Milano. Sapessi com’è strano giocare a Milano .…  una partita fra uomini e donne. Eppure è successo. Per carità, nel minibasket succede abbastanza spesso che i piccoli

Pronti, via, la sfida è cominciata. Foto Paolella

in campo siano di sessi diversi. Ma gli atleti e le atlete che si sono affrontati sul parquet dell’Oratorio milanese San Gaetano, zona Mac Mahon non sono maschietti e femminucce, tutti hanno superato gli “anta”, parecchie giocatrici sono mamme e gli uomini sono in gran parte nonni, tutti appartengono alla grande famiglia del maxibasket. E’ vero, comunque, che il maxibasket richiama il minibasket, a conferma della regola che gli estremi si toccano: il “maxi” è un ritorno alla purezza e alla gioia del “mini”,  il gioco per il gioco, insomma, agonismo allo stato puro, senza spazio per i veleni del professionismo. Si gioca per divertirsi, e questo è il segreto del successo del maxibasket, in grande espansione nel mondo e in Italia.
 Bene, ma come è successo che una squadra di donne abbia accettato di misurarsi contro una squadra di uomini? La partita è stata la soluzione di una difficoltà che incontrano le formazioni più anziane (da Over 65 a Over 75) che si preparano per i prossimi mondiali in Finlandia a Espoo, dal 25 luglio al 4 agosto. La difficoltà consiste nel trovare una squadra di pari età contro cui fare partite di allenamento. E c’è poco da fare, allenarsi in campo contro avversari è importante, anzi, è fondamentale, soprattutto in vista di una competizione come i mondiali di categoria.
Già si fa una fatica boia a mettere assieme una squadra Over 70 – per non parlare della Over 75! Ma quando le squadre, rastrellate su tutto il territorio nazionale,

Maria Elena Malighetti in entrata. Foto Paolella

sono fatte, contro quali squadre si allenano? A Milano, dove c’è gente pratica, una soluzione è stata trovata. I settantenni hanno invitato una squadra di 40-50 enni adatta contro cui fare una partita ad armi pari, o quasi: una formazione femminile! Uomini contro donne, sembra impossibile, ma nel maxibasket si può. Fra l’altro anche le ragazze (d’epoca, ma toste) avevano incontrato difficoltà a trovare squadre contro cui allenarsi. E quando hanno ricevuto l’invito ad affrontare una formazione di settantenni o giù di lì, hanno accettato di buon grado.
Sul parquet, che è quello dell’Oratorio milanese San Gaetano, zona Mac Mahon, le due insolite formazioni avversarie si sono quasi equivalse. Certo, Giorgio Papetti è stato ben attento a calibrare la forza della squadra dei maschi, facendo in modo che il quintetto degli uomini non fosse mai troppo giovane – se si può chiamare così un sessantenne – e che vi figurassero costantemente almeno due Over 75 (fra i quali c’era anche un Over 80, l’ottimo Guido Lorenzetti).
 Inoltre i maschi, trovandosi di fronte una squadra così singolare, si sono saggiamente comportati da cavalieri: “Abbiamo cercato di evitare urti o contatti

Dalla lunetta Elena Taglialatela tenta la conclusione a canestro. Foto Paolella

bruschi per non recare danni alle nostre avversarie – ha detto Claudio Turra, valoroso Over 75 – e tutto è andato bene. Tutto sommato è stato un buon allenamento”.
Va detto che le donne hanno incontrato una difficoltà non piccola perché hanno dovuto giocare con un pallone adatto agli uomini anziché con quello riservato alle femmine, che è più piccolo e più leggero.
Vabbè, ma chi ha vinto?  si chiederanno i nostri lettori. Finché qualcuno ha tenuto conto del punteggio, i maschi hanno condotto nel punteggio di 6 – 4 punti. Poi nessuno ha badato ai punti fatti, diciamo che hanno pensato a giocare con impegno e a godere di un confronto inusuale. È stata, insomma, una buona  sgambata, utile sia agli uni, sia alle altre. Luca Rigamonti, l’allenatore delle ragazze, è pienamente soddisfatto. “Il  punteggio conta poco – ha detto – è importante che la nostra squadra abbia incontrato avversari  che l’hanno impegnata e che l’hanno aiutata per le prossime sfide”. In ogni caso complimenti alle ragazze, che hanno saputo dar vita il basket con buoni spunti tecnici. Nelle foto del bravissimo Savino Paolella le protagoniste sono proprio loro: un omaggio alla loro bravura oltre che al loro impegno.
Pare che avrà un seguito questo incontro, che in un certo senso ha sottolineato

Laura Frigerio, penetrata in area, tira a canestro in bello stile. Foto Paolella

una certa parità sessuale, in linea con i tempi. Le due formazioni dovrebbero affrontarsi di nuovo a Settimo Milanese, nella palestra in cui si allenano le donne. Le quali fanno parte della grande associazione Maxibasket Milano. A questa sigla aggiungono una “D”, come ‘donne’. La squadra di Luca Rigamonti ha già avuto il suo bravo battesimo internazionale nel torneo di Natale svoltosi sotto la Madonnina. E ora possono ben pensare ad altri impegni analoghi: ai Mondiali in Finlandia in luglio – agosto o ai prossimi Europei, fra un anno e mezzo.
A proposito di associazioni internazionali per veterani, comincia a farsi un certo nome un gruppo nuovo, ESBA (European Seniors Basketball Association), nato in Lituania quattro anni fa e diffuso soprattutto nei Paesi baltico e nell’Europa dell’Est. Almeno finora, perché per quest’anno è uscita dai confini nord-orientali europei e ha organizzato i suoi campionati continentali a Altea, in Spagna, dall’8 al 15 giugno. L’associazione si è dunque allargata dai paesi baltici alla Spagna (finora piuttosto tiepida nei confronti delle competizioni ‘Over’ della Fimba); e sappiamo che fra i Paesi partecipanti ci sarà anche l’Italia, rappresentata da una formazione di Maxibasket Milano. Ai veterani di tutto il mondo piace un sacco tornare a giocare come ai bei tempi della gioventù. La diffusione di una nuova associazione ne è una chiara conferma.
Mario Natucci

La formazione di Milano Maxibasket “Donne”. Da sin., in piedi: Lucia Rossi (in borghese), 11 Monica Pessina, 28 Patrizia Gnagnarella, 23 Laura Pieretto, 18 Elena Taglialatela, 8 Maria Elena Malighetti, coach Luca Rigamonti . In ginocchio: 27 Giorgia Cozza, 32 Marina Mainardi, 17 Viviana Battocchio, 22 Lauraa Frigerio, 9 Elena Finotto.  Foto di Savino Paolella 2019.

 


Foto di Savino Paolella 2019