Proprio due anni fa Olympiacos e Barcellona si affrontarono a Parigi nell’atto finale dell’Eurolega 2009/2010 con gli spagnoli laureatisi per la seconda volta campioni d’Europa battendo proprio i greci per 86-68, con Navarro e Mickeal grandi protagonisti. Ma quell’Olympiacos era stato costruito per vincere e quindi uno stop, per quanto arrivato in finale, bruciò tantissimo agli ateniesi, che quell’anno avevano in squadra l’ex NBA Childress, Kleiza, Papaloukas e Bourousis giusto per citare qualcuno di quello squadrone, che però non riusci neanche a portare a casa il campionato greco venendo beffato dal solito Panathinaikos. La storia recente negli scontri diretti è traumatica per i biancorossi che hanno ottenuto la loro ultima vittoria contro i blaugrana, il 22 dicembre 2005 guidati da gente come Zizic e Tyrus Edney. Da allora quattro vittorie consecutive per il Barça, di cui le ultime due arrivate proprio alle Final Four, oltre infatti alla già citata finale di Parigi, gli spagnoli si erano imposti anche l’anno primo nello spareggio per il terzo e quarto posto. Fatta questa breve introduzione basata sulla storia recente vediamo ora come arrivano a questa finale le due squadre.

Partiamo proprio dall’Olympiacos, che dopo anni di spese folli quest’anno sembrava aver leggermente ridimensionato le proprie ambizioni allestendo un buon roster, ma senza nomi eclatanti, e che invece si appresta paradossalmente a vivere una delle sue stagioni piu positive del suo recente passato. Infatti di quel super roster di due anni fa non c’è oramai piu nessuno, la squadra attuale pur avendo buone individualità, è una compagine molto giovane e che quindi ad eccezione di qualcuno non è abituata da molto tempo a questo tipo di competizioni. Grandi meriti vanno quindi a coach  Ivkovic, che è riuscito a creare soprattutto un gruppo molto affiatato. L’effetto di tutto ciò si è visto poi sul campo, i biancorossi hanno chiuso la stagione regolare del campionato greco davanti al Panathinaikos, e dopo un cammino netto nei primi turni di play off si ritrovano ad affrontare proprio i verdi nella serie finale, potendo inoltre usufruire del fattore campo. In europa invece L’Olympiacos si è piazzato secondo nel raggruppamento di regular season alle spalle del Fenerbahçe, mentre ha dovuto faticare molto di piu alle top 16 quando ha ottenuto la qualificazione solo all’ultima giornata agganciando in extremis il Galatasaray, dopo averlo battuto di 7 punti e aver cosi ribaltato anche il -1 dell’andata. Ai play off i greci si sono ritrovati davanti i piu volte campioni d’italia ossia Siena, in una serie che sulla carta vedeva favorita proprio la Mens Sana. Ma che non era tutto scritto lo si era già capito da gara 1, con la truppa di Ivkovic capace di sbancare il Palaestra grazie a un parziale di 9-24 negli ultimi 10 minuti. Dopo aver sfiorato il colpo grosso anche in gara 2, i biancorossi hanno dominato al Pireo gara 3, bissando il successo anche pochi giorni dopo e chiudendo quindi la serie sul 3-1. Il grande protagonista di quella serie è stato senza dubbio il lungo ex veroli Kyle Hines, che in quattro match ha realizzato complessivamente 58 punti e raccolto 22 rimbalzi di cui 10 offensivi. Hines però nella serie contro Siena è partito titolare solo in gara 4, coach Ivkovic infatti di solito ha preferito iniziare con il duo composto da Antic e Dorsey. Il macedone grazie alla sua bidimensionalità è spesso schierato da 4, mentre Dorsey gioca decisamente piu vicino a canestro, e da una mano soprattutto a rimbalzo. A disposizione per il coach serbo ci sono anche altri due pivot uno è Glyniadakis che però non è stato quasi mai utilizzato, l’altro è l’ex Fortitudo Papadopoulos che a sua volta però dalle Top 16 in poi si è visto poco in campo. Un’altro giocatore bidimensionale, di grandissima importanza nello scacchiere di Ivkovic è Printezis che dopo Spanoulis è il giocatore dell’Olympiacos piu utilizzato in questa Eurolega, che si alterna a Kesely che dopo aver saltato le top 16, è rientrato senza troppo eccellere nella serie contro Siena. Il pacchetto di ali è chiuso poi da Papanikolaou classe 1990, un giovane si ma di grandissimo talento, già in grado di ritagliarsi sempre una ventina di minuti di buona qualità. Anche il settore degli esterni è abbastanza giovane, ma tuttavia include anche uomini di grande esperienza come Law ex di diverse squadre NBA come Chicago, Golden State e Memphis, ma soprattutto Vassilis Spanoulis (in stagione 55% da2, 39% da 3) che dopo esser stato uno dei grandi nemici ai tempi del Pana, si è trasferito all’altra principale squadra di Atene con il sogno di vincere l’Eurolega e il compito di fare da chioccia a giocatori giovani come Mantzaris, Sloukas o Gecevicius che grazie anche a una sapiente gestione di Ivkovic si sono già ritagliati a loro volta spazi importanti in questa Eurolega.

Nel roster attuale del Barcellona figurano invece ben sei reduci di quella finale ossia Navarro, Vazquez, Ndong, Sada, Lorbek e Mickeal. Questa ossatura ha fatto si, che sempre sotto la guida di coach Pascual, i blaugrana non abbiano di fatto smarrito lo spirito vincente, rinnovando però allo stesso tempo parzialmente il gruppo inserendo gente che ha fame di vittorie, cosa che ha permesso di far continuare il ciclo del Barça che nella scorsa stagione ha fatto doppietta conquistando Liga e coppa del re, e che quest’anno si presenta ai play off del proprio campionato come prima classificata, oltre a giocare ovviamente queste Final Four di Eurolega. A queste fasi finali della massima competizione europea gli spagnoli arrivano dopo un cammino con tantissime luci e quasi nessun ombra. La regular season è infatti stata conclusa al primo posto davanti a Siena, perdendo tra l’altro proprio con quest’ultimi l’unica gara fino ad ora in questa Eurolega. Il cammino delle top 16 infatti risulta immacolato, cosi come la serie vinta contro l’Unics 3-0 . Per quanto riguarda il roster rispetto alla già citata finale di 2 anni fa in cabina di regia non c’è piu il talento piu puro del basket iberico ossia Rubio, rimpiazzato dal meno talentuoso ma sicuramente piu esperto Huertas che dopo Lorbek è il giocatore piu utilizzato da Pascual in questa Eurolega. Nonostante questo altissimo minutaggio del play titolare, anche Victor Sada si è saputo ritagliare un buon spazio, sia per le sue capacità difensive sia perchè adattabile anche nel ruolo di guardia, ruolo che però vede come titolare inamovibile il grandissimo Navarro che con e sue bombe ha spesso deliziato anche quest’anno, da non perdere per gli appassionati delle sue triple quella contro il Real in chiusura di primo tempo nell’ultimo classico giocato. Nel settore esterni, quest’anno è stato inserito un altro pezzo da novanta ossia Chuck Eidson, che a mio avviso si è dimostrato ancora una volta uno dei giocatori con maggiore capacità di leggere le diverse situazioni di gioco. Per quanto riguarda il settore delle ali il Barça sta già lavorando sul futuro, avendo lanciato già quest’anno giovani come Rabasaeda e Mbaye, ma in questo momento questi spot sono stabilmente occupati da grandi veterani della palla a spicchi. Il giocatore di questa squadra che forse al meglio combina esperienza e atletismo è Pete Mickeal, che si è dimostrato ancora una volta a 33 anni un tiratore di primissima scelta, come testimoniano il 60% da 3 e l’89 dalla linea della carità, ill ricambio naturale dell’americano è invece un neo acquisto di questa nuova stagione ossia Ingles. Tuttavia la forza del Barcellona sta soprattutto in un reparto lunghi davvero di grandissimo spessore e ben assortito. I centroni, nel vero senso della parola sono l’esperto Vazquez, l’atletissimo Ndong, e l’interessantissimo Perovic. Sicuramente piu bidimensionali risultano C.J Wallace, e soprattutto Lorbek che  è senza dubbio uno dei giocatori piu completi dell’intero panorama cestistico europeo, come ben ricorderanno i tifosi di Treviso ma soprattutto Bologna e Roma, lo sloveno infatti è un’arma micidiale sia in area dove tira con quasi il 60% sia dalla lunga distanza dove sa essere altrettanto fatale, non è un caso quindi che sia il giocatore piu utilizzato da Pascual in questa Eurolega.

Molti reputano questa semifinale un po come la sorella minore dell’altra sfida tra Cska e Panathinaikos, considerata una sorta di finale anticipata, invece secondo noi questa sfida può risultare sicuramente altrettanto interessante. Il Barça parte leggermente favorito, e mostra una buona superiorità soprattutto sotto le plance dove dispone di giocatori piu bidimensionali e abituati a questo genere di gare cosi importanti. L’Olympiacos quindi dovrà cercare di lavorare soprattutto per vie esterne cercando di sfruttare al meglio l’esperienza di Spanoulis e l’imprevedibilità di Law. I biancorossi tuttavia sulla carta restano la formazione meno accrediatata alla vittoria finale, ma molti a inizio anno forse non avrebbero scommesso neanche sul loro arrivo a Istanbul. Il nostro pronostico va quindi a favore dei blaugrana che in tutta onestà hanno tutte le carte in regola anche per puntare alla vittoria finale, dove però favorito sicuramente resta il Cska.