Mosca, domenica 15 Aprile, dal nostro inviato

La bruciante sconfitta con Khmiki ha tolto la possibilità allo Spartak di giocarsi una finale forse meritata vista la gara e l’annata disputata sempre ai vertici dalla squadra di San Pietroburgo. Ne parliamo con Jure Zdovc, coach dei biancorossi ex play della Nazionale slovena con un’esperienza italiana con la maglia della Virtus Bologna nella stagione 1991-92.

Per Zdovc e lo Spartak c'è solo la finale per il terzo posto

DB: Una gara davvero strana quella che avete perso con Khimki: prima grande sofferenza poi una rimonta strepitosa sino al più 10, poi il finale che vi ha visto sconfitti anche a causa forse di qualche chiamata arbitrale.

ZDOVC:” C’è molta rabbia da parte mia e dei miei giocatori perchè credo avremmo meritato la finale. Sicuramente qualche chiamata un po’ casalinga ci può essere stata ma io preferisco parlare dei nostri demeriti. Credo che sul massimo vantaggio ci siamo rilassati un attimo e subito Khimki ci ha punito con le triple di Monya e Fridzon. A quel punto anche le scelte arbitrali vanno spesso in direzione di chi sta rimontando, la mancanza di lucidità è stato credo il vero fattore decisivo. Fuori per falli Beverley, out Strelnieks per infortunio, a quel punto la loro pressione su Halperin è stata letale e non ci ha consentito più di gestire bene i possessi offensivi”.

DB: Un ‘annata che vi ha visto comunque protagonisti con un Eurocup densa di vittorie e che avete cercato di afferrare sino al termine. Quale il bilancio della vostra stagione europea e cosa pensa in generale del livello tecnico della competizione?

ZDOVC:” Non posso essere certo soddisfatto del modo in cui abbiamo perso, credo sia stata per certi versi una vera beffa dopo avere giocato spesso bene durante tutta l’Eurocup. Il livello della competizione credo sia abbastanza cresciuto negli ultimi anni, le squadre che hanno raggiunto i quarti di finale quest’anno potrebbero giocare comodamente in Eurolega senza problemi”.

DB: Chi vede favorita a questo punto per punto per la vittoria finale: Khimki che avrà l’appoggio del pubblico di casa oppure Valencia che gioca spesso un ottimo basket.

ZDOVC: “Valencia ha una squadra eccellente con tanti buoni giocatori ed è molto ben allenata da Perasovic. Credo però che alla fine sarà Khimki a spuntarla, la squadra russa ha investito tantissimo per questa competizione e per arrivare all’ultimo atto. La pressione del pubblico, la qualità del roster di Kurtinaitis e forse una maggiore cattiveria agonistica rispetto agli spagnoli potrebbero essere gli ingredienti decisivi per la vittoria dei moscoviti”.

DB: Nel 1991/92 ha disputato una stagione in Italia con l’allora Knorr Bologna, cosa ricorda di quella esperienza.

ZDOVC:” E’ stato un solo anno ma ho ottimi ricordi di tutto, città, squadra e tifosi. Fu un anno particolare, andammo molto bene in campionato dove arrivammo sino alla semifinale persa di poco con Pesaro. In coppa forse facemmo anche meglio, nelle due partite casalinghe con il Partizan costringemmo i futuri campioni d’Europa (con Danilovic e Djordjevic in squadra) a lottare sino al termine di gara 3. Soffrirono tantissimo la nostra difesa e credo che la rottura di un tabellone durante la gara decisiva ci abbia tolto un po’ di ritmo e di inerzia”.

DB: Pochi mesi prima della sua avventura bolognese fu protagonista anche in un altro episodio: durante gli Europei del 1991 la sua futura nazione, la Slovenia, dichiarò l’indipendenza e le fu chiesto di non giocare per la Nazionale jugoslava. Cosa ricorda di quei giorni?

ZDOVC:” Furono giorni molto difficili, c’era molta tensione e tanti pensieri per quello che sarebbe potuto succedere in quello che era diventato il mio paese ed in quella che era, sino a qualche giorno prima, la mia nazione. Non fu una scelta semplice, molti di quei giocatori erano amici e con cui avevo un ottimo rapporto. Penso comunque che facemmo la cosa giusta, anche se rinunciare ad una grande competizione è sempre difficile per un giocatore che ama lo sport”.