Cimberio Varese – Valencia Basket Club: 62-94

Varese – Sessantasei punti di divario in due gare rendono bene l’idea di quale sia il gap tra la Cimberio e Valencia. Lo si sapeva anche alla vigilia ed i quaranta minuti odierni non hanno fatto che confermare la “non cittadinanza” di Varese a questi livelli. Il confronto, senza storia, contribuisce peraltro a peggiorare la già grama situazione ambientale in casa biancorossa ed il derby con Cantù è alle porte. Gli spagnoli rimangono in corsa per il terzo posto, l’ultimo disponibile per qualificarsi: basterà una vittoria nell’ultimo turno in casa contro Villeurbanne. La Cimberio invece saluta la sua Europa “casalinga”, con la testa annebbiata da tanti, troppi, brutti pensieri.

Quintetti – Varese in campo con Clark, Banks, Ere, Polonara ed Hassell; Valencia risponde con Van Rossom, Martinez, Sato, Doellman e Lishchuk.

varese_levallois2Cronaca – Diverse assenze da ambo le parti: per i biancorossi non c’è Erik Rush, fermato dalla febbre; Valencia invece deve fare a meno di Pablo Aguilar e Vladimir Lucic, recuperando però, rispetto all’andata, il centro Dubljevic e la guardia Ribas. Doellman e Banks muovono il punteggio di entrambe le compagini, ma sono le bombe di Ere e Clark a dare il primo break a Varese (8-2 al 3’). Valencia non impiega molto a ricucire lo strappo con l’energia di Doellman (autore di un clamoroso buzzer beater, domenica, contro il Caja Laborar) ed a mettere la testa avanti (10-11 al 7’). Frates, alle prese con rotazioni ridotte (non gioca nemmeno De Nicolao: schiena bloccata), dà subito fondo alla panchina inserendo Mei ed il “carneade” Affia, che non demeritano in queste battute iniziali. Un tiro da tre di Sakota dà il vantaggio Cimberio alla prima sirena (17-16). La fiducia nei due ragazzi, finora poco utilizzati, è ben ripagata perché il centro nigeriano presidia bene i tabelloni e la guardia toscana infila due canestri che, insieme a quelli di Banks, danno un nuovo break ai padroni di casa (23-16 al 13’). Come spesso accade in questa stagione, i lombardi disfano in fretta ciò che di buono riescono a conquistare, consentendo agli ospiti di rientrare progressivamente con una grandinata dalle dimensione di un 15 a 2, favorito da una difesa allungata sul campo che mette in crisi la circolazione di palla degli uomini in biancorosso e dalle fiammate del solito Doellman, ben coadiuvato da Rafa Martinez e da Dublijevic (25-31 al 18’). La resistenza di una Varese alle prese con i soliti problemi di autostima, quando ci sarebbe da tirare fuori la grinta, è veramente fragile ed il fatto di non avere alcuna motivazione riguardo al risultato se non quella dell’onore, non aiuta: è un diluvio quello che bagna la Cimberio, fermato solo dalla seconda sirena. Con 23-4 di parziale Valencia conclude il primo tempo sul 27-39 e le cifre dell’intervallo rendono alla perfezione la differenza tra le due squadre: gli ospiti dominano a rimbalzo (22 a 10) e nelle percentuale da due (77% contro 38%), nonché nella valutazione (52-17). Per i blu-arancio c’è un uomo solo al comando, Justin Doellman, già a quota 14.

L’intervallo non chiarisce le idee della truppa di casa, che si ripresenta sul parquet senza la cattiveria adatta ad una rimonta. Un attacco inguardabile che sbatte sulle barricate degli spagnoli, senza cercare alternative ad una circolazione di palla per linee esterne che dura 22 secondi seguita da un tiro (preferibilmente da fuori) preso puntualmente fuori ritmo ed una difesa che lascia aperte praterie alla mercè degli avversari, sono ormai una consueta fotografia dello spettacolo messo in mostra dai lombardi. Il terzo quarto odierno ne è solo un esempio ed il fatto che Valencia sia una delle migliori compagini di questa Eurocup non aiuta: il divario oscilla tra gli undici ed i sedici punti e a nulla servono le fiammate dell’unico giocatore con la canotta bianca a non essere stato ancora “ingrigito” dalla tristezza dell’ambiente, Adrian Banks. Il terzo quarto si chiude sul 49-65 ed è un punteggio che per il momento non umilia Varese, al di là di quello che si è visto in campo. Gli ultimi dieci minuti scorrono veloci ed è forse un bene per tutti, visto il clima. Valencia continua la sua marcia inarrestabile, gonfiando il gap, anche con le seconde linee in campo. Sugli spalti si applaude all’impegno di Affia nel catturare qualche rimbalzo e si “sorride” con Mei, dopo una bella penetrazione. Ma tra l’indifferenza e la rassegnazione, il coro “Frates vattene”, risuona lugubre. Non solo per il coach. E’ tutto ciò che è e porta il nome di Varese a doversi mettere in discussione davanti allo scempio di questa Eurocup, finita con un – 32 che è nero come il cielo sopra la Cimberio (62-94).

Mvp: quando c’è ancora una parvenza di partita, grosso modo nei primi due quarti, è la stella di Doellman a brillare. Per lui 14 punti di talento puro (sui 16 finali) a marcare la strada per una ripresa in piena discesa per gli spagnoli. Ripresa in cui si accendono, meritando una menzione d’onore, anche Dubljevic e Ribas, autori rispettivamente di 20 e 23 punti.

Cimberio Varese – Valencia Basket Club: 62-94(17-16; 10-23; 22-26; 13-29)

Varese: Hassell (14), Banks (13), Sakota (10). Rim: 25 (Hassell 5). Ast:10 (Clark 4).

Valencia: Ribas (23), Dubljevic (20), Doellman (16). Rim: 36 (Dubljevic 8). Ast: 21 (Lafayette 4).