UP & DOWNS EUROLEGA, NUMERO 4

 

 

Rimantas Kaukenas, classe e sostanza per lo Zlgiris

Rimantas Kaukenas, o dell’Orgoglio Lituano

UP

 

-L’URLO DI KAUNAS, L’ORGOGLIO DI UNA NAZIONE

Cosa c’è dietro il prodigioso ruolino inviolato di vittorie del grande Zalgiris Kaunas? Lo si è capito, chiaramente, dall’urlo delle migliaia di lituani stipati giovedì nel palazzetto: Lietuva, Lietuva. Lo Zalgiris è una Nazione, una squadra che rappresenta molto più del blasone di un club.

Se n’è accorta l’Armani, che pur giocando larga parte del match a ritmi eccellenti ha dovuto capitolare. E sotto lo sguardo del Principe Sabonis, qualsiasi avversario verrebbe incenerito. Gli arrivi di Kaukenas e dei gemelli Lavrinovic hanno ridato molto di quell’orgoglio lituano che la formazione dello scorso anno, molto più meticcia, aveva un po’ smarrito.

Il risultato? Zalgiris lanciatissimo verso le Top 16.

 

VIA NICHOLAS, IL CSKA VOLA

Davvero ingeneroso, negli ultimi 2 anni, il destino sportivo di Drew Nicholas. Tagliato da Milano in febbraio, tagliato dal Cska dopo 2 mesi, la prima apparizione europea dei moscoviti senza Oggetto Misterioso equivale a vittoria con (quasi) trentello inferto all’avversario.  Messina vola. Senza Nicholas pare ancor più facile..

 

MAMMA LI TURCHI.. E TRE

Le due principali formazioni turche sembrano ben altra cosa, rispetto all’anno scorso. Il Fenerbahce regola il Pana, e trova due ottime prestazioni di Karaman e Bogdanovic: Sato, Batiste e Andersen possono anche prendersi delle pause.  Ma l’impresa della settimana è quella dell’Efes, vincitore corsaro a Vitoria e con Farmar sempre più calato nelle vesti di condottiero. Avanti senza indugi, verso le Top 16

 

Jordan Farmar: l’ex Lakers è il novello califfo dell’Efes

SIENA, CHE RISORGE DAGLI INFERI

Ritrova un grande Brown, sputa sangue e soffre per quasi tutto il match, recupera svantaggi su svantaggi. Se la quarta sconfitta di fila avrebbe coinciso con la fine dei sogni europei di Siena, la vittoria contro Chalon tiene accesa la fiammella della speranza. Le avversarie, Maccabi escluso, non paiono fuori portata. Qualificazione sempre possibile

 

-IL RULLO MACCABI

Regola gli avversari del Prokom con 31 punti di scarto, consolida il primato, continua a crescere con Hickman e Shermadini. Il Maccabi resta dominatore del girone, e la sfinge Shimon Mizrahi se la ride: con Tel Aviv dovranno fare tutti i conti. E non sarà facile venirne fuori senza ferite, dalla Nokia Arena.

 

DOWNS

 

Santo Spanoulis, pensaci tu..

-I CAMPIONI  VINCONO, MA  NON CONVINCONO       

E’ occorso il genio del grande Spanoulis, 21 punti e 26 di valutazione, perché l’Olympiacos piegasse di misura il non  irresistibile Cedevita. Ma i  campioni uscenti continuano a non convincere del tutto: il caso Dorsey è l’ultimo, preoccupante segnale di una stagione che stenta a decollare. Più ombre, che luci.

 

-L’URLO DEL CHAPU NON BASTA AL CAJA

Paradossale il Caja Vitoria: vince a Milano dopo che l’eroico Chapu Nocioni esce in barella, perde in casa contro l’Efes col Chapu che rimane in campo. Chissà che urla, negli spogliatoi del Baskonia.. E la classifica è tutt’altro che confortante.

 

-ZAGABRIA E PARTIZAN A SECCO, CHE FINE HA FATTO LA GRANDE EX JUGOSLAVIA?

Vedere Partizan e Cedevita ancora a quota zero, dopo quattro turni, induce obiettivamente tristezza. Che fine ha fatto la grande tradizione cestistica dell’ex Jugoslavia? Serbi e croati faticano, faticano assai. I roster non saranno farciti di top player, ma indossare quelle maglie e calpestare quei parquet dovrebbe dare un’extra forza..

 

CANTU’ E MILANO, SCONFITTE DIVERSE

L’Armani che cade a Kaunas sotto la spinta mentale di Sabonis non compromette ancora né la classifica né il prosieguo del girone. I primi due quarti danno ottimi segnali di ripresa, specie se si pensa al trauma post Reggio Emilia. La nostra prode Cantucky cede, per la prima volta in  stagione, in modo netto e con un punteggio severo (con Lubiana il finale fu del tutto bugiardo). Con gli occhi a Madrid, ma la mente ancora a Varese, un tarlo maligno continua a ronzarci in testa: ma varrebbe proprio la pena spendere ogni grammo di energia per tentare il passaggio a una Top 16 ancor più dura di questo girone infernale? Popovich-Trinchieri,  confortaci tu e fuga i nostri dolorosi dubbi..

 

 

Arrivederci alla prossima puntata!

 

Fabrizio Provera