Da sinistra 5 protagonisti del MaxiBasket Milano: Papetti, Maccheroni, Bertulessi, Pecorelli e Vignati (Foto Savino Paolella 2017)

Che il MaxiBasket stia vivendo un periodo di fermento e di vero e proprio ‘boom’ non è una novità. La svolta si è avuta nel nostro Paese dopo i mondiali della scorsa estate a Montecatini. Sono stati i reduci – soprattutto i più anziani – dalla grande rassegna iridata in Toscana a diffondere la buona novella: che cioè i giocatori dai 50 in su potevano rimettersi in gioco, tornare in campo a divertirsi, a sperare addirittura in una maglia azzurra nelle competizioni internazionali della Fimba. Anche i cinquantenni e i settantenni hanno intuito che avevano un nuovo futuro.  Non ci è voluto molto perché i praticanti con i capelli grigi o bianchi aumentassero di numero e si organizzassero un po’ dappertutto in Italia..
A Milano il fenomeno Maxi ha avuto lo sviluppo più evidente. Con il pragmatismo e lo spirito costruttivo tipico della loro città gli ‘Over’ meneghini, con Giorgio Papetti in testa, hanno messo in piedi una società, MaxiBasket Milano, hanno distribuito competenze, formato un organigramma efficiente. I giocatori dai 55 anni in su sono una cinquantina. Finora, perché sono destinati a crescere di numero. Allenamenti e

amichevoli (a Monza, a Pavia, a Morimondo e in altri centri lombardi) hanno allargato gli orizzonti della neonata società, che è ora in grado di schierare due rappresentative

E’ qui la festa! Il ristorante Piazzatta Bossi è fra gli sponsor di Maxibasket Milano

azzurre per gli Europei di Maribor: la nazionale Over 60, che a Montecatini ha conquistato l’argento dopo gli Usa, e quella Over 55.
Ciliegina sulla torta, sono arrivate le sponsorizzazioni da rendere più agevole il cammino della società. Alessandro Bertulessi, eccellente uomo di pubbliche relazioni, ha trovato un ambiente aperto alla collaborazione fra le aziende che hanno creduto nell’iniziativa degli appassionati del MaxiBasket. Il pool degli sponsor è formato da una ventina di aziende, soprattutto giovani, che sabato 16 dicembre sono state presentate nel ristorante ‘Piazzetta Bossi’ per la prima Festa del MaxiBasket di Milano. Ospite illustre Pierluigi Marzorati, in piena sintonia con l’avventura e con gli obiettivi degli ‘Over’.  In questa occasione Giorgio Papetti ha esposto gli scopi della neonata società e si è fatto interprete di una richiesta molto sentita da tutti i presenti: un campionato per gli ‘Over’, finalmente, così come esistono da parecchi anni nei Paesi dell’Est Europa e nelle Americhe.

Marzorati e Papetti illustrano gli scopi della neonata società Milano MaxiBasket

L’ideale sarebbe che di un campionato italiano di questo si facesse carico la Fip, finora piuttosto fredda nei confronti degli ‘Over’, a differenza di quanto avviene in altri Paesi. Ci sono due buoni motivi perché la Federazione di Petrucci si decida a farlo. Il primo: la Federazione si decida a fare per davvero la Federazione, e cioè ottemperi al suo dovere istituzionale sostenendo il basket di base, senza limiti di età. Il secondo motivo? Una ricompensa più che opportuna nei confronti delle rappresentative italiane del maxibasket, le uniche formazioni azzurre che vincono in campo internazionale (10 titoli europei e 7 mondiali negli ultimi 10 anni, tanto per dire).
Se poi la Fip non fornisse la sua collaborazione, sarà possibile rivolgersi ad altre organizzazioni sportive come il Csi o la Uisp. Oppure creare una Lega Maxibasket indipendente. Visto quanto è stato costruito in appena tre mesi, questo non è un sogno, ma un traguardo possibile. Anche perché anche in altre parti d’Italia la

i marchi delle prime aziende che hanno dato fiducia agli ‘Over’ milanesi sponsorizzandoli

richiesta fra i vari gruppi ‘Over’ è la stessa, e cioè un campionato di Maxibasket. Questa, infatti, è la conclusione cui sono arrivati gli Over più anziani, delle categorie Over 70 e 65, che regolarmente si allenano a San Bonifacio, vicino a Verona. Qui uno degli ex azzurri, il veronese Pino Zanardi, forte della sua esperienza di consulente aziendale ad alto livello, intende creare un ‘Club Italia Over 65-70’, e tutti gli azzurri di queste categorie, con in testa Roberto Quercia, Claudio Cavallini, Giorgio Cedolini e Paolo Gambardella, si augurano di poter giocare in un campionato su misura per gli ‘Over’.
Da Verona a Napoli la musica non cambia. Nonostante le difficoltà nel reperire palestre, i napoletani stanno allestendo una nazionale Over 50, una Over 55 e una

Over 65 e 70 in allenamento. Da sin. Rama, Tirapelle, Bortolozzi, Cavallini, Cedolini, Menato, Gambardella e Quercia (Foto Savino Paolella 2017)

Over 60 e sono impegnati in amichevoli con pari età. Come ci informa Alessandro Causo, sabato 16 hanno affrontato quelli di Roma e il 28 saranno a Vasto una ‘due giorni’ con la palla a spicchi. Ma un po’ tutti, dal Triveneto alla Lombardia, all’Abruzzo, alla Campania, desiderano di poter disputare un campionato riservato agli ‘Over’.
Torniamo a Milano per chiudere in atmosfera natalizia, dato il periodo. Il MaxiBasket Milano sarà a Villasanta (vicino a Monza) su invito della società Team 84 per una serata che unirà i piccoli del minibasket e i nonni del basket ‘Over’. Ciascuno dei giocatori dai capelli bianchi scenderà sul parquet prendendo per mano uno dei bambini del minibasket, al quale farà omaggio di un mini-panettone. Tutto si svolgerà all’insegna del motto “Dai 5 anni in poi il basket non ti lascia solo”, e dalle tribune fioccheranno gli applausi dei genitori

Cavallini in semigancio contrastato da Quercia (Foto Savino Paolella 2017)

dei bimbi. Un modo eloquente e chiaro per sottolineare come minibasket e maxibasket siano simili: il “maxi” è una specie di ritorno alla purezza e alla gioia del “mini”: il gioco per il gioco, insomma, senza spazio per il professionismo, senza secondi fini, se non quello di divertirsi e mantenersi in salute facendo del sano agonismo. Tutto si svolgerà secondo la legge dello sport, secondo cui gli anziani hanno il compito di aiutare i più piccoli e di essere loro di esempio, sotto il segno della comune passione.
mario natucci