EA7aga

Mc Lean 7- 15 punti, 8 rimbalzi e 22 di valutazione: sì, basterebbero le cifre per fotografare fedelmente il match del lungo ex Alba, chiamato agli straordinari causa assenza di The Serbian Beard. Con una vaga somiglianza a un lungo old timer come Buck Williams, Mc Lean produce parecchio e suda in difesa. Manca solo un paio di colpi offensivi, come la tripla con metri di spazio che avrebbe fatto deflagrare il Forum

Gentile 5+ La condanna peggiore di un guerriero è l’abulia: e ieri sera abbiamo visto un Ale Gentile abulico, se si eccettua la tonitruante cavalcata con schiacciata nel secondo tempo. Cifre poco significanti, per un talento di cotanta portata

(Savino Paolella 2016)

Alessandro Gentile, stella dell’Olimpia Milano (Savino Paolella 2016)

Hickman 5 6 punti e 4 assistenze (macchiate da 3 perse) e solo due giri in lunetta, contro gli oltre 10 che portarono alla vittoria contro il Maccabi. L’ex giocatore casalese ai tempi di Marco Crespi appare scollegato dalle parti più intense del match, ed essendo una delle principali arma con cui l’EA7 affronta la new Eurolega, tutto ciò diventa un problema. Come conferma il risultato sul tabellone luminoso al termine

Kalnietis 5 Lo salverebbero le 6 assistenze, lo condannano le 4 perse e l’inoffensività (1 su 5 dal campo). Peggio delle altre volte

Dragic 5- L’agonista sloveno ci aveva incantato contro il Maccabi, ha fatto vedere cose sublimi anche nel prosieguo, ma ieri è andato a caccia di farfalle, palabratico e uccellato troppo spesso dai pari ruolo, peraltro che pari ruolo… Mesto congedo dal match, ogni volta che veniva panchinato

Macvan 5.5 5 punti e 6 carambole non lo salvano da una insufficienza, peraltro  non grave. Ha doti e talenti che, soprattutto in queste occasioni, valgono come insulina per diabetici. Ma la sua particolare indole, e un approccio interiore che dipende molto dai chiari di luna, gli impediscono (spesso) di mettere a frutto quanto ha ricevuto dagli Dei del Basket, e pure copiosamente

Foto - Matteo Cogliati 24/09/2016 Assago (Italia) Pallacanestro  Semifinale Macron Supercoppa Italiana 2016 EA7 Olimpia Milano - Vanoli Cremona Mediolanum Forum Nella foto:Rakim Sanders (#21 Guardia/Ala EA7 Olimpia Milano)

Foto – Matteo Cogliati

Pascolo 6 9 minuti sul parquet, durante i quali oltre a 4 punti e 3 rimbalzi (parte persino nello starting five) ci mette uno spirito guerriero e indomito. Laddove non arriva la tecnica, lui ci mette un cuore smisurato

Sanders 7.5 Finisce con 7 su 16 dal campo, ma la furia fisica con cui aggredisce il ferro fanno pensare da un momento all’altro che diventi verde e spacchi la canotta, come Lou Ferrinho nell’incredibile Hulk.Il predicatore gesuita del Rhode Island, ormai, miete vittime dalle parti del pitturato- o dall’arco- anche se davanti ha la banda Obradovic. E quindi è piena consacrazione a questi livelli

Abass Sv Un buon canestro, desiderio difensivo, poco altro

Simon 5/6 Almeno due tiri scoccati  da lunga distanza, perfettamente nelle sue corde offensive, si spengono sul ferro. E’ tutta qui, la sua prestazione al di là della consueta capacità d’incisione (3 recuperi e 2 assistenze, oltre agli 11 punti)

FENERBAHCE

Udoh 6/7 Forse risultano più preziosi 2 degli ultimi rimbalzi rispetto agli 11 punti, finisce con 19 di valutazione e la consapevolezza che si tratta di uno dei lunghi più letali, tra le alte sfere d’Eurolega

Mahmutoglu 5 Entra, non incide, esce e ovviamente si becca gli strali di Obradovic, che sentono fino a Buccinasco

Antic 5 Avrebbe mezzi dominanti a ogni lato del campo, invece si concede una gita milanese, confondendo Assago col Quadrilatero

Copertina Pero Antic

Sloukas 8+ O della rivoluzione mentale che sua maestà Zelimir sa inserire nelle corde mentali dei suoi Prescelti. Lo lasciammo da onesto comprimario d’alto livello, lo ritroviamo a dominare nei frangenti decisivi, a pescare Vesely con assist alla Maradona per Careca (lui ci prende gusto con Vesely) e a infilare, uno dopo l’altro, 18 punti determinanti. Sloukas, o de bello obradovico.

Nunnally Sv Deludente

Vesely 5+ Uno dei talenti più puri rimasti al di qua dell’Oceano, combina per 4 punti e 4 rimbalzi in 23 minuti. Poco performante

Kalinic 6.5 Come ogni talento serbo (lui è un 1991 di Subotica), nelle mani di Obradovic passa dall’essere promettente argilla al divenire una sfolgorante opera d’arte. Ieri solo a tratti, con 13 punti, 4 rimbalzi e 15 di valutazione

Dixon 7 I punti sono come i voti: si contano ma soprattutto si pesano. E i 14 di questo 33enne da Chicago, Illinois, sono tutti pesantissimi

Datome 6+ Dei begli applausi nel momento della presentazione, il rimpianto di qualche tifoso che avrebbe voluto vederlo in maglia Armani, la panchina iniziale, 21 minuti nei quali la sua compartecipazione emotiva al match va a corrente alterna, prende tiri straordinariamente utili ma viene anche spazzato via da Sanders mentre ascende al ferro. Ma seppur non nella sua miglior versione, Obradovic lo tiene sul legno nei momenti caldi. E non è un caso, come disse Giulio Andreotti a Eugenio Scalfari

Gigi Datome (foto S.Trapezanlidis 2016)

Zelimir Obradovic 8 Non è il (Dart)Fener più spietato e migliore di sempre, ma è pur sempre un Fener dalla durezza mentale (quando serve) spietata. Rischia il tecnico almeno una decina di volte, da rubizzo talvolta si fa paonazzo. Ma la nostra devozione, nei confronti del suo abbacinante Impero, resta sempre immutata