Wake Forest University si trova a 10 minuti di autobus fuori dalla sonnolenta Winston-Salem, nel nord-ovest del North Carolina.

Childress+ LelliTutti associano Wake Forest a Tim Duncan perchè è sicuramente il giocatore più famoso uscito da qui, ma nel corso degli anni, questa università ha prodotto tantissimi altri talenti come Muggsy Bogues (il nano atomico che giocò negli Hornets con Zo Mourning e Larry Johnson), Randolph Childress (il Professore tanto amato in Italia!!), Rod Griffin (altro giocatore devastante nei nostri campionati), Rodney Rogers (io me lo ricordo nel suo migliore momento con la maglia dei Denver Nuggets), Rusty LaRue (visto anche in Europa e a Varese), Al-Farouq Aminu (ora ai Blazers), Jeff Teague (prima ad Atlanta ora ai Pacers), ma soprattutto Chris Paul, uno dei migliori playmaker in circolazione in NBA.

Mi fermerò in città per circa due settimane per assistere ad allenamenti e partite di Wake Forest ma anche per visitare Mount Tabor High School, allenata da Andy Muse, considerato uno dei migliori allenatori di high school pubbliche del North Carolina e consigliatomi da Randolph Childress (il mio contatto a Wake Forest, dove svolge il ruolo di vice allenatore).

Appena arrivato mi incontro con coach Childress nel suo ufficio, ci organizziamo per gli allenamenti e le partite delle prossime due settimane e ci diamo appuntamento alle 20 perchè, proprio il giorno del mio arrivo, Wake Forest gioca in casa contro Miami University.

Dall’ottimo posto a sedere dietro la panchina ospite riesco proprio a gustarmi la partita che vede Wake Forest vincere abbastanza agevolmente grazie alle ottime prestazioni di Collins (27 punti e 7 rimbalzi) e Woods (20 punti, 4 rimbalzi e 6 assist), il tutto nella solita bellissima cornice di spettacolo che solo le partite americane sanno offrire! Consiglio a tutti gli organizzatori di eventi sportivi e partite di serie A e Lega2 di venire a fare un giro negli USA per imparare a vendere meglio il nostro prodotto “basket” in Italia, abbiamo così tanto da imparare!!!

Wake Forest University è allenata da Danny Manning...QUEL Danny Manning….15 anni di NBA ad alto livello a 14 punti di media, 2 All Star Game, Sesto uomo dell’anno nel ’98….insomma uno che qualche esperienza di gioco l’ha avuta!

Il giorno dopo la partita, alle 14.30, allenamento nel Campus di Wake Forest e dopo il discorso iniziale a metà-campo, coach Manning manda tutti i ragazzi a darmi la mano e a presentarsi. Onestamente non me lo aspettavo e mi sono sentito veramente in imbarazzo oltre ad essere stato veramente molto emozionante!!!! Foto WF

A metà campo, vicino al tavolo del cronometro, coach Manning ha messo un cartello che recita: Player driven: effort, intensity, aggressive, relentless, desire.

Coach driven: technique, fundamentals, comunication, discipline, attention to details.

Are you IN, OUT or ON THE FENCE???

Direi che a livello di motivazione e comunicazione questi americani sono i numeri uno!!!

L’allenamento inizia con la visione di un video di circa 10′ per rivedere le azioni più importanti della partita, a cui seguirà una fase di lavoro col preparatore atletico e poi tutti in campo per lavoro di fondamentali a stazioni, un pò di tiro per lunghi ed esterni e poi tanto 5vs0 e 5vs5.

Appena finito allenamento di Wake Forest, il coach dell’high school, Andy Muse, passa a prendermi con la macchina per andare a vedere anche la sua squadra. Non mi voglio fermare un attimo, sono sempre alla ricerca di nuovi spunti e nuove idee da portare in Italia per la mia nuova futura esperienza cestistica (anche se non so ancora quale sia….).

Mount Tabor High School è a 5 minuti di auto dal campus di Wake Forest e ha una palestra veramente bella e pratica…..6 canestri disponibili, sala pesi a disposizione di tutte le squadre della scuola, tribune retraibili e un bellissimo tabellone segnapunti.

Coach Muse, ha 2 assistenti allenatori di 65-75 anni….il più giovane ha allenato per 40 anni e l’altro è il padre di Andy, che ha una palestra intitolata a suo nome alla Parkland High School perché ci ha allenato per 45 anni e ha fatto la storia del programma cestistico della scuola.

Coach Muse mi spiega che adora lavorare con questi due assistenti perché sono dei manuali viventi per insegnare i fondamentali ai suoi ragazzi, in effetti la sua squadra (ragazzi di 16-18 anni) mette in campo proprio una buona tecnica condita da una straordinaria atleticita’! Il giorno dopo i Mount Tabor Spartans giocheranno in trasferta e la squadra oggi è molto concentrata nel preparare la partita. Ho scoperto in seguito che questa squadra è considerata una delle migliori 10 di tutto lo stato del North Carolina.

entrata spogliatoioIl giorno seguente l’allenamento dei Demons Deacons (soprannome delle squadre di Wake Forest), dopo il rituale delle strette di mano, inizia l’attivazione col preparatore atletico e prosegue con stazioni sui fondamentali, lavoro sulla transizione difensiva, revisione dei giochi d’attacco e delle rimesse, visione dei giochi d’attacco degli degli avversari sul campo (coi 5 freshmen, i giocatori al primo anno di università che praticamente non giocano mai che fanno finta di essere gli avversari) e seduta di video finale per prepararsi al meglio per la difficile trasferta a North Carolina State.

Wake Forest vincerà questa partita con molta difficoltà (93 a 88) grazie ad una superlativa prova di squadra (ben 5 giocatori in doppia cifra!) e limitando Dennis Smith Jr (vi avevo parlato di lui nella puntata precedente…giocatore al primo anno di università ma fortissimo) a 15 punti ma con 7 rimbalzi e 13 assist!!!!

Ora coach Manning e il suo staff hanno 2 giorni per prepararsi ad un’altra difficile trasferta…li aspetta la zona di Syracuse!

L’allenamento di Wake Forest è aperto a tutti, basta farne richiesta, ogni giorno ci sono sempre una o due persone oltre a me, oggi è il turno di una famiglia con 2 figli di circa 8-9 anni che devono essere degli habitué dato che tutti i giocatori vengono a salutarli e farci due chiacchiere. Credo proprio che anche situazioni come queste creino un grande senso di appartenenza e attaccamento alla squadra!

Purtroppo la trasferta a Syracuse si rivelerà indigesta per Wake Forest con la zona di coach Boeheim, allenatore di Syracuse, che non permetterà a Collins e compagni di esprimersi al meglio e li porterà a commettere molti errori e il risultato finale sarà di 81 a 76 per i padroni di casa.

Siccome Wake Forest gioca in trasferta io ne approfitto per andare a vedere la partita della Mount Tabor High School e come al solito arrivo in grande anticipo e capisco subito che sarà una bella e interessante serata!

Questa non è solo una partita di basket, è un momento di incontro per tutta la comunità scolastica e anche qui (come nell’NBA e nei college) vengono organizzate tutte quelle attività di contorno alla partita che ti fanno capire quanto e come prendano sul serio lo sport qui.

Biglietto d’ingresso 6 dollari, pesca di beneficenza, vendita di magliette e gadgets della scuola, cheerleaders, corpo di ballo, inno nazionale con tanto di militari e bandiera, presentazione delle squadre con microfono e luci di circostanza, il tutto davanti a circa 400 persone.high school

Credo che questo sia un momento d’incontro bellissimo per la scuola, vedere tanti genitori che danno una mano per organizzare tutte queste attività, i figli che giocano, tantissimi studenti in tribuna a fare il tifo….tutti si sentono parte di qualcosa. La grande differenza tra gli USA e l’Italia, nello sport a livello giovanile, e’ proprio in queste cose.

Mount Tabor vincerà di 7-8 punti e la cosa che più mi stupisce è l’atleticità dei ragazzi, durante la partita si sono visti 2 alley hoop a difesa schierata e una schiacciata in 360° in campo aperto.

Qualcuno potrebbe obiettare che, qua oltre-oceano, curano più la parte fisica di quella tecnica e che sui fondamentali siamo messi meglio in Europa. Per quel che riguarda le 2 squadre viste in campo stasera, a livello di abilità con la palla e tecnica di tiro, siamo esattamente al livello di squadre da campionato giovanile di Eccellenza.

Chiaramente cercano di vincere ogni partita, con ogni mezzo possibile, tipo zona, raddoppi (più vinci, più hai visibilità, più hai possibilità di attrarre i migliori giocatori disponibili…) ma davanti a tutto c’è un PROGETTO, un PROGRAMMA di ben 4 anni, in cui nulla è lasciato al caso e in cui si cerca soprattutto di far crescere i singoli ragazzi, sempre all’interno di un concetto di squadra, ma la mia sensazione è che il miglioramento dei singoli ragazzi sia l’obiettivo più importante.

Altro aspetto molto interessante è che questo loro progetto di lavoro sui giovani dura di più rispetto all’Italia. Mi spiego meglio: da noi i giocatori validi, a 18-19 anni vengono già buttati nella mischia della “prima squadra”, e solo i più talentuosi riescono a ritagliarsi uno spazio mentre la maggior parte di loro passano il tempo a guardare giocare i senior e, di solito, difficilmente continueranno a lavorare sui fondamentali in allenamento. Qui invece hanno tempo di maturare in un campionato di altissimo livello (direi quasi professionistico) dedicato totalmente ai giovani fino a 22 anni.
giocatori famosi westA pranzo con coach Childress avrò modo di rispondere a tanti dubbi e curiosità che mi sono venuti in mente in questi giorni, sul basket giovanile negli USA e sulle differenze con l’Italia con Randolph veramente disponibilissimo a rispondere a qualunque genere di domande. Dalla più tecnica alle più personali (alla domanda “come è allenare il proprio figlio?” mi ha risposto: “è una cosa meravigliosa!!!!”), veramente un grande momento di crescita per me!

Dopo 3 giorni di allenamenti è di nuovo il turno di una partita casalinga di Mount Tabor H.S. contro R.J.Reynolds che si trova a meno di 5 miglia di distanza….un derby caldissimo davanti a circa 500/600 persone!

Stasera è la Senior Night (l’ultima partita di regular season davanti al pubblico di casa per i ragazzi che sono all’ultimo anno e che, dopo l’estate, andranno all’università) per i ragazzi del mio ormai amico Coach Muse.

È un momento a dir poco commovente coi ragazzi che il prossimo anno non giocheranno più qui che, insieme ai genitori, vengono chiamati col microfono a centrocampo e salutano il coach e il preside sfilando davanti a tutti i tifosi. Insieme ai ragazzi di coach Muse saranno chiamate anche le ragazze del basket femminile, le cheerleaders e il gruppo di ballo. Veramente un bellissimo momento di sport e di vita!

 

Al termine di questa bellissima partita, molto fisica e agonistica (stasera gli arbitri erano molto permissivi….), vado nel corridoio vicino agli spogliatoi per salutare coach Muse perché è l’ultimo giorno che ci vedremo (nel week-end non si allenano e io parto lunedì), è stato davvero piacevole conoscerlo e scambiare idee, suggerimenti e esercizi con lui e credo che anche per lui sia stata la stessa cosa perché ci tiene tantissimo a regalarmi una maglietta della sua squadra. Per me un bel ricordo che porterò sempre con me!

Il giorno seguente c’è una partita importante da vedere: Wake Forest -Duke con spalti sold out. Coliseum strapieno con circa 15.000 spettatori (di cui tanti tifosi dei Blue Devils).

Duke, non è proprio nel suo momento migliore (era partita benissimo in novembre e dicembre con sole 2 sconfitte in 2 mesi, poi ne ha avute 3 nelle ultime 3 settimane) dato che si trova senza coach K in pachina (è assente causa riabilitazione post operazione) e con qualche problema all’interno della squadra. Coach K 4 giorni fa ha proibito ai propri ragazzi l’uso degli spogliatoi e delle divise da gioco col logo di Duke a tempo indeterminato, fino a quando non saranno degni di portarle….direi che oggi i suoi ragazzi siano abbastanza motivati!!!

La partita inizia con un grande equilibrio nel punteggio (le due stelle, Collins per Wake Forest e Allen per Duke, sono condizionati subito dai falli) ma a circa metà partita i Demons Deacons prendono il largo, guidati dalle guardie Woods e Crawford, arrivando anche a +10.

Ma tra le fila dei Blue Devils c’è un giocatore che proprio non ci sta a perdere, Luke Kennard (chiuderà la partita con 34 punti e 6su6 da 3 pts) che si carica la squadra sulle spalle e riporta i suoi a -1 ad un minuto dalla fine.college Usa

 

Finisce 85 a 83 per Duke, al termine di una partita veramente emozionante, mi spiace molto per coach Manning visto che Childress ed i  ragazzi si erano impegnati duramente negli ultimi allenamenti per preparare questa partita, ma sono una squadra molto giovane e certe ingenuità, contro squadre come Duke, le paghi a caro prezzo.

Il giorno seguente è il mio ultimo allenamento a Wake Forest, mi dispiace davvero lasciare questo posto per quanto la cittadina non sia niente di che ma all’interno del campus universitario mi sono trovato benissimo, si è respirato una bella atmosfera e tutti i coach dello staff (Childress in primis, ma anche coach Manning e tutti gli altri)  sono stati veramente gentili e professionali.

Dopo queste due settimane passate qui sono certo di una cosa, Wake Forest, o il prossimo anno o quello dopo, farà un super campionato perché sta lavorando benissimo con un gruppo molto giovane (quasi tutti sono freshmen o sophomore, vale a dire primo o secondo anno di università) e i frutti di questo grande lavoro si vedranno nel giro di un anno o due.

Oggi è il momento di prendere l’ennesimo autobus con direzione Morgantown, dove c’è “the nation’s most intimidating Press Defense” di West Virginia ad attendermi….un mese di allenamenti e partite sotto la guida del mitico Coach Huggins.

Stay tuned!!!!
Richard Lelli