Davanti alla nazionale Over 70 Antonella Clerici e Dan Peterson a colloquio con Claudio Cavallini nel corso di “Portobello”.  (Foto Paolella)

Milano. Tre milioni e mezzo di telespettatori hanno visto sabato sera la nazionale  azzurra Over 70 in Tv su Rai 1 in prima serata. Sul palcoscenico della studio Rai era stato piazzato un canestro e i nostri inossidabili ‘Over’, in divisa azzurra da gioco, hanno inanellato la ruota a canestro facendo tiri in corsa come prima di una gara. Antonella Clerici ha incaricato nientemeno che Dan Peterson di presentare i nostri inossidabili ‘Over’. Gli schermi Tv di tutta Italia si sono colorati di azzurro con le maglie – fornite dalla Rai, e dunque senza sponsor – dei nostri inossidabili settantenni, vicecampioni d’Europa in carica.
Milioni di Italiani hanno scoperto così sul canale principale della Rai che esiste una nazionale capace di vincere – nella sua categoria – una medaglia d’argento in una competizione internazionale importante come gli Europei. Si sono accorti che ci sono settantenni – e passa – animati da una grande passione, capaci di  fare alla loro bella

Nella lunga attesa prima di andare in onda Orietta Berti – anch’essa impegnata a ‘Portobello’ – si presta a fare da mascotte della squadra azzurra (Foto Paolella)

età sacrifici, di allenarsi con costanza, di  battersi con successo, di guardare al futuro cercando di migliorarsi. In breve, milioni di italiani hanno scoperto il maxibasket, termine fino a pochi anni fa poco conosciuto anche fra gli appassionati della palla a spicchi, figuriamoci fra la gente comune.
Mai era stato mandato in onda da una Tv nazionale uno spot di cinque minuti per azzurri ‘Over’. Sono fioccati gli applausi, ci sono state fra il pubblico esclamazioni di meraviglia. Settantenni che giocano e vincono? Che meraviglia. Tutto bene, dunque? Beh, non esattamente. La partecipazione degli azzurri Over 70 è stata ridotta drasticamente. Nel corso delle prove svoltesi il giorno prima il tempo concesso alla nazionale era stato almeno il doppio dei cinque minuti.
Dan Peterson, per motivi di tempo, ha potuto presentare la metà dei giocatori, e va da sé che gli esclusi ci sono rimasti male. Dopo di che il portavoce degli azzurri, Claudio Cavallini, intervistato da Antonella Clerici, ha esposto la richiesta della nazionale dei settantenni: “Agli Europei abbiamo vinto l’argento – ha detto – ora vogliamo vincere l’oro ai prossimi mondiali in Finlandia. Ora vogliamo rivolgere un

il palcoscenico di ‘Portobello’ con la squadra azzurra Over 70. Nello sfondo il canestro installato per l’occasione. (Foto Paolella)

appello ai nostri coetanei che vogliono rimettersi in gioco e dare una mano alla nostra nazionale. Fatevi avanti con le telefonate.”
E qui la delusione è stata notevole.  Cavallini e Peterson in cabina hanno ricevuto poche telefonate, nessuna delle quale è stata realmente interessante. Hanno chiamato giocatori – chiamiamoli così – che avevano fatto un po’ di pratica di basket a scuola, o durante il servizio militare. Ha chiamato perfino un tale di 89 anni, certamente colpito dalla pur breve presentazione degli azzurri, certamente desideroso di dare un aiuto alla nazionale, ma dal passato cestistico trascurabile.
L’appello per trovare rinforzi, che era lo scopo della partecipazione degli Over 70 azzurri, è andato in sostanza a vuoto. Anche perché si è dovuto aspettare la fine della partita Juve – Cagliari, cioè le 22.30,  in modo da richiamare l’attenzione del pubblico degli sportivi. Purtroppo la presentazione dei vari personaggi della prima parte della

trasmissione era andata troppo per le lunghe. Sicché, una volta arrivati alla nazionale Over 70, si sono dovuti ridurre i tempi per la partecipazione di chi arrivava dopo.
Peccato, perché le prove del giorno prima erano state più che promettenti, e gli azzurri si erano illusi che tutto potesse procedere secondo le premesse, se non meglio. Non è stato così. E pensare che prima di andare in onda i nostri ‘Over’ settantenni

Gli azzurri Over 70 gasati prima di andare in onda a ‘Portobello’. (Foto Paolella)

erano stati truccati come se dovessero essere ripresi in primo piano, i marchi delle scarpe da gioco erano stati coperti per evitare una pubblicità, le divise erano state fatte fare nuove su misura per evitare di dare spazio indebito agli sponsor Valbruna e Rossetto. Roba grossa.
Una volta in onda, c’è stato invece spazio per il pressapochismo. La Clerici ha citato un quarto posto (invece del secondo) agli Europi di Maribor; dopo di che ha tentato invano di andare a canestro  in terzo tempo senza riuscirci – ma con un tacco 12 era impresa praticamente impossibile. I tempi sono stati tagliati senza pietà. Al telefono le risposte sono state poche e poco attendibili.
Le promesse  della vigilia – ciò che è peggio – sono state disattese. Una volta interpellati da Portobello, gli azzurri avevano chiesto di fare un appello sia per rinforzare la nazionale Over 70, sia per varare quella Over 75, visto che ben quattro degli Over 70 hanno superato i 75 anni. Ma il giorno prima della trasmissione, a sorpresa, la parte degli Over 75 è stata lasciata fuori: “Troppo complicato, lasciamo stare”. Per fortuna c’è stata la telefonata Dino Meneghin, che ha reso omaggio agli azzurri .
Certo, nessuno è perfetto, e la Rai non fa eccezione. Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno. Teniamoci gli applausi ai nostri valorosi Over 70. Teniamoci lo spot per il maxibasket, l’intervento di Dan Peterson, la telefonata di Meneghin. Forse in televisione i nostri azzurri ritorneranno, e magari con una medaglia d’oro, non mettiamo limiti alla provvidenza.
mario natucci