Servono 50 minuti ad una buona Reyer per avere la meglio su un coriaceo Unet Holon (111- 104). Il team di De Raffaele, sotto per quasi 30 minuti, è riuscito a far valere la propria maggiore fisicità solo dopo la metà del quarto periodo e da lì, nonostante alcuni break tanto improvvisi quanto sanguinosi, ha quasi sempre condotto la contesa. Da segnalare i 30 punti di Daye (conditi da 11 rimbalzi per un totale di 33 di valutazione), ben coadiuvato dal solito Watt (24 punti e 8 rimbalzi) a cui risponde Wyatt con una prova monstre (35 punti con 8/16 da oltre l’arco).

CRONACA

I padroni di casa partono forte toccando subito le 7 lunghezze di vantaggio (14-7) ma la stella di Wyatt si accende in un amen (9 punti in 40 secondi) e, solo grazie ad una bomba di Bramos allo scadere, i lagunari riescono a concludere la prima frazione con tre lunghezze di vantaggio (23-20).

Il secondo periodo è di chiara marca israeliana, con gli uomini di coach Shamir che bombardano gli orogranata dalla linea dei 6,75 (9/18 all’intervallo) e, complice una difesa non certo eccellente di Daye e soci, si giunge alla pausa lunga sul punteggio di 43-49.

Alla ripresa delle ostilità De Raffaele prova ad inceppare gli ingranaggi dell’attacco ospite con una buona difesa a zona ma, nonostante questo adattamento tattico sembri dare buoni frutti e un poderoso Watt sotto le plance, al 30’  è ancora l’Holon a spuntarla (62-69).

Nell’ultimo periodo i padroni di casa scendono con la faccia cattiva e, riuscendo a togliere a Wyatt il tiro da 3, riescono a rimettersi in carreggiata con i liberi finali di Watt, portando il match al primo overtime (82-82).

In avvio di tempo supplementare Venezia sembra condurre il gioco con estrema facilità ma, dopo aver toccato il +4 (88-84), con Watt fuori per 5 penalità vede il match scivolargli dalle mani: a sei secondi dalla fine, sul +2, Cerella sbaglia due liberi fondamentali e, sul successivo capovolgimento di fronte Walden, dopo aver subito un fallo dallo stesso italoargentino, riporta il match in completa parità a due decimi dalla fine dell’incontro (94-94).

Il secondo tempo supplementare si apre sulla falsa riga del primo e, nonostante i numerosi errori commessi dai lagunari a cronometro fermo, beneficiando dei problemi di falli degli israeliani e  grazie ad un Daye nei panni di leader, Venezia riesce ad avere la meglio contro un mai domo Holon (111-104).