La panchina della Proger (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

Le Furie si aggiudicano l’importante scontro salvezza contro una Piacenza dura a morire. I teatini, dopo un avvio a dir poco abulico, specie in fase offensiva, concludono la prima frazione sul 14-18. Il secondo periodo, che ha vissuto di fiammate da una parte e dall’altra, vede i biancorossi trovare il canestro con maggior continuità, grazie anche al buon uso dei pick’n roll centrali sull’asse GoldenZucca. Il giovane talento teatino trascina i suoi sulle ali dell’entusiasmo ma Piacenza è brava a gestire e si giunge all’intervallo lungo sul 32-36. Chieti continua a rosicchiare punti importanti e sul finale del quarto è brava a portarsi in vantaggio, riuscendo ad allargare il campo, a ripartire in velocità e soprattutto attaccando dal primo secondo offensivo a disposizione (59-56). L’ultimo periodo vede brillare la stella di Golden in fase offensiva ma è anche caratterizzata da una maggiore intensità difensiva, tipica delle compagini di coach Bartocci. Chieti, nonostante il tour de force che ha vissuto in questa settimana, disputando tre partite in sette giorni, esce vincitrice dalla contesa e può tornare a guardare la classifica con maggior serenità (83-71). Sugli scudi, per i biancorossi, il solito Golden, autore di 34 punti, il totem Mortellaro (13 punti e 13 rimbalzi, di cui 8 offensivi), un espertissimo Allegretti, anche lui in doppia cifra (10 punti), il giovane Dario Zucca (10 punti) che, partita dopo partita, si sta dimostrando sempre più valido. Da sottolineare, inoltre, i 9 assist di Venucci. A Piacenza non bastano i 20 punti di Raspino e in 25 di un ispiratissimo Hasbrouck.

CRONACA

Marco Allegretti (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

Prima della palla a due, è stata donata una targa a Dante Anconetani, ex giocatore dell’allora Birra Moretti Chieti ed ora general manager della compagine piacentina.
Alla contesa iniziale le Furie si presentano con Golden, Fallucca, Decosey, Allegretti e Mortellaro, risponde l’Assigeco Piacenza con Borsato, Hasbrouck, Raspino, Jones e Persico.
Primo quarto in chiaroscuro per i teatini che con Golden e la bomba di Allegretti si portano sul 5-0 dopo meno di due minuti. La riposta ospite però non tarda ad arrivare e con il gancio di Raspino i piacentini toccano il primo vantaggio sull’8-6 a 04:30 dal termine del primo periodo. Gli ospiti continuano a crederci e, grazie ad un Hasbrouck da 8 punti in 10 minuti, concludono la prima frazione sul 14-18.

Il secondo quarto si apre con le Furie che accennano ad una reazione e Andreazza che, sul 20-23 , chiede un minuto di sospensione. Gli ospiti però, non rientrano in campo con la verve giusta e Chieti, con un ispiratissimo Dario Zucca, piazza un parziale di 6-0 (26-23). Il match si riporta sul filo dell’equilibrio e, grazie a diverse palle rubate da un Hasbrouck in grandissima forma, negli ultimi minuti del periodo, riesce a prendere nuovamente il largo e, con i liberi della staffa di Mortellaro, si giunge alla pausa lunga sul 32-36 per gli ospiti.

Hasbrouck (foto Giancarlo Esposto)

Alla ripresa delle ostilità Fallucca illude i suoi ma le bombe di Hasbrouck e Infante portano i biancoblù sul massimo vantaggio (34-42) dopo neanche due minuti dall’avvio del terzo quarto. Chieti risponde canestro su canestro alle offensive piacentine e, grazie alla bomba di Allegretti a 04:51 dal termine del periodo, le Furie si riportano a contatto (43-45). Chieti continua a pigiare il pedale sull’acceleratore e, grazie ad un grandissimo canestro di Mortellaro, ritrova il vantaggio (55-54), legittimato da un contropiede di Sergio e dal buzzer beater di Zucca. Al trentesimo, dunque, il risultato è di 59-56, con il pivot di origini sarde che tocca la prima doppia cifra stagionale.

Nel quarto ed ultimo periodo, dopo essere stato contenuto discretamente bene, l’uragano Golden si abbatte sulla difesa ospite, andando a realizzare ben 15 punti in 10 minuti. L’atleta americano infatti, dopo che Piacenza, dura a morire, si era riportata in vantaggio grazie ad un parziale di 5-0 targato HasbrouckRaspino (59-61) inizia il proprio show personale essendo, escluso l’1/2 di Venucci dalla lunetta, l’unico giocatore teatino a realizzare per quasi 9 minuti. Piacenza, ad onor del vero mai doma, tenta in tutti i modi di aggrapparsi con le unghie e con i denti alla partita ma l’attenta difesa ospite e le rapide ripartenze biancorosse, portano i teatini alla vittoria finale (83-71).

PROGER PALLACANESTRO CHIETI 83:

Golden 34 (12/19 da 2, 2/3 da 3, 4/4 ai liberi), Mortellaro 13 (3/4 da 2, 7/7 ai liberi, 13 rimbalzi), Allegretti 10 punti (2/3 da 2, 2/4 da 3), Fallucca 4 (2/2 da 2, 0/3 da 3), Turel 0 (0/1 da 3), Venucci 3 (1/6 da 2, 0/2 da 3, 1/2 ai liberi), Zucca 10 (5/7 da 2), Sergio 2 (1/2 da 2, 0/1 da 3), Decosey 7 (3/9 da 2, 1/2 ai liberi).

UCC ASSIGECO PIACENZA 71:

De Nicolao 2 (1/2 da 2), Jones 7 (2/5 da 2, 1/2 da 3), Raspino 20 (7/11 da 2, 2/2 da 3, 0/1 ai liberi), Formenti 0 (0/3 da 2, 0/2 da 3), Infante 9 (1/3 da 2, 2/4 da 3, 1/2 ai liberi), Persico 6 (2/3 da 2, 2/2 ai liberi), Dincic 0, Hasbrouck 25 (5/8 da 2, 4/10 da 3, 3/4 ai liberi), Borsato 2 (1/2 da 2, 0/1 da 3).

SALA STAMPA:

Bartocci (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

Coach Bartocci, dopo la terza vittoria in cinque gare, analizza così la vittoria delle sue Furie: “Siamo partiti con poca energia e a livello nervoso abbiamo pagato le fatiche fatte nell’ultima settimana, in cui abbiamo speso tanto. Negli ultimi due quarti però siamo rientrati sul parquet con maggiore intensità e soprattutto siamo riusciti a velocizzare il nostro gioco in tutte e due le fasi del campo. Grazie a ciò abbiamo acquistato maggior fiducia, giocando una pallacanestro un po’ più consona alle caratteristiche dei nostri giocatori, come dimostrano i 51 punti messi a referto negli ultimi due quarti.  Vorrei sottolineare la buona prestazione del collettivo, ognuno di loro ha messo un importante mattoncino, anzi un mattone – perché questa squadra per salvarsi necessita di mattoni – e sono davvero soddisfatto. Sono anche contento per il maggiore spazio concesso a Dario (Zucca, ndr) che a tratti ha spostato gli equilibri, essendo molto bravo a sfruttare al meglio qualsiasi occasione abbia avuto. La chiave è avvenuta negli spogliatoi, dove abbiamo parlato di quanto accaduto e, grazie anche ad un paio di urla, siamo riusciti a rientrare in campo ancora più motivati. Accogliamo favorevolmente la pausa, nonostante lo splendido stato di forma di queste ultime partite i ragazzi hanno bisogno di ricaricare le batterie nervose, perché la lotta per la salvezza si basa principalmente su questo. Abbiamo un po’ di giorni per recuperare… ma non vediamo l’ora di rimetterci in marcia”.

Zucca in azione (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

Anche Dario Zucca, dopo una prestazione maiuscola, ci tiene a dire la sua: “Il coach ci ha giustamente spronati all’intervallo e le sue urla e le sue critiche, costruttive e ben piazzate, ci hanno spinto a dare di più sul parquet. L’intervallo è stato chiave perché il coach ci ha detto quello di cui avevamo bisogno e noi siamo stati bravi a recepire il messaggio. Dopo il quasi colpaccio contro la Virtus, questa vittoria era fondamentale per noi, abbiamo accusato un po’ queste tre partite in sette giorni ma eravamo e siamo molto carichi. Il sostegno dei nostri tifosi, la voglia di fare bene e la consapevolezza di giocarcela alla pari con tutti sono ora le nostre armi in più. Dobbiamo continuare così, vogliamo farci valere e fare di tutto per conquistare la salvezza diretta”.

UCC Assigeco Piacenza

Coach Andreazza, dopo la quinta sconfitta consecutiva del suo team, si esprime così al quarantesimo: “Abbiamo rispettato il piano partita solo per i primi due quarti e, nonostante qualche sbavatura, siamo stati avanti. Poi, nel terzo quarto, sono venuti fuori tutti i nostri limiti attuali, che derivano da poca fiducia, da una serie aperta di cinque sconfitte e ad ogni piccolo errore c’è stato un passo di scoramento che ci ha impedito di fare le cose semplici che ci eravamo prefissati. Abbiamo subito troppo Golden, quando siamo riusciti a limitarlo abbiamo subito i rimbalzi di Mortellaro e quando siamo riusciti a limitare anche lui, abbiamo subito dei pesanti tiri da oltre l’arco, per cui onore e merito a questa Proger che ha dimostrato di essere una squadra viva, che crede nella salvezza diretta, cosa che dovremo provare a fare anche noi, da oggi in poi”.

Raspino sotto canestro

Tommaso Raspino, dopo un’ottima prestazione personale, dichiara piuttosto contrariato: “Contento per come ho giocato ma questo fa parte del nostro lavoro, a livello di squadra c’è molta rabbia, almeno per quanto mi riguarda. Bisogna tirar fuori gli attributi perché non manca molto alla fine del campionato e la parte bassa della classifica si sta pericolosamente avvicinando. Dobbiamo realizzare che è evidente che in questo momento non siamo più la squadra del girone d’andata, un bagno d’umiltà ci farebbe molto bene. Dobbiamo lavorare di più, meglio, con più costanza ed energia perché da oggi in poi dobbiamo guardarci le spalle”.