Foxtown Cantù-Artland Dragons 77-78

King (foto R.Caruso 2014)

King (foto R.Caruso 2014)

Cucciago: Anthony King, il centro da Miami degli Artland Dragons, domina letteralmente coi suoi 22 punti e 9 rimbalzi e 32 di valutazione

per tre quarti di gara portando gli ospiti tedeschi a vantaggi rassicuranti (+17 al 25’) poi quando nell’ultimo quarto Cantù trova il quintetto giusto con Gentile (10 punti ma 1-7 da tre) Abass e Jones a fornire difesa ed intensità, pur con qualche generoso pasticcio in attacco come una fragorosa sbagliata in contropiede da solo dell’americano ex Orlando Magic, ed Ivan Buva (14+8), il migliore dei brianzoli, con Eric Williams (15 di +/-) a mettere il corpaccione sul centro tedesco finalmente la Foxtown rientra con una furiosa rimonta (ultimo quarto vinto 23-11) ma Johnson-Odom, da dimenticare la sua prova, prima segna il -1 poi Cantù difende bene sull’ultimo possesso dei teutonici e DJO si lancia verso il canestro avverario con 6” da giocare ma invece di prendersi l’ultimo tiro, sia pur in scarso equilibrio, scarica in maniera errata a Stefano Gentile che non può controllare il pallone che si spegne sull’out decretando la meritata vittoria dei tedeschi che comunque per gran parte della gara hanno mostrato la confidenza e l’amalgama tipica di una squadra che ha riconfermato interamente il suo quintetto base nei confronti di un’equipe che è in pieno divenire dopo la rivoluzione estiva.

Ivan Buva (foto R.Caruso 2014)

Ivan Buva (foto R.Caruso 2014)

Una sconfitta pesante per la Foxtown che va a 0-2 in Eurocup ed ha perso James Feldeine per problemi muscolari per le prossime partite, certamente out a Trento, Sacripanti si può consolare del carattere mostrato quando la sua squadra avrebbe potuto sbragare ma ha ancora comprensibilmente molto da lavorare sugli equilibri tecnico-tattici.

MVP: per tre quarti Anthony King è un’iradiddio poi finalmente si placa e non casualmente la Foxtown rientra, chiude con 22 punti 8-15 dal campo, 9 rimbalzi, 7 falli subiti e 4 assist. Da rimarcare la grande eleganza nel gesto di tiro di Antonio Graves. Fra le file di Cantù notevole la prova di Ivan Buva, se Cantù avesse vinto il croato sarebbe stato il nostro MVP nel nome dell’indimenticato Drazen Petrovic che oggi avrebbe compiuto 50 anni.

La STATISTICA: il 5-21 da tre di Cantù, delle quali 3 sono di Hollis (15 punti) grida vendetta perché gran parte di quelle triple erano aperte ed un po’ per sfortuna ed un po’ per imprecisione ne sono uscite troppe.

TABELLINI:

Cantù: Punti  Hollis 15 Buva 14 Mbodj, Gentile 10 Rimbalzi Buva 8 Assist Gentile 2

Artland: Punti King 22 Graves 13 Rimbalzi King 9 Assist King 4