In questo mese di marzo società catanesi e comitato provinciale si sono riunite presso la sede Fip Catania per cercare di far sentire la loro voce a livello regionale. Un’iniziativa partita dal basso con la volontà di evidenziare, proponendo soluzioni

Il presidente Fip Sicilia Antonio Rescifina

Il presidente Fip Sicilia Antonio Rescifina

alternative, il problema degli alti costi di gestione delle società sportive, il bisogno di ripensare il sistema dei NAS, migliorare ed incrementare i modi di fare formazione nella pallacanestro, riorganizzare una burocrizia mal funzionante.

A questo desiderio si aggiunge il bisogno di mettere ancora una volta in evidenza le problematiche regionali che colpiscono il comitato regionale siciliano presieduto da Antonio Rescifina.

Da quel che si evince dal comunicato diramato per volontà di 34 società catanesi (su un totale di 40), l’atteggiamento rispetto a tale problema è stato critico ma non distruttivo, definibile piuttosto come costruttivo e propositivo nei confronti di una direzione regionale che – secondo ancora quanto riportato nel comunicato – sta mantenedo inattiva una somma di 60 mila euro investibile per migliorare l’intero movimento regionale.

E’ attraverso il consigliere regionale Giuseppe Sergi che le società catanesi sono state informate di quanto sia in essere all’interno del Comitato Direttivo Regionale.  Riunitesi a Catania giorno 20 marzo con presente lo stesso Sergi, società e direttivo provinciale hanno valutato insieme le iniziative da intraprendere in vista dell’assemblea regionale convocata per il 05 Aprile del prossimo mese.

Citiamo di seguito buona parte del comunicato diffuso per volontà delle 34 società catanesi e per intero le 10 proposte promosse dal movimento catanese.

«Il consigliere regionale Sergi ha informato che, a seguito delle dimissioni del presidente  Fip Catania Michelangelo Sangiorgio dalla carica di componente del CDR della Sicilia (formalizzate il 01 luglio 2013) e della successiva rinuncia alla Sua sostituzione da parte dei signori Barravecchia Maurizio, Battaglia Sebastiano, La Rosa Rosario, Damanti Rosa, Romano Masimo e Chirizzi Fausto, non eletti all’assemblea elettiva di  Ottobre 2012  a ricoprire tale incarico in seno a questo Consiglio Direttivo Regionale presieduto dal Dott.Rescifna, trascorsi 9 mesi egli ha ritenuto necessario richiedere al Presidente Rescifina la convocazione dell’assemblea regionale con il contestuale inserimento di un ulteriore specifico punto all’ordine del giorno, opportunità prevista dallo Statuto Federale, che potesse essere un momento di confronto e di valutazione delle scelte del CDR in carica. Ciò alla luce delle svariate problematiche che le società hanno riscontrato quotidianamente nella stagione in corso, alcune ascrivibili alle problematiche  del nuovo sistema informatico, altre dovute ad una insufficiente e approssimativa gestione da parte del CDR e degli uffici regionali quali, per citarne qualcuna,  il rilascio delle firme digitali indispensabili  per il tesseramento, la gestione delle designazioni arbitrali, la suddivisione dei gironi dei vari campionati, le formule di  svolgimento dei campionati caotiche e antieconomiche. L’assemblea richiesta dal movimento di Catania sarebbe stata un’occasione di confronto costruttivo durante il quale le società dell’isola avrebbero avuto modo di dialogare collaborativamente  con i rappresentanti da loro eletti  (in scia con la politica intrapresa dal Presidente Petrucci che piu volte si è interfacciato con i Presidenti delle squadre della massima serie)».

Secondo quanto espresso dalle società catanesi «tale richiesta di inserimento  all’ordine del giorno nonè stata ritenuta valida dal presidente Rescifina, unitamente ai colleghi consiglieri,  i quali evidentemente hanno ritenuto non necessario tale confronto».

«In seno al fatto – continua il comunicato – sono emersi anche problemi relativi al bilancio consuntivo  2013 del comitato regionale, approvato dal CDR IL 07/03/2014,  risulta avere uno stato patrimoniale attivo di circa Euro 115.000,00 di cui quasi Euro 60.000,00 di cassa, pertanto si ritiene che ad oggi sussistano le condizioni per potere reinvestire tali somme per la promozione e  lo sviluppo del nostro sport nel territorio, che miri ad una qualità dei servizi, ad una efficienza organizzativa e, nel contempo, a dare un po’ di respiro alle tante società che svolgono attività agonistica- promozionale di base e che sono schiacciate da una serie di problematiche economiche. Pertanto le società presenti, ritenendo sterile la mera elezione di un consigliere regionale ( che poco inciderebbe sulla politica regionale), in rappresentanza del movimento cestistico Catanese hanno concordato di formulare questo documento in cui evidenziare le problematiche riscontrate e fornire delle linee guida per una migliore gestione organizzativa e d’indirizzo da sottoporre ai rappresentanti eletti, in modo che gli stessi prendano atto delle reali necessità e problematiche viste della base che quotidianamente opera sui campi investendo notevoli risorse di tipo umano,di tempo, ed economiche.

 Le sottoelencate proposte vogliono quindi indicare una via per il rilancio del movimento e un incoraggiamento a noi società ad intraprendere/ continuare l’attività: 

1 – Adottare per la stagione sportiva 2014-2015 l’importo minimo dei contributi gara, per tutti i campionati gestiti dal Comitato Regionale, rispetto ai valori (min. e mass.) fissati e deliberati dal Consiglio Federale con l’approvazione delle DOA;

2 – Designare per tutti i campionati gestiti dal comitato regionale due  arbitri con particolare attenzione per i prossimi campionati esordienti, U13-e U14, evitando di riportare nei comunicati ufficiali che si designeranno gli arbitri per le solo gare della fase finale. Tale aspetto a garanzia delle società che pagano regolarmente i contributi gara e della crescita tecnica dei giovani ragazzi reclutati dal CIA siciliano che rappresentano la futura classe arbitrale regionale;

3 – Più sostegno, alla promozione e programmazione dell’attività del MB e del CIA regionale ( copertura finanziaria per quelle manifestazioni MB che ad oggi, seppur organizzate dal comitato regionale sono a carico dei ragazzi/ società; un progetto che individui in ogni provincia un “istruttore arbitri” che non si limiti alle solo riunioni tecniche mensile bensi che visioni,  sui campi i giovani miniarbitri che si trovano nel passaggio da mini ad arbitri, simile al progetto di conference arbitrale in uso nello scorso campionato di campionato DNC).

4 – Istituzione di un ufficio regionale informatico a supporto delle società nella risoluzione delle problematiche di natura informatica con assistenza telefonica in giorni e orari prefissati;

5 – Potenziamento degli uffici tecnici regionali (uff.gare, giudice sportivo, designazioni) per ridurre i carichi di lavoro, in atto distribuiti in poche unità, che creano notevoli disfunzioni di carattere organizzativo e gestionale dell’attività. Disfunzioni facilmente riscontrabili dalla consultazioni dei comunicati ufficiali di revoca.

6 – Svolgimento delle attività previste dal Centro Tecnico Federale in tutte le provincie (soprattutto in quei centri in cui operano le società che con notevoli sforzi svolgono i campionati d’eccellenza, come Ragusa, Barcellona, Capo D’orlando, Trapani, Acireale, Agrigento, Messina) quale veicolo e presenza del SSN a sostegno dell’attività d’eccellenza.

7 – Farsi promotore nei confronti delle consiglio federale dell’opportunità dell’istituzione del parametro NAS graduale. Ciò per evitare (soprattutto per i giovani non di interesse nazionale) il precoce abbandono dell’attività non appena in età di svincolo,  prevedendo  (magari) per il primo anno tesserabile in regime di svincolo un parametro pari al 35 % del parametro del campionato, per il secondo anno un parametro pari al 70 % del parametro del campionato, dal terzo anno il parametro intero.

8 – Sottoporre all’attenzione del consiglio federale e delle istituzioni sportive nazionali (FSN, CONI) le interpretazioni applicate dall’agenzia delle entrate durante le verifiche amministrative contabili effettuate nelle associazioni sportive dilettantistiche che di fatto si traducono in un disconoscimento delle agevolazioni che la legge 398/91 attribuisce alle associazioni sportive dilettantistiche.

9 – Istituzione dell’assemblea delle società regionali (ormai i costi di convocazione sono azzerati con l’uso di mail), da svolgersi nel mese di giugno, che permetta  il confronto fra chi è chiamato a gestire il movimento e le società che operano quotidianamente al fine di esercitare il dibattito per una migliore razionalizzazione delle risorse (economiche, umane, gestionale) che possa invertire il fenomeno di migrazione delle società affiliate agli enti di promozione sportiva che nella regione avviene con maggiore frequenza.

10 – Organizzare un numero maggiore e equamente distribuiti nel territorio isolano  di corsi per l’attività di formazione  obbligatoria per gli allenatori e gli istruttori Minibasket (Pao CNA e Mini) per ridurre i disagi provocati dall’eccessiva distanza dalla residenza dei tecnici».

Le SOTTOSCRITTE società auspicano che tali indirizzi possano trovare condivisione nel Consiglio Direttivo Regionale e nelle altre società siciliane che portano avanti il movimento cestistico siciliano.

Catania 24 Marzo 2014

Il documento è stato appoggiato dalle società catanesi: Basket Tremestieri, GS Libertas Fiumefreddo, Joniabasket Giarre, ASD Elefantino Catania, Basket Clud Paternò, Sport Club Gravina, Prisma Basket Aci Sant’Antonio, Basket Club Valverde, Mens Sana Mascalucia, Eurovirtus Battiati, Polisportiva Basket Acireale, Ass. Dil. Pallacanestro Aci Catena, Pallacanestro Acireale, ASD Basket Trecastagni, Cubs Catania, ASD Invictus Basket Palagonia, ASD Polisportiva Alfa, Basket Giarre, PGS Fides Catania, Pol Dil. Rainbow Catania, Cus Catania 2003, Sport Club Scordia, Pol. Azzurra Belpasso, Centro TT Pall. Giarre, ASD Siciliamo Paternò. PGS Sales Catania, Sporting Club Adrano, ASD Virtus Catania Basket, Basket Club Zafferana, ASD Gad Etna Catania, ASD Roma Nord Riposto, Ist. San Luigi Acireale.

Hanno valutato la loro adesione alle proposte mosse dalle altre società firmatarie l’Olympia 68 Catania, società militante in A2 femminile, l’ASD Pall. Aci Bonaccorsi e la Lazur Catania.