Basket e… grande scherma. Jesi sarà capitale d’Europa a settembre 2019. Lo sport visto come fattore di inclusione sociale per il quale la città di Jesi (An) è risultata vincitore di un bando di finanziamento europeo davvero molto rilevante. Dal 3 al 9 settembre si disputerà al Palatriccoli di Jesi una interessante competizione di scherma fra atleti normodotati e con disabilità provenienti da tutta Europa. Proprio nella città di Federico II si è tenuta di recente la cerimonia di apertura del progetto internazionale EU.GIF (“European Games of Integrated Fencing”) alla quale hanno partecipato le campionesse incontrastate della scherma italiana e internazionale, ovvero le jesine Elisa Di Francisca, Valentina Vezzali, Giovanna Trillini e l’olimpionico del fioretto Stefano Cerioni. 

Durante la “Kick off conference” ad approfondire le fondamentali tematiche di sport e inclusione, integrazione e consapevolezza dell’importanza dell’attività fisica e sportiva ci hanno pensato il Presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli, il Presidente della Federazione Nazionale della Scherma Giorgio Scarso e numerose autorità e rappresentanti di accademie italiane quali Nicola Sbetti e Fulvio Cammarano dell’Università di Bologna.

Lo sport deve essere visto non solo come veicolo di rafforzamento dell’inclusione sociale e delle pari opportunità, ma anche quale catalizzatore dell’integrazione politica a 360 gradi fra gli stati membri della nostra Unione Europea”, è stato questo il leit-motiv della Kick off conference, conclusasi con la firma dell’atto di costituzione del Comitato Direttivo del Progetto EU.GIF da parte dei partner istituzionali: Federazione Italiana Scherma, Coni, Comitato Parolimpico, Club Scherma Jesi, Comune di Jesi, Anfass e Uisp.

“L’auspicio da parte nostra è che un evento simile dia un messaggio chiaro ed emblematico alle coscienze in tema di integrazione ed inclusione – così il Sindaco di Jesi Massimo Bacci – Dobbiamo nel contempo enfatizzare lo splendido gesto di Elisa Di Francisca alle ultime Olimpiadi, ovvero quando esibì sul podio una bella bandiera dell’Unione Europea”.