Secondo appuntamento con il Pagellone Eurolega di DailyBasket. Ad un terzo dell’avventura Top16 si iniziano ad intravedere dei risultati a dir poco inaspettati. Dall’incredibilie performance di Siena a Madrid alla defaillance dell’Anadolu Efes a Mosca, ecco come si sono comportate le sedici formazioni rimaste in corsa per il titolo europeo 2012.

 

Montepaschi 16 Incredibile prestazione quella offerta dagli uomini di Pianigiani a Madrid. Con una difesa capace di imbrigliare il gioco champagne delle Merengues e con il peso dell’attacco messo nelle mani di un incontenibile McCalebb, la Montepaschi ha preso alla sprovvista il Real con 31 punti nel solo primo quarto. Poi è entrato in scena il miracolato Lavrinovic, reduce da solo un paio di allenamenti completi con la squadra dopo due mesi di stop per riprendere dall’operazione alla schiena, e capace di tenere il campo per ben 22 minuti con 16 punti a segno e ben 4 triple infilate. Ora arriva il doppio impegno con Malaga, con la possibilità di uscirne con la matematica qualificazione.
Unics Kazan 15 Domercant e soci ci hanno preso gusto. Dopo l’incredibile rimonta sul Fenerbahce l’Unics continua la propria marcia spedita andando ad espugnare il campo di Oaka contro un Panathinaikos che solo sette giorni prima aveva annichilito Milano. Prima di stupirci però, andando a vedere il cammino europeo dei tartari, dobbiamo ricordarci che stiamo parlando di una formazione reduce da otto vittorie nelle ultime nove gare, con l’unico stop arrivato sul parquet del Barcellona. E ora il doppio impegno con Milano potrebbe aprire le porte del paradiso a Pashutin e soci.
FC Barcelona 14 Torna Navarro e, come d’incanto, con lui la solidità del Barcellona ritorna quella dei tempi d’oro. A Tel Aviv i catalani sono scesi in campo sfoggiando una difesa impressionante, solo il 34% concesso dal campo al Maccabi, con Ndong, Perovic e Vazquez a fare da spaventapasseri in mezzo all’area e tutti gli esterni coinvolti in un opera di annientamento verso i tiratori avversari (solo 6 triple concesse agli avversari con nessun centro subito). Con il primo posto del Gruppo H in tasca i bluagrana andranno a cercare i punti della matematica qulificazione nel doppio match con lo Zalgiris.
CSKA Mosca 13 Ancora a quota zero sconfitte in questa edizione di Eurolega. I campioni russi hanno addirittura scancellato l’Anadolu Efes, uscito dall’Universal Sports Hall con un roboante -28 sul groppone. Nel Cska di Kazlauskas tutto pare girare alla perfezione. Kirilenko è la solita arma totale, capace di riempire tutte le caselle del proprio tabellino e sommare un rotondo 30 di valutazione in soli 24 minuti sul parquet. Tutti trovano la via del canestro, in sei oltre quota 9 punti, con Khryapa in versione Magic Johnson (8 assist in 21 minuti). Il Galatasaray sarà la prossima vittima sacrificale.
Gescrap Bilbao 12 Bella vittoria per i baschi nel loro primo derby spagnolo del Gruppo F contro l’Unicaja spazzata via nella ripresa dalle scorribande di Vasiliadis e Mumbru (37 punti con 14/31 al tiro in coppia per le due ali di coach Katsikaris). Ora all’orizzonte si presenta la doppia sfida col Real che sancirà chi sarà l’antagonista di Siena nella corsa al primo posto.
Galatasaray 11 Prima vittoria nelle Top16 per i Leoni di Galata con Lakovic e l’ex di giornata Lucas a farla da mattatori contro l’Olympiacos. La formazione di Mahmuti ha dimostrato maturità quando, con la testa già ai festeggiamenti, ha saputo assimilare in fretta il miracoloso canestro da centrocampo di Sloukas ed ha affrontato alla meglio un supplementare che poteva essere una trappola psicologica.
Bennet Cantù 10 Ottima vittoria per i brianzoli che, prima di gettarsi nella doppia sfida al Maccabi, possono gioire per la rimonta finale contro lo Zalgiris, arrivata nonostante il dominio lituano sotto le plance. Basile e soci timbrano così il loro cartellino in queste Top16.
Fenerbahce Ulker 9 Se giochi contro la Milano degli ultimi tempi e non riesci a staccarla per tutta la durata del match, non sapendo neppure sfruttare l’atmosfera di festa che si respira per l’innaugurazione del nuovo megaimpianto, allora vuol dire che i tuoi problemi sono ben lungi dall’essere superati. Nonostante la nutrita colonia croata (41 punti su 65 sono arrivati dal trio Ukic-Bogdanovic-Tomas) continui a sostenere la causa del connazionale Spahija, supportati dal ritrovato dinamismo del recuperato Turkcan (12 rimbalzi in 20 minuti per 35enne ex Cska e Siena), i problemi per questa eterna incompiuta sono ben lontani dalla soluzione, e ora arriva il Panathinaikos!
EA7 Milano 8 Se la tripla di Fotsis avesse trovato il fondo della retina tutti avrebbero gridato all’impresa, dimenticandosi della tormentata settimana che aveva accompagnato il viaggio in Turchia dei meneghini. Invece neppure gli dei del basket ha voluto fare una grazia alla truppa di Scariolo. Proprio l’atteggiamento del coach bresciano, apparso fin troppo sicuro della sua posizione davanti alla stampa nonostante il delicatissimo momento dei suoi, avallato anche dall’attacco del presidente Proli verso i giocatori, lascia pochi dubbi sulla disgregazione dello spogliatoio Olimpia. Vedremo se l’arrivo di JR Bremer darà quella scossa che lo stesso coach spera, o se anche l’ex biellese verrà risucchiato nel marasma delle Scarpette Rosse.
Olympiacos 7 Abbiamo già detto dell’inconcepibile gestione dell’ultimo possesso della sfida al Galatasaray da parte di Spanoulis, non nuovo ad atteggiamenti da prima donna viziata. Vedremo quali saranno gli strascichi a livello di rapporti con i compagni, ma il lavoro si presenta arduo anche per un veterano come Ivkovic. Oltretutto la partenza 0-2 taglia praticamente fuori i Reds.
Maccabi Tel Aviv 6 Nonostante l’eloquente inferiorità nei confronti del Barcellona ha retto per 34 minuti grazie soprattutto alla capacità di andare al ferro di Langford. Poi il blackout finale con annesso 8-24 negli ultimi sei minuti ha virtualmente tagliato fuori gli uomini di Blatt dalla corsa al primo posto. Sarà fondamentale ora mantenere intatta l’attenazione degli uomini per non rischiare altri incidenti che potrebbero complicare il resto del cammino europeo.
Unicaja Malaga 5 0-2 nei primi due derby spagnoli. Ora deve affrontare il lanciatissimo Montepaschi e lo farà dopo aver ritrovando il supporto di Freeland, assente col Real. Difficile ipotizzare un rilancio nella corsa alla qualificazione, ma di sicuro coach Mateo cercherà di preparare qualche tranello per le due gare che restano da giocare al Martin Carpena.
Panathinaikos 4 Brutto risveglio per il Panathinaikos che, illuso dalla facile vittoria sul campo di Milano, ha preso troppo gamba l’impegno con i russi dell’Unics. Quel che c’è di peggio è che, con questa sconfitta casalinga, i Campioni d’Europa in carica hanno lanciato Kazan verso una delle due poltrone che portano ai playoff. Dovrà andare a giocarsi il tutto per tutto nel doppio confronto col Fenerbahce. Ma le partite senza domani non fanno cero paura a Diamantidis e Batiste!
Real Madrid 3 Per il secondo anno consecutivo ha subito dal primo all’ultimo secondo la visita della Montepaschi. Lo stato d’animo del gruppo è sicuramente diverso a quello che, dodici mesi fa, portò Messina alle inaspettate dimissioni. Laso ha da recriminare la virtuale assenza di Mirotic, ma il danno pare oramai fatto. Dovrà mantenere alta la guardia nei derby che restano da giocare e giocarsi il tutto per tutto a Siena. Difficile.
Zalgiris Kaunas 2 Cosa sia passato per la testa di Rakovic quando, a 19″ dalla fine, ha fermato con un plateale antisportivo Shermadini, non è dato a sapersi. D’altronde il centro serbo doveva immaginarsi che sarebbe stata una serataccia per lui quando la sua maglia numero 11 non si è trovata ed è stato necessario farlo giocare con la striminzita maglia del filiforme Kuzminskas. Ora i lituani si trovano 0-2 e le prossime due uscite contro il Barcellona non lasciano molto spazio all’immaginazione.
Anadolu Efes 1 Ennesima pessima figura europea per l’Efes, che cambia il nome ma non cambia le proprie caratteristiche di inconsistenza quando la palla pesa. Esce con le ossa rotte dalla visita moscovita al Cska. Nonostante un Vujacic in forma splendida i birrai non sono riusciti neppure vagamente ad impensierire Kirilenko e compagni e l’esclusione di Ilievski potrebbe destabilizzare ancora di più gli equilibri all’interno di uno spogliatoio che non pare molto unito.