Francesco Donati mostra con legittimo orgoglio il trofeo Mondiale conquistato a Orlando. Foto Paolella

Francesco Donati mostra con legittimo orgoglio il trofeo Mondiale conquistato a Orlando nello splendido complesso sportivo Disney- Espn. Foto Paolella

Orlando, Florida, 30 agosto 2015. Con la vittoria in finale sulla Russia per 108-78 e la conquista del titolo mondiale, l’Italia Over 45 regala un’altra grande soddisfazione agli appassionati di basket. È stato, quello degli azzurroni, un successo splendido per più di un motivo: perché lo hanno colto nella patria universale del basket, perché hanno saputo fare un fantastico bis a oltre 100 punti per gara, perché hanno continuato una tradizione italiana pluriennale (8 anni, e la serie è aperta!)  vincente nella categoria Over 45, dove la concorrenza è assai forte, e perché, infine hanno giocato un gran bel basket fatto di movimento, di velocità, di concretezza, esaltata – questo è il bello – dalla fantasia, marchio di fabbrica degli sport di squadra nel Bel Paese.
  È stata  proprio la qualità del gioco a fare la differenza con i russi, così come l’aveva fatta in semifinale contro gli statunitensi. Si sapeva che la formazione russa era forte; lo sapevamo anche perché  la finale Italia – Russia è un accoppiamento ormai inevitabile, un po’ come Topolino e Minnie, visto che qui a Orlando ci troviamo nel regno di  Walt Disney. Un accoppiamento che si è ripetuto per ben sei volte, fra europei e mondiali, e  che regolarmente ha visto vincitori gli italiani. Questa volta i russi si sono presentati con una formazione competitiva: buoni atleti, anche se non molto veloci e tutti ottimi tiratori, dalle guardie ai lunghi. Bisognava puntare sulla nostra attitudine alla manovra veloce e al contropiede. Così è stato, e già a metà del primo quarto un Pino Corvo scatenato (12 punti nel 1° quarto) ha scavato in contropiede il primo solco con gli avversari (20-10).
I russi hanno accusato il colpo e, quando hanno voluto reagire, si sono trovati di fronte a una difesa difficile da superare, molto mobile e lesta nell’anticipare gli avversari, con deliziose palle rubate. Primo quarto chiuso sul 30-14. All’inizio del secondo quarto gli artefici del vantaggio – Donati, Corvo, Delli Carri, Carney, Del Cadia e Mazzella sono

Pino Corvo conclude uno dei numerosi contropiede che hanno stroncato la Russia. Foto Paolella

Pino Corvo conclude uno dei numerosi contropiede che hanno stroncato la Russia. Foto Paolella

stati lasciati in panchina a riposare; ne ha approfittato  la Russia, che  si è fatta minacciosa portandosi nei primi 6 minuti a soli 7 punti (32-26). Saggiamente coach Nobili ha rimediato con opportuni cambi; Antonucci ha messo un paio di bombe stronca-gambe e si è andati al riposo sul 53-39.
Il missile di Carney – Nel terzo quarto l’Italia ha insistito con la ricerca del contropiede e i russi, affaticati, hanno cominciato a perdere colpi. Punteggio sul 78-58 a pochi secondi dalla fine, quando Carney a fil di sirena ha sparato dalla sua area un missile che è andato a insaccarsi di tabella. Ciliegina sulla torta, si direbbe, ma è troppo poco; diciamo un ananas sulla torta, che rende di più l’idea. Sull’esempio di Carney , gli azzurri hanno  dato vita a un festival delle bombe che ha tramortito gli avversari e divertito gli spettatori. Zeppa, Delli Carri, Antonucci si sono alternati dalla linea dei tre punti con tiri mortiferi.
Ai frombolieri abituali si è aggiunto anche il lungo Del Cadia, che una bella mano e ci tiene a dimostrarlo. Il suo pari ruolo Capone ha preferito i più ortodossi tiri da sotto rimpinguando il bottino, con il divario che si avvicinava ai 30 punti (94-37 poco dopo la metà del quarto. È toccata a Antonucci la soddisfazione di superare i 100 punti, manco a farlo apposta con una bomba. I minuti finali sono stati una passerella per fare

Gigi Delli Carri a canestro da sotto. Foto Paolella

Gigi Delli Carri a canestro da sotto beffando il difensore russo. Foto Paolella

assaporare a tutti la gloria di una giornata indimenticabile. Ed ecc o il tabellino:
Over 45, Italia – Russia 108-78. Mazzella 15, Antonucci 18, Delli Carri 11, Corvo 26, Giannini 3, E. Capone 4, Carney 12, Zeppa 6, Donati 9, Del Cadia 6, Carletti.
Over 50 d’argento – Non è riuscito il bis aureo all’Italia B Over 50, superata dagli Usa di misura 63-67.  Gli Stati Uniti, si sono presentati con due ex Nba, Billy Thompson (Lakers) e Greg Kite (Celtics) e buon ex giocatori di college. Gli italiani guidati, da un ottimo Stama con 18 punti, hanno chiuso il primo quarto con 10 punti di vantaggio (25-15), conservati anche al riposo (46-36). Nel terzo quarto gli Usa riducono lo svantaggio (50-46 al 5° minuto) e subito dopo Stama si infortuna ed esce zoppicando per non rientrare più. L’Italia B soffre la sua assenza, stringe i denti nell’ultimo quarto in cui va avanti punto a punto fino a quando l’ottimo Atkinson  porta il vantaggio Usa a 6 punti (61-67).  La reazione di Angeli riesce solo a ridurre il distacco.
Mario Natucci


foto di Savino Paolella 2015