Con l’arrivo delle Top16 Dailybasket propone ai propri lettori il Pagellone Eurolega. All’interno delle tabelle troverete la classifica settimanale di ogni singola impresa.

Unics Kazan 16 Recuperare dal -17 dell’intervallo contro una formazione che pareva in assoluto controllo, e senza l’apporto del tuo pubblico visto le molte file vuote all’interno dell’Arena di Kazan, non è cosa da tutti i giorni. Con Samoylenko (16+10 ast) e Veremeenko (17+11 reb) a sopperire alla serata storta al tiro di Domercant, la truppa di coach Pashutin ha iniziato con uno squillo di tromba le proprie Top 16.
CSKA Mosca 15 11 vittorie su altrettanti match. Una front-line infinita al cui interno brillano come diamanti Kirilenko, Krstic e Khryapa. Con le tre K in questo stato di grazia l’obbiettivo minimo per coach Kazlauskas è vincere il titolo.
Panathinaikos 14 A Milano gli uomini di coach Obradovic hanno dato una dimostrazione di onnipotenza. Vero che i meneghini hanno messo del loro per far si che i Greens facessero ritorno nella capitale ellenica con un rotondo +21, ma dietro alle 23 perse dei lombardi ci sono le infinite rotazioni di una formazione che ancora non è mai riuscita ad andare in campo con tutti i propri effettivi (manca ancora Perperoglu), ma che non ha mai perso la propria identità.
Montepaschi 13 Dopo una lunga serie di infortuni e contrattempi vari, con una larga fetta di giocatori debilitati dall’influenza, la Montepaschi si è trovata catapultata sul palcoscenico europeo con un test duro quale i baschi di Bilbao. Pur dovendo rinunciare ancora a Lavrinovic, che ha iniziato ad allenarsi con i compagni, la dinamicità di Andersen è stata sufficente per mettere in difficoltà un pacchetto lunghi imponente come quello del Gescrap. Sperando di aggiungere altro dal pacchetto piccoli alle accellerazioni di McCalebb, andrà a Madrid per tentare il colpo.
Maccabi Tel Aviv 12 Eccelente vittoria per i maccabei che non si sono fatti sorprendere a Kaunas, partendo subito con il piede giusto e portando avanti l’inserimento del nuovo arrivato Mallet (4/7 da 3pt), alla fine top scorer dei suoi. Ha subito l’opportunità di mettere in scacco il Barcellona e lanciare il lungo sprint a distanza per il primo posto nel Gruppo H.
FC Barcelona 11 Ennesima prova sorniona per i blaugrana, a lungo messa sotto nella sfida con Cantù. Non è chiaro se gli uomini di coach Pascual si divertano a giocare al gatto col topo, oppure se questo è il massimo che ad oggi i catalani riescono a dare. Ora rientra Navarro, e con lui le difese avversarie dovranno lasciare maggiori spazi agli altri.
Anadolu Efes 10  Un derby è sempre un derby, con tutte le possibili trappole che ne possono seguire, soprattutto per la formazione di maggior valore. Per questo la vittoria dei birrai, nel vero mai in bilico grazie anche alla serata magica di Savanovic (16+17 reb), non va tanto valutata per il risultato finale. Ora i turchi vanno a Mosca per tentare l’impresa.
 Real Madrid  9 Malaga è senza dubbio la squadra spagnola meno quotata tra le tre che affollano il Gruppo F, ma è chiaro che dietro ad ogni derby si nasconde un insidia e questo potrebbe essere il vero pericolo nella corsa del Real al primo posto nel proprio gironcino. Certo che con un Mirotic in più nel motore anche il talento degli altri uomini di coach Laso ne risulta ingigantito. E a Madrid non passeranno facilmente.
Bennet Cantù  8 La migliore delle sconfitte, senza dubbio. Gli uomini di Trinchieri hanno lottato alla pari con un Barcellona che, va detto, senza Navarro perde molto più del proprio capitano. Cavalcando la voglia di ben figurare degli ex Basile e Marconato, oltre al talento di Micov, Cantù ha tenuto testa alla più seria candidata al ruolo di Contender, lottando su ogni pallone come dimostra il 36-36 nella lotta a rimbalzo contro un avversaria dal tonnellaggio decisamente maggiore. L’avventura canturina si arricchisce di un ulteriore bella storia da raccontare.
Olympiacos  7 La nuova versione dell’Olympiacos, con l’aggiunta dei due Usa Law e Dorsey che rimpiazzano i deludenti rookies Lucas e Howard, ha messo a lungo in difficoltà la corazzata Cska, andando con la velocità a sfidare la mole dei colossi russi. Ora l’assalto al secondo posto non permetterà passi falsi, a partire dalla trasferta di Istanbul col Galatasaray.
Unicaja Malaga  6  Peccato. Non capita tutti i giorni che, senza il tuo giocatore migliore (Freeland), tu tenga botta contro il miglior attacco dell’intera Eurolega. Il peso dell’attacco degli andalusi è finito tutto sulle spalle di Luka Zoric (13/20 da 2pt) ed il centro croato ha fatto a lungo pentole e coperchi. Il calendario ora propone il viaggio a Bilbao, da dove sarà difficile tornare con due punti.
Galatasaray  5  Ha fatto quel che può per limitare i cugini dell’Efes, senza però impensierirli più di tanto. Vive queste Top16 come un premio alla splendida stagione scorsa, anche se una vittoria con l’Olympiacos potrebbe far venire l’acquolina in bocca agli uomini di Mahmuti.
Gescrap Bilbao  4 Per sedici minuti ha dominato la Montepaschi usando il machete, poi ha sofferto molto più del previsto il ritorno dei toscani. Anche sulla panchina sono saltati i nervi, con un assistente di Katsikaris autore di un paio di siparietti che poteva evitarsi con pubblico e Pianigiani, segno che i baschi ci credevano.
Zalgiris Kaunas  3 Fa parte con Cantù del supporting cast del Gruppo H. Bene il “senese” Rakovic contro i chili di Schortsanitis, malissimo invece il go-to-guy Sonny Weems (1/8 al tiro, -8 valutazione). Senza i punti dell’ex Raptors i lituani non sono competitivi in Europa.
Fenerbahce Ulker  2 Ha emulato la famigerata “mucca di Herzegovina” resa celebre dal prof. Nikolic. Ha dapprima dominato l’Unics al proprio domicilio, toccando sul finire del primo tempo il +17 cavalcando il talento di Bojan Bogdanovic. Nella ripresa però tutto è andato a rotoli. Per una squadra “obbligata” a giocarsi l’accesso alle  Final Four subire 22 punti da un avversario modesto quale Kazan non è il miglior modo per raggiungere l’obbiettivo.
EA7 Milano  1 Ha rimediato la peggior sconfitta della prima giornata delle Top16, perdipiù tra le mura amiche e senza dare mai l’impressione essere nelle condizioni di poter vagamente impensierire il pur solido Panathinaikos. Aspetta a braccia aperte il ritorno di Hairston per avere un giocatore capace di attaccare il ferro.