Panathinaikos – Barcellona 84-75

Il Panathinaikos vince una gara dalle mille emozioni e conquista il nono successo casalingo consecutivo, mantenendo la propria imbattibilità casalinga (84-75). Ennesima prova superlativa del play USA con passaporto greco Nick Calathes (17 punti e 12 asssist), ben supportato da uno spettacolarissimo Gist (17 punti con 5/5 da 2 e 7/8 a cronometro fermo) e da un solido Singleton (14 punti con 3/4 da 2 r 2/3 da 3). Menzione d’onore per un Pappas in versione eroe nel quarto finale, autore di 15 punti nei 10 minuti decisivi. Al Barcellona non basta un preciso Heurtel 18 punti, coadiuvato dal totem Tomic (12 punti e 6/6 da 2) e da un Moerman capace di accendersi a giochi ormai conclusi (11 punti). I padroni di casa, dopo un avvio puntato tutto su contropiedi e canestri nei primi secondi di possesso, hanno sofferto per tutta la contesa la maggiore fisicità della compagine catalana (29 rimbalzi contro i 23 di Vougioukas e soci), riuscendo ad avere la meglio solo dopo aver aggiustato la mira dal campo. La svolta, a metà del terzo quarto, è stata messa a segno dal 7-0 di parziale che ha visto un atleticissimo Gist protagonista. L’ultimo periodo, nonostante una costante pressione offensiva di Heurtel, ha visto i greci tenere saldo il filo della gara, con un Pappas che in dieci minuti, dopo uno 0/3 da 2 e 0/2 da 3, mette a segno un 5/5 da due e un 1/2 da 3 capace di far esplodere un OAKA gremito in ordine di posto: al quarantesimo il tabellone recita 84-75 in favore dei padroni di casa.

Maccabi Tel Aviv – Brose Bamberg 90-88

Incredibile vittoria per il Maccabi contro il Bamberg che probabilmente alla Yad-Eliyahu dice addio ai sogni playoff. E gli uomini di Trinchieri devono mangiarsi le mani per aver buttato via una sfida che erano riusciti a girare dalla loro parte nell’ultimo quarto, prima che il Maccabi mettesse in campo un minimo di difesa ma soprattutto che Pierre Jackson (7 dei suoi 11 punti negli ultimi 3′) si iscrivesse al match. La gara vive sul filo dell’equilibrio per tutti i 40′ ma il Bamberg sembra avere sempre l’inerzia in mano, in avvio quando Musli (20 punti finali ma 10 punti dei primi 14 del Bamberg) mette in imbarazzo i lunghi di Spahija e poi con il 5/9 da 3 in 11′ che dà il +7 al Bamberg in avvio di secondo quarto. Ma anche a metà terzo quarto grazie ancora ad un 3/3 dalla grande distanza. Con Norris Cole assente e Pierre Jackson spettatore non pagante, è sempre un Michael Roll tarantolato (23 punti per lui) a dare la scossa ai compagni e guidare sistematicamente il rientro dei suoi, fino a quando i falli non lo costringono ai box ed il Bamberg si ritrova sul +6 a 3′ dalla sirena, grazie soprattutto a 13 punti in fila di Ricky Hickman (23 punti con 5/9 da 3). Che però poco dopo è protagonista al contrario mettendo in partita Pierre Jackson che nel finale infila prima 7 punti per il +1 Maccabi e poi, dopo il +2 firmato Thomas, scippa dalle mani di Rubit la palla del successo trasformandosi in una specie di Marcel Hirscher, saltando come paletti gli avversari incapaci di commettere fallo in 10″ e consegnando la vittoria al Maccabi.

Valencia Basket – Fenerbahce Dogus 67-80

Undicesima vittoria per il Fenerbahce, che si ingolfa offensivamente per buona parte del match ma con un paio di sgasate fa inchinare il Valencia: la gara si decide infatti a cavallo di terzo e quarto parziale, quando gli uomini di Obradovic mettono in imbarazzo la difesa avversaria con un break di 40-14 in poco più di 10’. Il Valencia inizia già in modo complicato, sbagliando i suoi primi 11 tiri e il Fener va subito in vantaggio 0-15 dopo i primi 6’ grazie ad un attacco equilibrato. Gli ospiti si addormentano un po’ sugli allori e permettono a Sergi Garcia e compagni di scalare la montagna: gli uomini di Vidorreta aumentano la loro intensità ed attaccano il ferro in maniera più convinta, caricando di falli la difesa avversaria. Nonostante il 2/17 da tre punti il Valencia si riavvicina fino al 27-33 del 20’. L’ondata arancione non diminuisce con l’intervallo, ma anzi recupera il tiro dall’arco: Abalde (11) regala il primo vantaggio, il 5/6 di Doornekamp e compagni nei primi sei minuti scrive il massimo vantaggio sul 47-39. Sloukas riapre la vena offensiva del Fener, che trova punti anche dal duo italiano Datome-Melli: con un break di 12-3 si rimette avanti al 30’ sul 50-51. Chi si aspetta una gara in equilibrio rimane deluso: il Valencia smarrisce nuovamente il tiro da fuori, dall’altra parte Duverioglu, Guduric (15, il migliore del match) e Datome (14) banchettano contro la difesa avversaria. I campioni in carica aprono così la forbice in maniera irrimediabile per i padroni di casa, che incassano la dodicesima sconfitta europea.

(Federico Ionata, Fabrizio Quattrini, Alessandro Aita)