Cesare Pancotto 

Sembrava dovesse essere il match del riscatto per i padroni di casa, coach Dalmasson e tutta la compagine giuliana erano chiamati a riscattare le ultime prove negative e spinti da un pubblico sempre generosissimo regalare questi 2 punti tanto attesi.

Non è andata cosi, ancora una volta e adesso la panchina di Dalmasson scricchiola pericolosamente.

Primo quarto di assoluto dominio per i padroni di casa che con Peric e le triple di Justice ed Elmore sembrano padroni del campo, Cantù sbaglia ogni scelta difensiva e facilita il compito dei giuliani con buona pace dell’ ex coach Pancotto che si agita in panchina. Solo Ragland lotta per tenere aperto il risultato che alla fine del primo quarto recita 27-20 per Trieste.

Secondo quarto e solito black out di Da Ros e compagni, Cantù aggiusta il quintetto e schiera giocatori che si equilibrano molto bene, la squadra gira e gli esterni fanno arrivare i palloni giusti ai lunghi che non sbagliano. Simioni ex della gara porta per la prima volta dalla lunetta in vantaggio gli ospiti, Clark punisce i giuliani da ogni posizione possibile (15pt.), Trieste sbanda e perde completamente tranquillità in difesa, 50-53 all’ intervallo con 30 punti da parte di Cantù.

Si ritorna sul parquet con la partita ancora in bilico, tutto sommato Da Ros si è messo in luce e Elmore sembra avere la mano calda da 3 punti, tutto il palazzo ci crede.

foto di Matteo Cogliati

La chiave del match ha un nome, Clark che anche dopo la pausa con un 3/3 dalla lunga distanza e un 5/5 da 2 porta al risultato di 62-69.

Trieste perde un numero di palloni in difesa esagerato con la totale assenza dei lunghi americani a coprire, vengono regalate tantissime seconde palle ai lombardi che ovviamente ringraziano e puniscono la disorganizzata formazione di casa.

Justice lotta come può e regala anche una schiacciata in contropiede ma il terzo quarto recita 67-73 per gli ospiti. Non è tanto il punteggio quanto la differenza di mentalità a spaventare i tifosi dell’ Allianz Dhome.

Nell’ ultimo quarto la stanchezza si fa sentire, Cantù perde due palloni di fila ad inizio ripresa ma Trieste non  si smentisce e sbaglia entrambi gli attacchi, Burnell ringrazia e porta la sua squadra sul +10  in totale controllo.

Da qui in avanti non si vede più nulla, la squadra di casa non si muove più da questo punteggio anzi va sotto fino al -12 senza mai reagire, l’ Acqua San Bernardo gioca con una tranquillità assoluta e senza dover mai forzare, Trieste sembra rimanere a guardare, tutto il palazzo fischia ed è il segnale che il tramonto e sceso sulla squadra giuliana, che se non si inventa qualcosa in tempo zero può tranquillamente già preparare la stagione in A2.

Per la cronaca punteggio finale 86-96, tutti a casa.