Nicolò Melli è sempre più importante per l'Olimpia (Foto: olimpiamilano.com)

Panathinaikos Atene – EA7 Emporio Armani Milano 58-67

A Milano serviva un miracolo per continuare a sperare nei quarti di finale, e non era chiaramente questo l’obiettivo di Scariolo per questa partita, in casa della squadra Campione d’Europa in carica. L’importante era fare un ulteriore passo avanti nel processo di crescita iniziato solo di recente, e si può dire che, in questo senso, l’obiettivo è stato ampiamente raggiunto.
L’EA7 parte forte, con uno 0-4 targato Bourousis e Gentile; il Panathinaikos è piuttosto confusionario e non trova la via del canestro, ma rimane a galla grazie ai molti, troppi rimbalzi offensivi (5 nei primi 5 minuti). Milano va a +5 dopo 4 minuti con una tripla di Cook, prima che due canestri di Batiste e uno di Tsartsaris regalino il primo vantaggio della gara ai greci, a poco meno di 4 minuti dalla fine del primo quarto (8-7). A cavallo tra primo e secondo quarto Milano piazza un parziale di 0-9 con Bourousis, Cook e Gentile (11-18 all’inizio della seconda frazione). Perperoglou ci mette una pezza, ma due triple di Melli inframmezzate da un bel canestro di Rocca in pick’n‘roll danno ai milanesi il massimo vantaggio (16-26) dopo poco più di 13 minuti di gioco. I greci stanno pagando le pessime percentuali al tiro (7/25 dal campo a questo punto della gara), ma piano piano Diamantidis prende per mano i suoi, guidandoli alla rimonta, prima con la tripla del -5 a metà del quarto, poi servendo sotto canestro con regolarità Batiste, che a 2:10 dall’intervallo segna e subisce fallo, ma sbaglia il libero del potenziale sorpasso (29-29). Bourousis e Bremer riportano Milano a +4, Diamantidis segna due liberi e Mancinelli, appena entrato, sbaglia due “rigori” in fila da sotto canestro; nell’ultima azione Batiste va a segno, ma fuori tempo massimo: si va così al riposo sul 32-34.
Nella terzo quarto Milano approfitta del riposo di Diamantidis in panchina e spinge ancor più sull’acceleratore, con un parziale di 3-14 propiziato da Gentile, Fotsis, Bourousis e Cook che dà ai biancorossi il +12 a tre minuti e mezzo dalla fine del terzo quarto. Diamantidis rientra e rende produttivo Vougioukas sotto canestro, per poi segnare nel finale i liberi del -7 (46-53). Ma Milano non molla e, nell’ultimo periodo, arriva addirittura a sognare di ribaltare il risultato dell’andata: all’inizio del quarto Melli schiaccia il nuovo +9 e, poco dopo, Bourousis riporta il divario in doppia cifra (47-57). Dopo il canestro di Kaimakoglou per il -8, un nuovo break milanese (1-8, triple di Melli e Bremer e altra schiacciata dello stesso Melli) dà alla squadra ospite il massimo vantaggio (52-67) quando mancano poco più di 3 minuti alla fine della partita. Coach Obradovic chiama timeout e striglia i suoi, e i risultati non si fanno attendere: Cook sbaglia un passaggio e Sato vola in contropiede, segnando i due punti aiutato dalla stoppata irregolare di Fotsis (su un tiro che probabilmente sarebbe uscito). Per Milano è la fine di ogni speranza (fantasiosa, certo, ma pur sempre speranza) di ribaltare il +21 dell’andata; i biancorossi non segnano più, mentre i greci ricuciono il divario con Batiste e Sato fino al 58-67 finale.
Come detto, al di là del risultato, che lascia con un po’ di amaro in bocca ma, realisticamente, non avrebbe potuto essere meglio di così, si è vista in campo un’Olimpia solida come forse mai si era vista in questa stagione. Vincere ad Atene non è mai facile, e ancor meno lo è tenendo il Panathinaikos sotto i 60 punti e con il 33% dal campo. Unica nota dolente i troppi rimbalzi offensivi concessi ai greci, ben 17: Milano deve alzare la fisicità sotto canestro se vuole compiere un ulteriore salto di qualità in vista dell’ultimo obiettivo stagionale rimasto: il campionato.

MVP: Per una volta, molti sarebbero i giocatori dell’Olimpia degni di ricevere la palma di migliore in campo, a partire dai greci (soprattutto Fotsis, 12 punti e 9 rimbalzi) fino a Cook (8 punti e 12 assist). Scegliamo però Nicolò Melli, autore di una gara da 13 punti e 4 rimbalzi con 3/3 dalla lunga distanza, ma soprattutto protagonista del miglior momento milanese a fine gara.

WVP: Sarunas Jasikevicius, oltre a non lasciare per niente il segno sulla gara (0 punti e 1 assist in 13 minuti), ha anche sbagliato due tiri liberi, cosa che probabilmente non succedeva da quando era al minibasket. Serata da dimenticare per lui.