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(Foto Savino Paolella 2015)

(Foto Savino Paolella 2015)

EA7 Emporio Armani Milano: l’Olimpia chiude col botto il girone d’andata demolendo i campioni d’Italia in carica. Una grande iniezione di fiducia per Milano che ha vissuto una prima metà di stagione da alti e bassi. Smaltita la delusione per l’eliminazione dall’Eurolega, la banda di Repesa è riuscita a rialzare il capo in campionato e a seguire la scia di Reggio Emilia. Contro Sassari, la fisicità e il talento dei lunghi meneghini hanno alzato un muro difensivo contro cui si è schiantata la Dinamo. E per puntare ancora più in alto sta per arrivare Leo Westermann…

Ivan Buva (Foto R.Caruso 2015)

Ivan Buva (Foto R.Caruso 2015)

Sidigas Avellino: Una vittoria che vale triplo per gli irpini, che oltre ad aver superato una Venezia che ancora una volta ha pagato cara l’assenza di centimetri e chili sotto le plance, riesce a strappare l’ultimo ingresso per le Final Eight. Determinanti per la squadra di coach Sacripanti i 40 rimbalzi, di cui 20 offensivi, conquistati domenica, che hanno permesso ai padroni di casa di avere la meglio avendo la lucidità e la compattezza di strappare la partita nel finale e resistere fino alla sirena. Una grande soddisfazione che valorizza gli innesti a roster effettuati della società, che ora può alzare l’asticella dell’obiettivo finale in vista del girone di ritorno.

M. Faye tenta disperatamente di bloccare la palla ( Foto Alessandro Montanari 2015 )

M. Faye tenta disperatamente di bloccare la palla ( Foto Alessandro Montanari 2015 )

Openjobmetis Varese: Doppio smacco per la truppa di Moretti, che stravince il derby e toglie Cantù dalla lista delle pretendenti alla Coppa Italia. Seconda vittoria in tre gare, compreso il successo su Cremona, e s non fosse stato per il crollo dei padroni di casa, avremmo potuto assistere ad un finale decisamente diverso rispetto a quello punto a punto visto domenica, come ha sottolineato lo stesso coach di Varese al termine della partita. Resta il fatto che i due punti sono arrivati comunque, in una partita importante che ridà fiducia all’ambiente, rimette distanza rispetto al fondo della classifica e ridà entusiasmo e fiducia ad un ambiente che ne aveva tremendamente bisogno.

Manital Torino: Everything in its right place. I Radiohead cantavano così nel loro album ‘Kid A’ e i piemontesiDJ WHITE - foto Alessio Musolino 2015 sembrano aver preso proprio questa canzone come loro mantra. Se c’era qualcuno scettico dell’avvento di Frank Vitucci sulla panchina della Manital è stato smentito prontamente: quella con Pesaro è la terza vittoria nelle quattro gare del coach ex Avellino e Varese, amico strettissimo di Ettore Messina. Che può fare completo affidamento su un DJ White che se non va in doppia doppia ci va vicinissimo e un Jerome Dyson vero termometro dell’attacco. Torino abbandona quindi l’ultimo posto, facendo capire a tutti i concorrenti per la salvezza che adesso per strappare il successo all’Auxilium si dovrà sudare almeno le proverbiali sette camicie.

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Haynes MarQuez (Foto R.Caruso 2015)

Marquez Haynesi (Foto R.Caruso 2015)

Banco di Sardegna Sassari: il 2016 inizia nel peggiori dei modi per la Dinamo che al Forum di Assago disputa una delle sue peggiori partite della sua storia, segna solamente 50 punti e perde con uno scarto di 37 punti. Nessuno giocatore del Banco di Sardegna si salva da questa autentica debacle e il presidente Sardegna non ha digerito questa sconfitta: “Dobbiamo solo vergognarci di quello che abbiamo, o forse sarebbe meglio dire non abbiamo, fatto vedere”. Ennesimo terremoto sull’isola che dopo il clamoroso esonero di Meo Sacchetti non conosce la parola “tranquillità”.

(Foto Savino Paolella 2015)

(Foto Savino Paolella 2015)

Enel Brindisi: Se cercavate la delusione del giro di boa del campionato, occorre virare verso la Puglia. La Enel ha allestito un roster di ottimo livello per provare ad inserirsi nelle posizioni di vertice ma una mai completa quadratura contornata da infortuni di vario genere (non ultimo quello di Banks) ha fatto sì che la squadra di Bucchi fallisse anche l’obiettivo minimo stagionale, l’accesso alle Final Eight. Con il destino nelle proprie mani Reynolds e compagni hanno buttato tutto alle ortiche con gli ultimi due ko conseguiti; se quello a Caserta era tutto sommato passabile, la sfida del PalaPentassuglia  contro Cremona doveva essere portata a casa a tutti i costi. Invece escono fuori i soliti problemi di discontinuità e inadeguatezza di alcuni elementi. C’è tutto il girone di ritorno a disposizione, i playoff sono più che possibili ma le buone intenzioni non bastano per arrivare alla post season.

Alessandro Aita, Marco Bogoni, Andrea Furlan