TRIESTE – Si è interrotto nel capoluogo giuliano il filotto di successi della nazionale italiana nella prima fase di qualificazione per i Mondiali 2019 che si disputeranno in Cina. Infatti, in quel dell’Alma Arena, la Croazia ha avuto il merito di espugnare Trieste con il punteggio di 72-78 contro un’Italia che ha comunque dato segnali molto positivi. Ciò perché la nazionale azzurra è scesa in campo senza i suoi migliori talenti non convocati, come Danilo Gallinari, Marco Belinelli, Luigi Datome e Niccolò Melli, a differenza dei croati che hanno avuto a disposizione ben tre giocatori provenienti dalla NBA, ovvero Bojan Bogdanovic, Dario Saric ed Ivica Zubac. In più ha dimostrato molta cattiveria agonistica che, assieme alla versatilità difensiva nel roster, ha creato molti problemi specie nel primo tempo. Il miglior realizzatore del match è stato Bojan Bogdanovic che, grazie alla sua classe, è stato in grado di concludere con ben ventisei punti a referto. L’ala degli Indiana Pacers è stata coadiuvata da Ivica Zubac, per lui dodici punti con quattro rimbalzi e due stoppate, e da un deludente Dario Saric, che ha concluso con nove punti e nove rimbalzi. Per quanto riguarda gli azzurri sono arrivati i quindici punti di Pietro Aradori, che sono arrivati solo nel primo tempo, i quattordici di Awudu Abass, gran protagonista nel quarto quarto, ed i quattordici di Christian Burns, ottimo con la sua energia. Ora però passiamo alla cronaca dell’incontro di oggi.

QUINTETTI

ITALIA: Hackett, Della Valle, Abass, Burns, Biligha.

CROAZIA: Stipcevic, Ramljak, Bogdanovic, Saric, Zubac.

In quel dell’Alma Arena l’inizio della partita è stato molto interessante ma nei primi cinque minuti di gioco è stata la Croazia ad approcciare nel migliore dei modi la partita (9-12 al 5′). Si è intravisto come i croati abbiano tra i propri convocati ben tre giocatori che attualmente militano nella NBA, ovvero Dario Saric, Bojan Bogdanovic ed Ivica Zubac, i quali hanno realizzato canestri complessi grazie al loro talento. Dal canto proprio gli azzurri hanno risposto con grinta e personalità e, nonostante l’infortunio alla caviglia occorso a Daniel Hackett a metà del primo quarto, si sono portati sul 14-14 grazie a due triple consecutive di Pietro Aradori, capace di sfruttare difese croate non eccellenti. Nella seconda metà del primo quarto è stato ancora Aradori, autore di ben dieci punti nei primi dieci minuti, a rappresentare il maggior pericolo per gli uomini di coach Anzulovic tanto che, nonostante il maggior talento a disposizione, sono stati gli azzurri a concludere il primo quarto in vantaggio sul 24-21. Nella prima parte del secondo quarto è stata ancora l‘Italia ad imprimere il ritmo del match grazie ad una tripla di Ariel Filloy nei primi istanti del secondo quarto ma i croati hanno reagito. In particolare, nella parte centrale del secondo periodo, sono stati i colpi di Bogdanovic, Zubac a destare maggiori problemi e grazie a ciò si sono portati sul 32-37 al diciassettesimo. Gli azzurri però hanno concluso alla grande il primo tempo poiché hanno messo in campo, specie negli ultimi minuti, un’alta dose di grinta agonistica. I ragazzi del ct Sacchetti sono apparsi pimpanti, attivi sulle linee di passaggio e pericolosi grazie alla versatilità difensiva di Paul Biligha, Awudu Abass e Christian Burns ma nonostante ciò sono stati i croati a terminare in vantaggio il primo tempo sul punteggio di 39-41. Nel secondo tempo, in particolare nei primi minuti del terzo quarto, i ritmi si sono abbassati ma, dopo il terzo fallo di Biligha che è stato fondamentale nel primo tempo in difesa, i croati sono riusciti a scavare un solco degno di nota (41-48 al 23′). Successivamente si è acceso nuovamente Bogdanovic che ha messo in più di un’occasione in crisi la difesa italiana e, con l’aiuto di Zubac, Tomislav Zubcic e Ivan Ramljak, ha issato la sua nazionale sino al 50-65 del ventottesimo minuto. L’ala degli Indiana Pacers, dopo gli undici punti del primo tempo, è arrivato a quota ventuno nel terzo quarto nei ventisei punti in cui è stato impiegato sino in quel momento ed ha dimostrato, almeno a questi livelli, la sua capacità di attaccare il ferro e conquistarsi tiri liberi. Nel quarto quarto, iniziato con il punteggio di 52-65, la Croazia, con tre liberi di Bogdanovic, si porta subito sul 52-68 ma questo è stato il massimo vantaggio per la nazionale allenata da Drazen Anzulovic. Infatti, nonostante un fallo tecnico fischiato contro Biligha, l’Italia è riuscita a ricucire in maniera decisa il distacco per tutta la durata del quarto quarto. In particolare sono stati Awudu Abass, ben undici punti nel quarto quarto, e Christian Burns, cinque per lui, gli artefici del momento positivo azzurro che ha ridato vita sia alla partita, che sembrava in archivio dopo il massimo vantaggio croato, sia agli spettatori dell’Alma Arena. Gli azzurri hanno avuto il gran merito di portarsi sino al 72-76 a circa venticinque secondi dal termine, con Bryan Sacchetti che ha avuto l’opportunità di ridurre sino al 73-76. I croati però hanno gestito bene gli ultimi secondi pieni di insidie ed hanno così espugnato il capoluogo giuliano con il punteggio di 72-78.

ITALIA-CROAZIA 72-78 (24-21; 15-20; 13-24; 20-13)

TABELLINO

ITA: Aradori 15, Abass 14, Burns 14. Rimbalzi 34 (Burns 6). Assist 17 (Burns e Vitali 3).

CRO: Bogdanovic 26, Zubac 12. Rimbalzi 38 (Saric 9). Assist 10 (Bogdanovic 6).

SALA STAMPA

Romeo Sacchetti (commissario tecnico Italia): “I croati, specie nel secondo tempo hanno giocato molto bene. Non abbiamo la situazione giusta per creare il tiro giusto, specie nel crearci un tiro da fuori. Siamo arrivati ad un solo possesso di distanza ma hanno meritato di vincere. Non voglio parlare dell’arbitraggio ma loro hanno avuto molti tiri liberi a favore, specie Bogdanovic.”

Awudu Abass (giocatore Italia): “Sono d’accordo con ciò che ha detto il coach. Dobbiamo migliorare nella difesa soprattutto nell’uso delle mani perché ci sono due metodi di arbitraggio diversi tra Italia ed Europa. Siamo stati sotto di quindici ma siamo stati lì ed abbiamo giocato in maniera aggressiva ed abbiamo dimostrato di essere una buona squadra anche nei momenti peggiori della partita. Credo che ho giocato bene. Mi sono concentrato sulla difesa inizialmente, anche perché ho fatto tutto ciò utile per la squadra ed alla fine, a causa del punteggio, ho giocato a mente libera sia in attacco che in difesa e ciò si è visto. Non sono preoccupato per la partita di domenica. È difficile dare una percentuale, abbiamo difeso bene e siamo un gruppo unito. Ce la possiamo fare e siamo nella strada giusta per farcela. Ci ha sorpreso molto l’infortunio di Hackett, se lui non si fosse fatto male ci avrebbe certamente aiutato di più.”

Drazen Anzulovic (commissario tecnico Croazia): “Congratulazioni alla squadra ed allo staff. Sono molto orgoglioso per come abbiamo giocato. Non volevamo dargli la possibilità di creare canestri facili e abbiamo fermato Della Valle ma abbiamo concesso molti canestri facili. Sono contento per la squadra. Noi crediamo che abbiamo una chance. Voglio creare un’atmosfera serena ma dobbiamo restare uniti. I giocatori dell’NBA amano giocare per la nazionale, Bogdanovic è il leader, Saric è grande per noi ed attorno a loro due dobbiamo costruire. Se giochiamo contro la Romania. Questa è la prima partita del nostro roster. Zubac ha un grandissimo potenziale. È solo al 50% del suo potenziale è sono sicuro che, giocando poche partite nel basket europeo, dovrà migliorare ed ha la possibilità di farlo.”

Bojan Bogdanovic (giocatore Croazia): “Bella atmosfera a Trieste per tutti i croati che sono arrivati. L’abbiamo controllata e ci hanno sorpreso all’inizio e alla partita. Rispetto all’NBA è diverso ma sono sempre orgoglioso di essere con la nazionale. Non siamo in una buona situazione perché le dobbiamo vincere tutte ma se riusciamo a giocare come oggi possiamo farcela.


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