Montepaschi Siena – Khimki Mosca 69-75

Mike Green marcato da David Cournooh, l'unico in grado di limitarlo (foto Alessia Bruchi 2014)

Mike Green marcato da David Cournooh, l’unico in grado di limitarlo (foto Alessia Bruchi 2014)

Inizia con il piede sbagliato l’avventura della Mens Sana in EuroCup. È infatti il Khimki Mosca ad uscire vittorioso dal PalaEstra al termine di una gara condotta quasi ininterrottamente dalla formazione allenata da Rimas Kurtinaitis. Migliore della serata James Augustine che, entrato dalla panchina al posto di un confusionario Loncar, ha impazzato all’interno del pitturato e deciso nel finale gli esiti della gara grazie alle pregevoli assistenze di Mike Green.

Serata impegnativa per i lunghi della Montepaschi, costretti ad incrociare le armi con avversari di stazza e tonnellaggio oltre la media. Proprio sulla superiorità fisica dei suoi coach Kurtinaitis ha voluto impostare la gara, appoggiando la palla ripetutamente sotto canestro a Loncar ed Augustine, ma anche a Mike Green che ha letteralmente violentato Haynes in post basso. A tenere a galla la formazione di casa sono state le soluzioni di un pimpante Erick Green, il più veloce dell’incontro a raggiungere la doppia cifra ma poi incapace di muovere il suo tabellino nel secondo tempo se non con l’ultimo canestro del match che vale solo per la differenza canestri, ed alcune folate di Othello Hunter, in serata di grazia difensiva con addirittura 5 stoppate rifilate agli avversari.

Erick Green, ottimo il suo avvio di gara (foto Alessia Bruchi 2014)

Erick Green, ottimo il suo avvio di gara (foto Alessia Bruchi 2014)

La svolta alla gara arriva in avvio di ripresa, con Loncar assai più efficace rispetto ad inizio gara, ed il Khimki abile a piazzare un 2-10 che ha portato il vantaggio dei moscoviti sul 37-47. A pesare, e spingere Popovic e compagni alla fuga, sono intervenute anche alcune decisioni funamboliche della terna guidata dall’esperto Arteaga. Nel fatal terzo periodo, chiuso da una tripla allo scadere di Cournooh, al Khimki sono stati sanzionati solo due falli personali, consentendo alla difesa russa di mettere le mani un po’ ovunque.

Il forcing finale della Montepaschi, guidato dalle triple di Josh Carter e dalle giocate in chiaro/scuro di MarQuez Haynes, si è alla fine dovuto inchinare davanti alla confidenza della coppia Green-Augustine, con l’ex varesino che così si è potuto prendere la propria rivincita personale nei confronti della squadra che gli ha dato i maggiori dispiaceri nelle sue stagioni italiane.

Montepaschi Siena – Khimki Mosca 69-75
MPS: J.Carter 17, M.Haynes 15, E.Green 14. Rim(25): O.Hunter e J.Carter 5. As(14): M.Haynes 4.
KHI: J.Augustine 19, P.Koponen e M.Green 12. Rim(43): J.Augustine 15. As(15): M.Green 7.