SYDNEY – Capolista New Zealand a due facce in questo undicesimo turno di campionato. Dopo aver disposto agevolmente di Townsville, i Breakers cadono (e male) con Cairns ma mantengono la leadership in solitaria nella classifica della lega australiana. Giornata favorevole a Melbourne che, seppur arrivando in tutte due le gare ai supplementari, infila la doppietta con Wollongong e Sydney portandosi a soli due punti dal terzo posto occupato da Perth, caduta sul campo dei Kings. New Zealand, dopo una prima metà di gara da dimenticare, sotto di 14 all’intervallo lungo con Townsville, nella ripresa ritrova sè stessa e travolge (o quasi) i Crocodiles (Todd Blanchfield 16 punti, Brian Conklin 16, Clint Steindl 15, Mitch Norton 10), limitandoli a soli 34 punti in 20’ contro i 52 segnati dalla squadra di coach Dean Vickerman (Corey Webster 21). Due facce, dicevamo, e la seconda è particolarmente brutta per i Breakers, vista l’inattesa batosta (-24!) subita da Cairns. Il buongiorno dei Taipans (Cameron Gliddon 18, Scottie Wilbekin 15, Cameron Tragardh 13) si vede subito dal mattino con il 9-0 con cui inizia la sfida al Cairns Convention Centre, ma è New Zealand (Mika Vukona 18) a scavarsi la fossa con le proprie mani grazie a percentuali di tiro inguardabili: 32% dal campo incluso un eloquente 0/17 (?!) dalla linea dei 3 punti. Cairns sciupa poi l’occasione di guadagnare la vetta della classifica andando a perdere sul campo di Adelaide. Dopo aver realizzato ben 31 punti nel solo primo quarto, grazie a un ispirato Anthony Petrie (9 punti in 3’ dopo la palla a due, 16 in totale), i Sixers s’inceppano nel secondo e le due squadre vanno al riposo sul 48-48. Al ritorno sul parquet, i padoni di casa ricominciano a produrre gioco e canestri e il vantaggio si dilata fino ad arrivare a 12 e, nonostante gli assalti finali dei Taipans (Torrey Craig 28), Adelaide (Brock Motum 17 e 10 rimbalzi, Adam Gibson 17, Jamar Wilson 16) conquista due preziosissimi punti. Con la prestazione dell’anno (almeno fino ad adesso), Sydney sfata il tabù Perth riuscendo a superare i Wildcats dopo 16 tentativi andati a vuoto. Partita divertente con i Kings (Tom Garlepp 15, Ben Madgen 13, Jason Cadee 12, Josh Duinker 10) che partono fortissimo segnando i primo 10 punti (a zero) della partita e poi controllando più o meno agevolmente i ritorni di Perth (Jermaine Beal 16, Earnest Ross 10, Drake U’u 10). Protagonista assoluto, ma non è una novità, la “stella” Joe Childress (17 punti, 10 rimbalzi, 7 assist e 4 stoppate), la cui corsa d’esultanza, a metà tra canguro ed emu, dopo aver segnato il canestro che ricaccia i Wildcats a -4 decidendo le sorti della gara, ha fatto il giro del mondo. Doppio successo in extratime per Melbourne. 
In trasferta con Wollongong, avanti di 9 in avvio dell’ultimo quarto, lo United (David Barlow 16, Daniel Kickert 14, Lucas Walker 11, Shawn Dennis 10) sembra avere la situazione sotto controllo, ma senza fare i conti con il carattere degli Hawks (Gary Ervin 31 nella foto) che con quattro bombe in rapida succcessione portano il match al supplementare. Dove però ci pensa Jordan McRae che segna 8 dei suoi 30 punti totali in 5’. Con Sydney in casa, poi, sono i Kings (Madgen 22, Cadee 21) che, seppur privi della “stella” Josh Childress, fermato alla vigilia da un problema muscolare, sciupano l’occasione di portare a casa i due punti permettendo allo specialista Kickert (22) di infilare al suono della sirena la bomba che significa extratime. Dove c’è poca storia da raccontare con Melbourne (McRae 30) che gioca quasi col pilota automatico e trascina in porto un successo che nel corso dei tempi regolamentari era sembrato sfuggire dalla mani di Mark Worthington (16) e compagni.
Risultati: Sydney-Perth 78-74; New Zealand-Townsville 96-84; Melbourne-*Wollongong 103-98 d.t.s.; Adelaide-Cairns 90-86; Melbourne-Sydney 105-101 d.t.s.; Cairns Taipans-New Zealand 83-59
Classifica: New Zealand Breakers 24; Cairns Taipans 22; Perth Wildcats 20; Melbourne United 18; Sydney Kings 14; Townsville Crocodiles e Adelaide 36ers 10; Wollongong Hawks 6.
