Unicaja Malaga – Stelmet Zielona Gora 101-68 (stats) (Highlights)
Earl Calloway (foto Euroleague.net)
Malaga si riprende nettamente dalla prima sconfitta in campo europeo e schianta i poco esperti polacchi dello Zielona Gora in una partita che ha avuto storia soltanto per un quarto e mezzo. L’Unicaja del resto non ha avuto problemi anche perché ha giocato sul velluto e sospinta dal pubblico delle grandi occasioni, accorso in buona quantità per seguire il debutto casalingo di una stagione d’Eurolega che per gli spagnoli dovrebbe essere piuttosto ambiziosa. Poco di buono dall’altra parte mostrato dallo Zielona, che ha messo in mostra l’atletismo del congolese Christian Eyenga e le buone doti di passatore del playmaker Erving Walker, ma il roster non sembra adeguato ad un livello di competizione così alto come quello che stanno affrontando.
LA CRONACA
Sin da subito si capisce che sarà il Malaga a dettare i ritmi di questa partita, che comincia con un 4-0 di parziale per i padroni di casa, che riescono a cogliere un po’ di sorpresa gli avversari, i quali mostrano anche una discreta voglia, ma semplicemente non sembrano avere la preparazione tecnico-tattica adatta per impensierire i verdi di casa. È soprattutto la difesa a destare ottime impressioni per Malaga, che molto spesso riesce a costringere i polacchi ad un brutto tiro o comunque a una soluzione molto forzata che non trova quasi mai il fondo della retina. In cabina di regia Koszarek va subito in difficoltà e perde palloni mortali che vengono trasformati in contropiede quasi sempre finalizzati dall’Unicaja. Qualcosa cambia con l’ingresso in campo di Erving Walker, il quale dà un altro ritmo e molta più dinamicità allo Zielona, che comunque non riesce a destarsi più di tanto, scosso anche dai colpi di Nick Caner-Medley e da una inferiorità fisica a volte imbarazzante. Nonostante tutto comunque il primo quarto termina solo 24-19 per Malaga, che però ha mostrato ampiamente il proprio dominio.
Buona gara per Zoran Dragic
Il secondo parziale ne è infatti la prova, visto che da qui in poi la partita di fatto non esiste più. L’Unicaja scappa via in modo irrimediabile, scavando un solco che non verrà di fatto più rimarginato. È ancora una volta Caner-Medley a suonare la carica per i suoi, che si appoggiano anche alle folate di atletismo di Zoran Dragic e, ancora una volta, alla difesa, che concede la miseria di 13 punti in 10 minuti agli avversari, incapaci di reggere il confronto e il divario sia fisico sia tecnico. Il secondo quarto si chiude con il punteggio di 31-13, che in totale diventa un pesantissimo 56-32 in favore di Calloway e compagni.
La terza frazione è leggermente più equilibrata, si vede che i polacchi si sono un po’ ripresi dal blackout precedente, e cercano in qualche modo di tornare in partita guidati dalla classe di Vladimir Dragicevic, ma tutti gli sforzi risultano vani e inefficaci, in quanto Malaga appare sempre come una squadra molto concentrata, ma soprattutto molto profonda e in grado di controllare senza problemi questa partita. Il che è esattamente ciò che succede. Ogni tentativo di riavvicinamento viene infatti piegato e sedato senza alcun problema dagli spagnoli, che si appoggiano anche all’altro americano, Jayson Granger, che inizia a convincere pur non essendo di certo una superstar.
Concluso anche il terzo quarto gli ultimi dieci minuti sono di puro garbage time, elemento che ha il dubbio merito di far risultare la partita piuttosto noiosa e decisamente priva di una qualsivoglia intensità, visto che Malaga non sembra in alcun modo placarsi, anzi il divario aumenta a dismisura fino a toccare anche un inappellabile +30, fino ad arrivare al tanto sospirato (per lo Zielona Gora) risultato finale al tabellone che segna 101-68.
Unicaja Malaga – Stelmet Zielona Gora 101-68 (24-19; 31-13; 25-20; 21-16)
MAL: N.Caner-Medley 20, M.Kuzminskas 15, Z.Dragic 12. Rim (34), N.Caner-Medley 10; Ass (25) E.Calloway 9
ZGO: V.Dragicevic 20, P.Zamojski 14, D.Barlow 8. Rim (30), D.Barlow 6; Ass (18), L.Koszarek 6
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