbia e Massimo Bianchi.
 ‘Duemilacinquecento palpiti per la Viola’, ha titolato il quotidiano Gazzetta del Sud, che ha dedicato una pagina all’ Old Star Game. Fra i 2.500 spettatori paganti c’era anche il giudice Giuseppe Viola – fratello gemello dello scomparso Piero Viola, che dà il nome alla società reggina  che è tornato ad assistere a una partita al Palasport dopo un’assenza di 16 anni.
L’incasso va in beneficenza alla associazione  “Operation Smile” di Santo Versace: un altro merito – non piccolo – di questa prima edizione dell’Old Star Game.
mario natucci


Mario Natucci testo e foto