Novipiù Casale Monferrato-Termoforgia Jesi

Sfida non nuova a livello di Serie A2, anche se un tempo era LegaDue. Casale e Jesi si trovano in questo turno di playoff partendo da posizioni opposte ma dopo una stagione ad altissimo livello giocata da entrambe. La Novipiù di Ramondino, sebbene considerata sorpresa da alcuni, ha confermato le nostre impressioni della vigilia con un campionato di vertice che forse è andato oltre le più rosee previsioni ma che è stata la conferma da un lato della bontà del lavoro estivo della società del Monferrato e dall’altro del grande lavoro fatto da Ramondino in questi anni a Casale. Dalla parte opposta una società che a fatica è venuta fuori dai momenti bui degli anni passati e lo scorso anno ha fatto partire con un coach giovane un nuovo corso che quest’anno ha iniziato a dare i suoi frutti.

Brett Blizzard (Novipiù Junior casale – Foto di Maurizio Dalla Zuanna)

STATO DI FORMA – Casale ha giocato un grande girone di andata ma come Trieste ad Est anche lei ha sofferto nel girone di ritorno, riuscendo però a difendere il primo posto d’autorità, andando a vincere a Scafati. Ramondino deve fare i conti con i problemi fisici di Sandi Marcius, domenica di nuovo a referto ma senza minuti, oltre ai lievi infortuni di Bellan e Blizzard. Jesi ha lottato tutta la stagione con gli infortuni, stringendo i denti ed a volte, come a Mantova, giocando praticamente in sei. Finalmente nel finale di stagione Cagnazzo ha iniziato a poter contare su tutti i suoi  uomini, per fortuna visto che la serie con Casale potrebbe essere anche molto lunga.

LA CHIAVE – Se Sandi Marcius sta bene, la sua sfida sotto i tabelloni con Rinaldi potrebbe far girare la serie da una parte o dall’altra. Casale è squadra che storicamente fa della difesa il suo punto di forza (è di gran lunga la miglior difesa del campionato), ma in questa stagione ha dimostrato più di una volta di amare il gioco offensivo, alzando spesso e volentieri anche i ritmi, soprattutto quando tutti i suoi uomini erano in salute. Di fronte però si troverà una squadra che ama giocare ad alti possessi oltre ad essere uno dei migliori attacchi del campionato, sfruttando molto il tiro dalla grande distanza. Casale dovrà essere brava a limitare Hasbrouck e Marini, cercando nel contempo di contenere le penetrazioni di Green. Una sfida nella sfida molto importante sarà poi quella tra Ihedioha e Martinoni, giocatori simili per caratteristiche il cui impatto però sarà fondamentale per entrambe le squadre soprattutto nella metà campo difensiva

ATTENZIONE A… – Per Casale il giocatore fondamentale sarà Brett Blizzard, che ha giocato per lunghi tratti una grande stagione, una delle migliori a livello statistico, fondamentale soprattutto in uscita dalla panchina per la sua capacità di entrare subito in ritmo e spaccare, spesso e volentieri, le partite. Dall’altra parte il giocatore più importante sarà Pierpaolo Marini, probabilmente uno dei giocatori italiani migliori di tutto il campionato, per costanza di rendimento e valore dimostrato. Ha innalzato il suo livello di gioco offensivo, ma per Cagnazzo sarà importantissimo quello che saprà dare in difesa su Sanders.

PRONOSTICO – E’ una serie molto più aperta di quanto non dica la classifica delle due squadre, anche perchè Casale in casa non è imbattibile ma allo stesso tempo in trasferta rende come nessun’altra squadra, così come Jesi che lontano dalle Marche ha vinto 6 partite. Sarà una serie lunga e Casale la spunterà in volata 3-2.

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

G.S.A. Udine-Bertram Tortona

Sfida inedita tra due squadre che arrivano ai playoff al termine di una stagione più che positiva. Udine da quasi matricola (è al secondo anno in A2), ha trovato prima la qualificazione alle finali di Coppa Italia e poi questi playoff con addirittura il fattore campo a favore, e nonostante qualche critica di troppo arrivata dai tifosi nel finale di stagione. Tortona ha giocato un gran campionato per almeno due terzi (11 vittorie nelle prime 17 partite), condito dal sorprendente e meritatissimo successo in Coppa Italia. Poi un piccolo calo di forma che ha in parte compromesso il cammino facendo perdere il vantaggio del fattore campo.

STATO DI FORMA – Udine sembrava con l’acqua alla gola a due giornate dalla fine della regular season, con i playoff a rischio ed il derby in trasferta a Trieste all’orizzonte. Lì sembra essere scattato qualcosa, vittoria a Trieste e poi opera chiusa in casa con Imola, raggiungendo addirittura il quarto posto, qualcosa che forse neanche il vulcanico presidente Pedone poteva immaginare. Tortona ha vinto solo 2 gare nelle ultime 6 e non vince in trasferta dal 25 febbraio, in più nell’ultima gara di campionato ha perso Stefanelli, l’eroe della finale di Coppa Italia, per una lesione al crociato, togliendo a coach Pansa delle importanti alternative offensive.

LA CHIAVE – Si affrontano la migliore squadra di tutta la Serie A2 nel tiro da fuori e quella che tira peggio. Nessuno in tutto il campionato tira meno del 30% da 3 come Udine, che nonostante l’arrivo di Bushati non è riuscita a invertire la rotta in questo fondamentale nel girone di ritorno. Buon per Lino Lardo che la squadra friulana ha continuato a lavorare egregiamente sotto i tabelloni, tanto da essere la migliore a rimbalzo offensivo, con oltre 11 a partita, più o meno quello che Tortona concede agli avversari. La sfida sotto i tabelloni sarà probabilmente la chiave della serie, perché Udine ha tanti giocatori in grado di dare un mano a rimbalzo (solo Mortellaro oltre i 6 a partita) mentre Tortona, pur essendo una squadra verticale con Garri e Sorokas in campo, fatica quando uno dei due non è sul parquet. La squadra di Pansa dovrà essere brava a trovare equilibrio e giusti assetti quando non  giocherà con le due torri ma soprattutto essere brava a trovare alternative qualora il tiro da fuori non riuscisse ad essere un’arma per aprire la difesa.

ATTENZIONE A… – Ha lasciato la Serie A ed il suo ruolo di guastatore nella Leonessa di Diana per sposare la causa di Udine ed essere protagonista in Serie A2. Per il momento Franko Bushati non è riuscito ad essere un fattore, ma per Lino lardo sarà fondamentale la sua esperienza. Dall’altra parte siamo abbastanza scontati nel citare Paulius Sorokas. Il giocatore lituano è l’arma tattica fondamentale di coach Pansa, in attacco per la sua capacità di aprire il campo ma anche attaccare il canestro sia dal palleggio che spalle a canestro, in difesa per riuscire anche a difendere forte sui lunghi avversari, facendo leva sulla sua fisicità.

PRONOSTICO – A nostro avviso una delle serie più equilibrate (insieme alla prossima) e dal pronostico completamente aperto. Se Tortona riuscirà a fare pace con la sua idiosincrasia da trasferta potrebbe fare il colpaccio, magari in gara-5. Tortona avanti 3-2.

FCL Contract Legnano-Tezenis Verona

Altra serie equilibrata ed indecifrabile. Legnano è al secondo playoff consecutivo e vorrà provare a superare almeno un turno, anche se il fattore campo lo scorso anno non ha portato fortuna. Verona invece proverà a fare pace con la post-season, a cui partecipa ininterrottamente dal 2012/13 ma in cui è riuscita a superare solo due volte il primo turno. Unico precedente tra le due squadre nella stagione 2015/16 nel girone Est di Serie A2, con una vittoria a testa

STATO DI FORMA – Altra stagione più che positiva per la FCL di coach Ferrari a cui è mancato solo il pass per le finali di Coppa Italia ma che si è rifatta con gli interessi raggiungendo addirittura il terzo posto ad Ovest nonostante una sola vittoria nelle ultime tre giornate di campionato in cui ha iniziato a sentire la mancanza di Matteo Martini, uno degli artefici della stagione e grande assente di questi playoff. Verona ha giocato l’ennesima stagione controversa in cui ha sempre mancato tutti i turning point che potevano realmente farle svoltare la stagione. Ritenuta da molti squadra da primi quattro posti, Verona non ha mantenuto le premesse ma ha chiuso la stagione con tre vittorie consecutive che l’hanno spinta fino al sesto posto e che sono un ottimo viatico in previsione dei playoff.

Nik Raivio (Foto: Legnano Basket)

LA CHIAVE – Legnano è una squadra di sistema con un gioco ormai consolidato negli anni, con la coppia Raivio-Mosley perno di una squadra che ha però sempre trovati negli anni almeno un altro giocatore a cui affidarsi. L’assenza di Martini sarà molto pesante da questo punto di vista, con un backcourt che è diventato improvvisamente molto corto. Coach Ferrari dovrà fare i salti mortali con le rotazioni, per riuscire a mantenere alta l’intensità difensiva nel corso della serie. Verona dovrebbe far pesare l’atletismo di giocatori come Jones e Udom, che Legnano difficilmente può pareggiare, ma sarà probabilmente sugli esterni che le maggiori alternative di coach Dalmonte potrebbero fare la differenza, con Greene, Amato e Palermo che possono alzare i ritmi e mettere in difficoltà sia Zanelli che Tomasini, chiamati a fare gli straordinari. Ma dall’altra parte Verona deve essere brava a difendere sul perimetro contro una delle squadre più pericolose dalla grande distanza, viste anche le difficoltà degli scaligeri a difendere sul perimetro. Se Legnano riuscirà ad aprire il campo con il tiro da fuori, Mosley e Pullazi potrebbero anche banchettare sotto canestro e per Verona diventerà molto complicato difendere.

ATTENZIONE A… – Probabilmente è stata per lui la stagione della definitiva esplosione ed in questa serie di playoff il contributo di Mattia Udom sarà fondamentale per coach Dalmonte, non tanto nella metà campo offensiva, dove pure il prodotto della Mens Sana sta giocando ad altissimo livello, ma soprattutto in difesa dove potrebbe finire anche sulle tracce del pericolo pubblico numero uno, Nik Raivio. Per coach Ferrari, intento a capire come muovere le sue pedine, l’uomo in più dovrà essere Alessandro Zanelli, la cui crescita in stagione è stata esponenziale ma che in questa serie dovrà, se possibile, fare uno step in più.

PRONOSTICO – Legnano proverà a superare il turno e regalarsi il viaggio a Bologna, ma nelle condizioni in cui arriva ai playoff non sarà per niente semplice. Verona ha una grande chance per andare a sfidare la Fortitudo, e non si farà scappare l’occasione vincendo la serie 3-1.

 

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

Consultinvest Bologna-Moncada Agrigento

Terza serie che si ripropone a distanza di un anno, quella tra le due Fortitudo della Serie A2 è però ormai un classico di questi playoff. Infatti la sfida, a livello di quarti di finale, si era giocata anche nella stagione 2015/16, quella in cui Bologna aveva mancata in finale la promozione. E così come nelle altre occasioni, anche questa volta l’Aquila è favorita anche se per la prima volta giocherà con il favore del fattore campo. Ma attenzione, perché per la prima volta Agrigento arriva “sana” alla sfida e senza grossi problemi fisici.

STATO DI FORMA – Difficile dire quale sia lo stato di forma di Bologna, squadra che per tutta la stagione ha viaggiato nelle posizioni di testa del campionato ma non ha mai brillato per qualità del gioco, se non in alcuni momenti delle singole partite. Senza dubbio il marzo terribile, con 4 sconfitte inclusa la batosta di Coppa Italia con Ravenna, è alle spalle e dopo il pesante -24 di Forlì, e l’arrivo di Pozzecco, la squadra ha reagito vincendo tre delle ultime quattro della stagione. Agrigento, dal canto suo, ha giocato una stagione molto equilibrata (8 vittorie nel girone di andata, 7 in quello di ritorno), con un unico vero calo fisico a cavallo della fine del girone di andata, quando ha infilato 6 sconfitte consecutive. Finale di stagione in chiaroscuro soprattutto in trasferta, anche se le belle prestazioni, seppur sfortunate, a Biella e Legnano, fanno ben sperare.

LA CHIAVE – Bologna non è cambiata molto con Pozzecco in panchina. Rimane una squadra a cui è difficile fare canestro e con talento offensivo diffuso in tutti i reparti, ma la sensazione che si è avuta in tutto l’anno è quello di una squadra che conosce le sue potenzialità, sa di poter fare la differenza cambiando marcia ma spesso fatica ad esprimersi a difesa schierata. Bologna deve lavorare molto in difesa per riuscire a produrre facili punti in contropiede e non impantanarsi in un attacco che spesso e volentieri perde ritmo e tende ad affidarsi alle giocate individuali o di lettura. Agrigento, squadra molto più di sistema, dovrà essere molto brava a gestire i ritmi dell’attacco, anche perché, nonostante Williams e Cannon siano giocatori con tanti punti nelle mani, non è squadra che ama giocare ad alti possessi. In questo un play quasi vecchio stampo come Ruben Zugno senza dubbio aiuta ma, nonostante Agrigento sia al completo (potrebbe rivedersi anche Rotondo), non ha la lunghezza di roster di Bologna ed in una serie che sarà molto fisica gestire le energie sarà fondamentale.

ATTENZIONE A… – Arrivato a Bologna all’inizio degli scorsi playoff, l’impatto di Daniele Cinciarini è stato positivo ma non come ci si aspettava. La stagione è scivolata senza troppi clamori ma se Bologna vuole giocarsi le sue carte Pozzecco sa di dover contare sul miglior Cinciarini. Coach Ciani spera di trovare in uscita dalla panchina tanti punti e tanta energia da Simone Pepe, giocatore che alla prima esperienza in A2 ha subito fatto vedere di che pasta è fatto. Paga qualcosa in difesa ma il suo tiro, se entra in ritmo,  può spaccare in due le partite.

PRONOSTICO – Agrigento si presenta in condizioni fisiche migliori rispetto alle sfide degl anni scorsi, ma Bologna è una squadra in missione e non si fermerà davanti all’ostacolo Moncada. Per la stima che nutriamo in Franco Ciani diciamo 3-1 Bologna.


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