Valencia, dal nostro inviato

Due grandi protagonisti della stagione dell’Unics Kazan, Nikos Zisis ed Andrew Goudelock, ci raccontano le loro impressioni prima della sfida di oggi pomeriggio, ore 18.30, con Valencia per il primo round della finale di Eurocup.
Partiamo con il play greco, ex di Siena e Treviso, che vuole tornare al successo dopo la sconfitta lo scorso anno con la maglia di Bilbao contro il Lokomotiv Kuban.
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DB: Lo scorso anno tornasti da Charleroi con una sconfitta nella gara, tutta in salita con Kuban. Occasione ghiotta per una rivincita anche se, in questo caso, con la formula dell’andata e ritorno. Quali le tue sensazioni prima della gara.
ZISIS:” Ricordo molto bene la sfida dell’anno scorso nella finale di Charleroi, subimmo praticamente per tutto l’incontro Kuban e non riuscimmo mai, nonostante gli sforzi, a riprendere i nostri avversari. Voglio per questa finale un esito tutto diverso. Giochiamo la gara di andata in un campo difficilissimo. Non importa che abbiamo già vinto durante le Last32, ora sarà tutta un’altra storia. Ci sarà un tifo speciale, questa è una squadra che ha perso solo tre volte in tutta la stagione nell’ACB ed, in casa, solo con noi in Eurocup. Sono in grande forma come dimostra la loro recente vittoria con il Real Madrid. Ci attende una sfida durissima a cui noi comunque siamo pronti”.

DB: Andrea Trinchieri, il tuo coach, teme soprattutto i grandi parziali con cui Valencia spesso ha vinto partita e serie in casa, basti pensare ai successi straripanti contro Alba e Khimki. Quali saranno le vostre scelte per togliere certezze all’attacco di Valencia.
ZISIS:” Concordo totalmente con il nostro coach, Valencia produce spessissimo dei break clamorosi e dopo questi allunghi gli avversari fanno fatica a riprendersi. Dovremo fare parecchia attenzione a Dubljevic, il suo gioco dentro e fuori dall’area colorata gli garantisce molta imprevedibilità ed apre spazi ai loro esterni. Siamo una squadra esperta e solida, dovremo dimostrarlo una volta di più restando il più possibile in questa partita. Anche l’entità di un’eventuale vittoria e sconfitta non deve trarci in inganno, sono 80 minuti, è una lunga interminabile gara che si giocherà tantissimo su tensione e concentrazione”.

DB: Nella semifinale contro la Stella Rossa sei stato l’autentico trascinatore della tua squadra nella gara di ritorno firmando di fatto il passaggio in finale. La tua leadership è riconosciuta dal tuo coach e dai tuoi compagni, quanto conta in termini di fiducia e spinta emotiva questo fattore per te.
ZISIS:” Sono contento della mia prestazione, specie nella seconda parte di gara, contro la Stella Rossa al ritorno. Mi sento tranquillo e con tanta fiducia da parte dei compagni ma anche e soprattutto da Andrea Trinchieri. Per un giocatore, anche se veterano, sapere che in estate il tuo nuovo coach punta su di te come primo tassello per costruire una squadra significa che crede in te come persona e come professionista. Una certezza che ti spinge a dare se possibile ancora di più in campo, con coach Trinchieri, che mi allena per la prima volta in carriera, c’è davvero un rapporto speciale“.

Dopo Zisis ecco l’MVP della stagione 2013/2014, ovvero Andrew Goudelock, sentiamo anche l’ex Lakers sul momento suo e della squadra prima della gara di andata.

DB: Hai disputato un’annata strepitosa sino ad ora con l’Unics. Come giudichi la tua stagione considerando poi che sei un “rookie” per i tornei europei.
GOUDELOCK:” Sono davvero molto contento dell’impatto che sto avendo, mi fa molto piacere questo riconoscimento che è stato frutto anche della grande capacità dei miei compagni di sfruttare al meglio le mie qualità. Non è stato un salto facile per me, per la prima volta lontano dagli Stati Uniti, nuovo paese, nuova cultura, sia dentro che fuori dal parquet ovviamente. Non tutto è facile ovviamente ma posso dire di essere molto soddisfatto sino ad ora”.

DB: Affrontate una squadra forte e solida come Valencia, quali saranno i fattori importanti in questa prima sfida.
GOUDELOCK:” Ormai ci conosciamo abbastanza bene con i nostri avversari. Due partite già disputate contro di loro in questa stagione e sono state entrambe equilibrate e molto difficili. Sarà una serie durissima, loro hanno giocatori molto versatili e di eccellenti qualità, sia i lunghi come Dubljevic e Doellman, ma anche i piccoli sono altrettanto pericolosi. Dovremo prestare particolare attenzione alle loro penetrazioni ed ai rimbalzi offensivi, dove spesso ci hanno fatto male in particolare qui a Valencia“.

DB: In un solo anno hai toccato con mano l’esperienza dei Pro, della D-League e del basket europeo. Qual’è la tua opinione di tutte queste realtà ed i tuoi consigli ai tanti giovani che dal college poi devono scegliere il loro futuro.
GOUDELOCK:” Domanda interessante e su cui ho riflettuto spesso quest’anno. La NBA l’ho vista per poco, esperienza fugace ma che mi ha fatto capire molto sul livello di professionalità e competitività del torneo. Certo forse ci sono ritmi troppo frenetici ed è anche un po’ “spersonalizzante”. Tanti viaggi, a volte poca possibilità di avere spazio ed anche tempo per capire meglio compagni, gioco, coach ecc. La D-League è un po’ invece come la vetrina, sai che ci saranno scout, GM a volte anche allenatori che ti guardano. Si cerca di mettersi in mostra, evitando magari alcuni aspetti essenziali del gioco. Si difende poco e quando poi arrivi in realtà come quelle europee ti accorgi delle grandi differenze. Sicuramente per quello che ho visto sino ad ora c’è moltissimo da imparare in Europa. In termini di comprensione del gioco, di competizione, di conoscenza dei propri limiti. Ci sono certo anche i problemi e le difficoltà, come ogni volta che entri in un mondo nuovo, però è un’esperienza che mi sento di consigliare sicuramente ai giovani giocatori che escono dai college o dalla D-League”.