Logo Serie BChe sarebbe stato un campionato combattuto fino all’ultima giornata si sapeva, ma che sarebbe stato addirittura così avvincente proprio non ce lo si aspettava. Anche in questo weekend molte sfide si sono concluse con un pari, e altre hanno visto capitolare le formazioni solo nei minuti finali, dando nuovamente luogo ad una classifica cortissima. Insomma non c’è mai nulla di certo in questo torneo, non resta che gustarselo fino all’ultimo secondo.

PESCARA – LANCIANO 1-1 50’ Monachello (L), 94’ Melchiorri (P) L’anticipo della sedicesima giornata è sicuramente una delle partite più brillanti del weekend: le due formazioni si affrontano a viso aperto anche se, nella prima frazione, non riescono a farsi del male pur costruendo molte palle-gol. La più ghiotta capita sui piedi di Monachello che da due passi calcia sul palo. Lo stesso attaccante ad inizio ripresa sigla il vantaggio ospite: Piccolo si inserisce sulla destra, mette la palla al centro che Monachello spinge abilmente in porta. Mammarella e Vastola provano a dar vita al raddoppio ma il sinistro velenoso del primo e la grande dote di inserimento del secondo non bastano. Il Pescara, cresciuto nel finale, soprattutto grazie alle serpentine di Pasquato, pareggia il derby con una splendida conclusione di bomber (sorprendente per il numero dei gol segnati finora) Melchiorri.

CARPI – FROSINONE 0-0 Si conclude a reti inviolate il “Big Match” di giornata: le prime della classe danno vita ad un buona prestazione. I laziali mantengono il possesso del pallone, mentre il Carpi cerca di ripartire. Il più ispirato è senza dubbio il ciociaro Soddimo che, a più riprese, cerca di aprire un varco nella porta di Gabriel. La gara si accende quando viene negato un rigore agli ospiti, che non si accontentano del pareggio. Nel finale altre due chance: prima l’attaccante laziale Dionisi tenta la fortuna dal limite dell’area, poi Di Gaudio prova a segnare insinuandosi nella difesa avversaria. La contesa finisce senza ulteriori emozioni e le squadre, rispettivamente al primo e al secondo posto, con questo pari lasciano spazio alla rimonta della compagini che inseguivano con qualche lunghezza di distanza.

CITTADELLA – BRESCIA 1-1 19’ Caracciolo rig. (B), 25’ Coralli (C) Termina in pareggio la sfida tra formazioni che in questi anni si sono affrontate sempre in chiave salvezza. Il Cittadella, più bisognoso di punti, attacca “a spron battuto” fin dai primi minuti. Nonostante la pressione veneta, è il Brescia a centrare il vantaggio: Pellizzer stende Benali in area, facendosi anche espellere, e Caracciolo realizza il quarto rigore in due partite, battendo sempre forte e centrale. L’animo propositivo dei padroni di casa però viene premiato poco dopo quando Coralli, addomesticato il pallone, prende la mira e dal limite dell’area pesca l’incrocio dei pali. Il Cittadella rimane in nove per l’espulsione di Benedetti, ma il Brescia non riesce comunque a prendere il sopravvento. Anzi sono i veneti a trovare il vantaggio in mischia, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Ovviamente più passa il tempo e più il Brescia sfrutta la stanchezza e il numero maggiore di uomini, però le conclusioni non incutono timore ad un attento Valentini. I veneti non vincono da oltre due mesi, anche se il pareggio odierno ha quasi il sapore di una vittoria; i lombardi per la seconda volta consecutiva pareggiano in doppia superiorità numerica.

CROTONE – MODENA 1-4 35’, 47’, 81’ e 94’ Granoche (M), 62’ Ciano rig. (C) Il Modena decisamente in crescita annichilisce un Crotone alla disperata ricerca di punti-salvezza. La prima chance è di marca calabrese, ma la punizione di Ciano termina a lato. Il Modena manovra bene e alla mezz’ora passa: corner di Nizzetto su cui stacca Granoche, Bajza non trattiene e di fatto consegna il vantaggio nelle mani emiliane. Passano appena 2’ nella ripresa e di nuovo sull’asse Nizzetto-Granoche il Modena segna il raddoppio, siglato nuovamente con un tocco di testa. Il Crotone rimane in dieci uomini, ma riesce comunque a trovare la forza di accorciare le distanze con il rigore di Ciano. Negli ultimi dieci minuti la coppia del gol dimostra di essere in grande spolvero e, come nei primi due casi, confeziona il terzo e il quarto gioiello di giornata.

LATINA – PRO VERCELLI 1-1 54’ Beretta (PV), 69’ Paolucci (L) La Pro Vercelli va nel Lazio in cerca di punti, che lontano da casa faticano ad arrivare; il Latina deve risalire la china. Un’occasione per parte nella prima frazione: Beretta tenta la fortuna ma calcia alto, Viviani prova a portare in vantaggio i nerazzurri con una punizione insidiosa. Nella seconda parte della gara la Pro Vercelli spinge con maggiore forza, infatti prima centra il palo con Ferri poi sigla il punto dell’uno a zero: Beretta salta un avversario e calcia guadagnando il calcio d’angolo; sullo stesso corner Bani stacca di testa indirizzando verso la porta laziale, ancora Beretta si avventa sul pallone schiacciandolo in rete. Il Latina si scuote, ma sono nuovamente i piemontesi a rendersi pericolosi con Fabiano. L’allenatore laziale ha il coraggio di schierare tutte le sue punte e viene ripagato: Crimi serve Pettinari, la cui conclusione si schianta sulla traversa, Sforzini si lancia sul pallone, ma anche il suo tiro viene respinto, ci vuole una terza conclusione, questa volta di Paolucci, per cogliere il pareggio. Nel finale il Latina ci crede e sfiora addirittura la vittoria, ancora con l’autore del gol; la contesa si conclude con un pareggio giusto ma poco utile.

LIVORNO – PERUGIA 0-0 Il Livorno arriva dalla scoppola nel Lazio, il Perugia non vince da 9 gare: entrambe le compagini, quindi, sono alla ricerca di punti e danno vita ad un match vivace. I padroni di casa spingono maggiormente sull’acceleratore, collezionando qualche occasione grazie a Vantaggiato (che colpisce anche un palo) e Cutolo; gli umbri racchiudono le loro offensive della prima frazione in un colpo do testa del rientrante (dopo la squalifica di 16 mesi) di Lanzafame. La ripresa vede un inizio di marca livornese, ma dopo l’errore di Vantaggiato si sveglia il Perugia: è il diciottenne Parigini a guidare la manovra ospite, calciando di poco a lato e servendo un assist per Fazzi, che colpisce il palo. Nel finale entrambe le squadre potrebbero sbloccarla, ma le due punte uscite dalla panchina, Rabusic da una parte e Galabinov dall’altra, falliscono delle buone opportunità.

TERNANA – CATANIA 1-0 59’ Avenatti (T) La Ternana non ha mai vinto in casa, il Catania invece non ha mai trovato i tre punti in trasferta. Meglio i siciliani nella prima frazione, anche se creano una sola palla gol, non sfruttata da Calaiò. Nei secondi quarantacinque minuti la Ternana riesce ad esprimersi meglio, complice anche l’espulsione molto ingenua di Leto, e trova il vantaggio: Crecco infila il pallone alle spalle della difesa, Avenatti si lancia verso la porta e realizza comodamente il gol. I siciliani sono in difficoltà e faticano, addirittura i padroni di casa sfiorano il vantaggio con un’azione firmata Ceravolo. Gli ospiti nel finale tentano una timida e quasi dovuta pressione, che non porta i frutti sperati.

TRAPANI – SPEZIA 3-2 68’ Catellani rig. (S), 84’ Barillà (T), 87’ Nadarevic (T), 93’ Brezovec (S), 96’ Terlizzi rig. (T)
Il Trapani, che rimpingua la sua classifica quasi unicamente ogni quindici giorni (nelle gare casalinghe), sfida uno Spezia che arriva da otto risultati utili consecutivi e che certamente non vuole sfigurare, nonostante il campo ostico. Fin da subito la gara si rivela scoppiettante, Basso sfiora il vantaggio siciliano, Brezovec risponde impegnando Gomis con un destro a giro. La seconda frazione sembra decisamente meno interessante, ma al 68’ la gara svolta: Gomis abbatte Cisotti in area: Catellani trasforma dagli 11m il vantaggio ospite. Il Trapani reagisce e suona due volte: prima colpisce con un tocco di testa di Barillà, poi supera gli avversari grazie ad una fuga di Citro che serve un pallone perfetto a Nadarevic, che deve solo spingerlo in porta. La gara sembra finita, ma come di consueto lo Spezia (quinta volta) pareggia nel recupero con una punizione chirurgica di Brezovec. Ma questa volta la squadra di Bjelica non sfrutta la sua abilità e diventa succube di un remake di un famoso motto: “Chi di gol nel recupero ferisce, di gol nel recupero perisce”. I liguri, infatti, si distraggono proprio negli ultimi secondi, Migliore stende l’incontenibile Citro e Terlizzi porta i suoi alla vittoria spiazzando Chichizola.

VARESE – VICENZA 2-3 13’ Borghese (VA), 17’ Giacomelli (VI), 80’ Cocco (VI), 83’ Laverone (VI), 89’ Neto (VA)

VIRTUS ENTELLA – AVELLINO 0-0 L’Avellino arriva in Liguria con qualche cambio in vista della gara di Tim Cup con l’Atalanta e con l’idea di poter superare la formazione ligure agevolmente. La gara in realtà si dimostra piuttosto lenta e anche nel momento in cui le squadre arrivano alla conclusione non sono mai sufficientemente precise. Gli unici due squilli del pomeriggio arrivano nella ripresa: prima Sansovini fa esaltare il portiere irpino Gomis con una conclusione ravvicinata, poi Lanini calcia strepitosamente una punizione da oltre 25m, facendo la barba al palo. Le uniche occasioni campane portano la firma, neanche a dirlo, del subentrato Castaldo, anche se l’attaccante viene sempre neutralizzato da Paroni.

BOLOGNA – BARI 2-0 45+3’ e 71’ Laribi (B) Una contesa affascinante tra due squadre che spesso in questa stagione non hanno raccolto quanto speravano. Nella prima frazione la gara subisce repentini cambi di fronte: i pugliesi vogliono scardinare la difesa con i colpi di Caputo e Galano; gli emiliani vengono ispirati da Acquafresca e Laribi. Proprio il centrocampista italo-tunisino sblocca il risultato nel finale del primo tempo con una bella girata dal limite dell’area. Il Bologna comincia la seconda frazione con grande entusiasmo e impegna ripetutamente il portiere barese Donnarumma, sempre seguendo le giocate dell’ispiratissimo autore del gol. La pressione bolognese si fa sempre più insistente, così i padroni di casa centrano il raddoppio: Zuculini si lancia sulla fascia e, sfruttando una difesa mal posizionata, crossa con forza al centro per l’appoggio semplice di Laribi. La reazione barese è molto timida e non prende piede neanche con la superiorità numerica, ottenuta a causa dell’espulsione di Oikonomou. I rossoblù balzano al terzo posto, i baresi rimangono nel “Purgatorio”.

Classifica: Carpi 30, Frosinone 29, Bologna 26, Spezia 25, Livorno 25, Avellino 25, Trapani 25, Lanciano 24, Perugia 23, Pro Vercelli 21, Modena 21*, Vicenza 20, Bari 19, Catania 19, Brescia 19, Ternana 19, Varese 17 (-1), Pescara 17, Virtus Entella 16*, Crotone 14, Latina 14, Cittadella 14.
*una partita in meno

Andrea Menon


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