Conclusione sotto canestro di Roberto Quercia fermato fallosamente dal cileno Anjel   (Foto Paolella)

Montecatini Terme, 3 luglio – Dopo la sconfitta subìta contro i marziani degli Stati Uniti, l’Italia Over 65 si è ripresa e si è sbarazzata del Cile battendolo nettamente per 43-31. Ora può sperare di classificarsi fra le prime due del suo girone e di superare il turno. Molto dipenderà dalla partita di domani contro la Russia, che è molto forte, e che ha perso di misura contro i maestri Usa. Sarà dura, ma intanto il morale degli azzurri ha ricevuto una provvidenziale iniezione di fiducia, come solo le vittorie sanno dare.
Superiori ai cileni sia dal punto di vista atletico, sia dal punto di vista tecnico, gli azzurri hanno tuttavia stentato nel primo quarto a carburare a dovere. Molto probabilmente pesava su di loro lo shock della batosta subìta dagli statunitensi; fatto sta che in campo erano un po’ timorosi, e le manovre d’attacco erano macchinose, poco fluide. Sono stati Quercia e soprattutto Trevisan, vero allenatore in campo, a sbloccare il risultato, a tentare conclusioni in entrata da fuori area e a dare un po’ di fiducia ai compagni. Peccato che Trevisan sia dovuto uscire dopo poco più di cinque

Paccapelo tira a canestro, il cileno Borquez commette fallo (Foto Paolella)

minuti per un risentimento muscolare alla coscia; peraltro dal secondo quarto in poi è rientrato. I fisioterapisti Paoltroni e Cedolini dovrebbero rimetterlo a posto per la sfida di domani contro la Russia.
Il primo quarto si è chiuso col Cile in vantaggio 8-6 e con un solo canestro azzurro su azione, realizzato Trevisan. Nel secondo quarto l’Italia si è fatta coraggio e ha messo da parte timidezze e incertezze e hanno tentato più spesso la via del canestro, soprattutto in entrata. Su Quercia, che i nostri avversari temevano perché nettamente più alto e più mobile dei loro lunghi, è piovuta una grandinata di falli. Già, perché i sudamericani picchiavano come fabbri, sistematicamente. L’azzurro ha collezionato un bel po’ di tiri liberi, imitato poi da Trevisan e da Paccapelo. E alla fine i punti italiano realizzati dalla

Silvano Polo, che qui tenta la conclusione nell’area sudamericana, ha finito anzitempo la sua avventura ai mondiali (Foto Nat)

lunetta sono stati quasi la metà, 20 su 43. A tre minuti dal riposo il vantaggio i cileni erano quasi doppiati (19-10), anche grazie a una buona difesa a uomo italiana, salvo poi farsi avvicinare (23-19) alla fine del secondo quarto.
Nel terzo quarto l’Italia incrementato il vantaggio, approfittando anche del fatto che i cileni, provati dalla fatica e dalla difesa azzurra, avevano ridotto sensibilmente la loro già bassa percentuale di tiro. Peccato solo che i nostri non abbiano mai tentato manovre in transizione, alla ricerca del contropiede, che è un po’ il marchio di fabbrica delle squadre italiane nelle competizioni del maxibasket. Ma ormai la gara era segnata, e gli attacchi cileni diventavano sempre più velleitari. Nell’ultimo quarto, col risultato ormai al sicuro, l’episodio cui non avremmo voluto assistere. Silvano Polo, vedendo i compagni stanchi, ha chiesto a coach Zorzi di chiedere un minuto di sospensione per farli rifiatare.
La risposta ha gelato Polo, che è stato mandato dal coach nello spogliatoio in modo brusco.. Ma Polo non l’ha presa bene. Dopo la partita ha restituito la divisa e è tornato a casa, a San Bonifacio. Paradossalmente poi Zorzi ha chiesto il minuto. Il  campionato di Silvano Polo finisce qui. Peccato, anche perché la comitiva azzurra era stata allietata – a dir poco – dalla visita di Marco Veronesi, che dopo più un mese di ricovero in ospedale per un malaugurato infarto, si è presentato al palasport facendo ai compagni azzurri la sorpresa più bella e più gradita che potessero
immaginarsi.
Ecco infine il tabellino degli azzurri:
OVER 65 – Italia Cile 43 – 31
Trevisan 16, Quercia 11, Talamas 2, Polo, Papetti, Maresca 4, Paccapelo 6, Motta, Schiavon, Napolitano 2, Giannini, Tomasella 2.

mario  natucci