EA7 MILANO

Ragland 6.5 L’intelligenza di stare in ombra, di non eccedere in virtuosismi e soliloqui penalizzanti, e di mettere punti preziosi assai nel finale, assieme a 3 assistenze. Il Pana, per Slow(ball)handing, rappresentava un bancone importante di prova per testare la sua capacità di reggere a certa durezza. Test superato, specie se al tuo fianco hai un’iradiddio come Daniel Hackett

Brooks 5+ Parte meglio, molto meglio, rispetto alla gara contro Monaco. Poi, però, per Easy Shot cala il buio: 2 su 7 finale, s’incaponisce cercando il ferro tra selva di braccia greche, fameliche ed arrabbiate, ed è come mettere la barca del leggendario Gregorio Fuentes in mezzo a una tempesta. In ottica Top 16 deve crescere, necessariamente. Finisce con 6 miseri punti, in 12 miseri minuti

'boni, state bboni..' (foto Paolella)

‘boni, state bboni..’ (foto Paolella)

Gentile 6.5 La sente eccome, il Capitano, questa partita. Vede papà Nandokan che ride e scherza col leggendario e cazzutissimo Alvertis, ricorda i tempi quando alzò la Coppa assieme a Bodiroga, di quando vinse 3 titoli (in 3 anni..) col Pana.. La sente eppur soffre, le parabole di tiro sono ormai un indicatore della sua condizione. Non sappiamo se la schiena gli dolga ancora o meno, sappiamo che dopo il pit stop è meno brillante: ci mette 9 punti, almeno 4  molto preziosi, difende sul Genio e fa scintille, sparge 3 assistenze e recupera 3 palloni (quanti ne perde). Mezzo voto in più per la stoicità, del resto aveva contro degli ateniesi..

Cerella 7 No,non è come pensate. Si becca  7 perché, quando il Genio gli rifila una gomitata grossa come un palazzo di 7 piani, gli arbitri non fischiano fallo (giustamente) e lui non fa un plissé, continuando a difendere a muso duro: sarebbe stato un reato di Lesa Maestà, abbozzare anche solo una protesta. Invece Cerella suda, soffre, cerca di opporre tutto se stesso al Diamante affaticato degli ultimi minuti, mette pure 2 punti che fanno esplodere il palazzo. Bruno Cerella è uno vero

Melli 6-  Intelligente come pochi 1991 sanno essere, non incappa in una serata di grazia al tiro (1 su 6), però fa tanto lavoro sporco e pulizia nelle pertinenze della pattumiera. Gioco sporco, gioco generoso, poco visibile magari eppure assai utile. Ma contro Cska, Oly ed altre maggiorenti deve brillare anche dal punto di vista balistico. Ma dei 3 rimbalzi che cattura, almeno 2 sono preziosissimi

Kleiza 5 Il cigno di Kaunas, dopo l’eclatante bombardamento contro Bayern e Sassari, fa un passo indietro. 15 minuti di polveri bagnate e di difficoltà a prendere i ritmi di una gara che non è la sua. Avrà tempo, e modo, di rifarsi da gennaio. Quando ritroverà formazioni di grande blasone, determinanti per innestarlo (e caricarlo) a dovere. Ieri non ha tentato neppure una tripla…

James 6.5 4 punti, 3 rimbalzi e 2 stoppate: scala. La prima, vera convincente prestazione di peso per l’ex Maccabi, che nella serata di riposo presa da Samardo Samuels fa vedere, nei 15 minuti di utilizzo, quanto e come possa essere utile alla Causa. Compie un paio di gesti atletici, e di balzi, che fanno ricordare al pubblico la furia atletica (che fu)

L'è dura, fioeu..(foto Paolella)

L’è dura, fioeu..(foto Paolella)

Hackett 8 “Travolti dall’emotività, anche giustamente, per il sacrificio difensivo di Bruno Cerella (cui la matematica riserva un impietoso 1 di valutazione) molti si sono dimenticati di segnalare che, al cospetto di Dimitris Diamantidis, Daniel Hackett (21 punti, 4 assist e 24 di valutazione) ha discusso la sua tesi di laurea: 110 e lode!!!” Also sprach il nostro Grande Maestro, Werther Pedrazzi, subito dopo il match. E potremmo finirla qui, perché eccezion fatta per il mancato buzzer beater, DH sfodera un’altra prestazione granitica ed effervescente. Sa infatti combinare la durezza della difesa sul Genio (scena epica di trash talkng nel primo tempo, sublime) con l’esplosività e la fantasia offensiva. Poc ball, direbbero sotto la Madunina, con Hackett questa squadra cambia volto, cambia carattere, cambia l’esprit. E sempre in meglio

Samuels 5.5 Non bastano 8 punti, 3 rimbalzi, 2 stoppate e 13 di valutazione contro Gist e Batista per ottenere la sufficienza? No, se per molti dei 24 minuti giocati ieri il centrone giamaicano si prende, più che lecito dopo tutte le fatiche fatte sino ad ora, una serata di pausa. Meno dominante, meno lucido, si prende 3 tiri dall’arco sui 6 totali, di per sè un’anomalia. Se James consolida la prestazione di ieri, può aiutare Samardo a rifiatare. Altrimenti, contro i cristoni in arrivo nelle Top 16, servirà un corroborante. Leggi un altro lungo

Moss 5+ 14 minuti piuttosto anonimi, ed è una vera notizia, per l’asso ex mensanino. Infila la classica tripla dall’angolo, vero. Ma per il resto è un corpo parzialmente estraneo al match. Ma capita così di rado che molto difficilmente (ri)succederà un’altra volta

Luca Banchi 7.5 Bisognerebbe risentirle con molta attenzione, le parole spese da Luca Banchi in conferenza stampa nel dopo gara, quando tira fuori gli attributi e parla del clima di battaglia ricreato al Forum. Lucido, analitico, cresce di spessore nel c0ntesto tecnico più difficile, quello degli alti piani di Eurolega, dove i tuoi competitor si chiamano Plaza, Obradovic, Ivkovic, Ivanovic… E se il Forum è passato dall’essere un complesso a divenire un fattore, il merito è del tecnico maremmano. Scelta azzeccatissima, del management Olimpia. Il time out chiamato prima dei liberi del Genio, per ‘raffreddarlo’ e interrompergli la visione del canestro,  è la ciliegina su una buonissima torta, per i tifosi milanesi

PANATHINAIKOS

Slaughter 6/7 Sporca una prestazione d’indubbia sostanza con 5 palle perse, ma alla fine è il top scorer dei suoi con 17. Giocatore di una tale durezza mentale che vorremmo avere in ogni finale, in  ogni partita da vita o morte. E gli daremmo volentieri i palloni più arroventati

Giankovits 4 Cosa ci faccia, questo carneade, nella squadra che ha contribuito a scrivere la leggenda dell’Eurolega- e a partire in quintetto- è un mistero che mai nessuno potrà svelarci. Fastidioso, irritante. 0 su 4 al tiro, 4 perse, meno 4 di valutazione. Una partita da 4

Fotsis 6- Don Abbondio ne mette 6, prende 7 rimbalzi, qualche tifoso lo maledice per quello che avrebbe potuto essere e che a Milano non fu. Il Sunset Boulevard cestistico, per lui, è cominciato da tempo

Pappas Sv  Mah..

Mavrokefalidis Sv Però questo almeno ci prova.. Quindi è un ‘beh’

'Certo che potevo farlo, un film su questo Diamantidis.' (foto Paolella)

‘Certo che potevo farlo, un film su questo Diamantidis.’ (foto Paolella)

Gist 6- Doppia doppia di rimbalzi e valutazione (1o), 8 punti, ma rispetto all’andata- quando ad Oaka fece a ferro e fuoco il pitturato milanese- pare il cugino scarso

Batista 5 Giocatore di culto estremo, vero, l’uomo che nessuna madre vorrebbe vedere sull’altare con la propria figlia, Esteban Batista ieri si aggirava sconsolato per Desio cercando un porto, un luogo buio e marittimo, o comunque da periferia urbana di una grande metropoli, dove esprimere tutto il suo esprit di centro cattivo, che ti lascia cicatrici e ferite, che ti fa dannare. E invece la piccola Desio non l’ha stimolato: 4 miseri punticini, un paio di banali errori, i fischi del pubblico (che crediamo lo eccitino assai, peraltro). Try it again, Esteban..

Blums 6.5 Mortifero dall’arco con le sue 4 triple, scoccate come un provetto samurai del parquet. Cecchino di tempi ormai sepolti

Wright Sv Boh..

Dimitris Diamantidis, il Genio 10 “Per tutti gli uomini sulla terra i cantori son degni d’onore e rispetto, perché la Musa insegnò loro i canti; ella ama i cantori.  Spesso gli dei, simili a ospiti di altre contrade, sotto tutte le forme girano per la città, per vedere i soprusi o i retti costumi degli uomini. Quindi rimettimi sulla terra, e preferirei essere uno schiavo nella casa di qualche uomo senza terra… che re di tutti questi uomini che con la vita hanno chiuso. No, non c’è nulla più degno di pianto dell’uomo, fra tutto ciò che respira e cammina sopra la terra”

Mentre ciondolava con lo sguardo fisso sul parquet rabberciato, Dimitris Diamantidis ripeteva passi di Omero. La sua sofferta, eppure eterna grandezza, l’ha dispensata per 37 lunghi minuti, concedendo a tutti- santi, devoti e profani- di godere così a lungo della sua grazia, dei suoi lampi di luce. Grazie Dimitris Diamantidis, per il volto semplice eppure stoico nel predicare basket a ogni latitudine, a vedere dove nessun altro vede, a trasformare la traiettoria più impossibile in una via d’accesso al ferro, in una morbida, delicata, fulminea, prodigiosa, folgorante assistenza. Finisci con soli 11 assist, Dimitris Diamantidis, perché gli Dei hanno voluto affiancarti compagni palabratici, smandrippati, goffi nello spirito, che non riescono a sublimare in un canestro la tua momentanea, incantevole visione dell’attimo cestistico. Ci siamo emozionati, una, due, dieci volte, ieri sera, nel vedere il Genio col suo palleggio inimitabile, mentre disegna schemi, sorride quando Hackett lo beffa e segna subendo fallo, e lui sorride irretendo l’arbitro, che poi chiude gli occhi su un fallo colossale ai danni di Cerella. Talmente sfolgorante che il parquet si solleva, all’inizio, incapace di reggere il peso di cotanta grandezza, di cotanto splendore. E sapete quando distilla la sua magnificenza, Dimitris Diamantidis? Quando sbaglia i liberi che avrebbero invertito le sorti di un match che Milano ha meritato di vincere, e che i suoi compagni- non lui- hanno meritato di perdere.  Gli Dei del Basket sono giusti, hanno il senso della Giustizia e sono Morali, né moralisti né giustizialisti: e ieri sera era Giusto finisse così, con Milano vincente. E  noi, ancora una volta, ci siamo abbeverati alla fonte. Capendo, ancora una volta, perché la Grecia- nonostante tutto e nonostante tutti- è stata la Culla del Pensiero per secoli e secoli. Informando il nostro modo di essere e di pensare. E mandando, una volta ogni 100 o 200 anni, Giganti quali Dimitris Diamnatidis.

 

Modalità Genio on (foto Paolella)

Modalità Genio on (foto Paolella)