arrowupUPS

Daniel Hackett (foto D. Furlanetto 2012)

Daniel Hackett (foto D. Furlanetto 2012)

-CAMBIANO GLI AVVERSARI, NON IL RISULTATO. SIENA E’ FODERATA D’ACCIAIO, NELLE PARTI BASSE

Abbiamo avuto l’impressione che fosse ancora l’onda lunga della vittoria in Coppa Italia, rigenerante e ricostituente, ma la Montepaschi che ieri ha inflitto una sconfitta secca al Caja Laboral (mantenendo il primato nel girone, assieme al Barca), conferma tutto quanto di buono abbiamo già sottolineato nel recente passato. Hackett è sempre più una solida realtà, Janning una crisalide finalmente trasformatasi in farfalla che scocca dall’arco frecce mortali, Eze mostra finalmente cenni di ripresa. Ma quello che accomuna il roster senese è la fodera d’acciaio ben visibile nelle parti basse: i quarti di finale sono a un passo, chi l’avrebbe detto solo qualche mese fa?

LE TERRIFICANTI ACCELERATE DEL CSKA E LA CLASSE DI TEODOSIC

Dopo una prima parte in equilibrio, il terzo quarto del Cska contro il Pana ha dimostrato che quando imprime la quarta i moscoviti sono una squadra potenzialmente da Nba. Muscoli, tecnica, tiro da fuori, le geniali folate offensive di Teodosic, il talento sornione di Micov, poi Krstic, i pimpanti Weems e Jackson. Nessuna sorpresa: il Cska è con un piede e mezzo nelle Final Four, e continua a crescere. Pur mostrando, all’occhio più attento, ancora qualche imperfezione.

-LA GRINTA DEI CAMPIONI

Sul campo del Khimki, tutt’altro che facile, i campioni dell’Olympiakos colgono una vittoria ancora non sufficiente a mettere in sicurezza il passaggio del turno, ma che diventa assai rivelatrice della vena e della mentalità dei campioni in carica: che non hanno il roster più forte, non sono imbattibili, ma quando il risultato conta e la palla scotta, crediamo che nessuno vorrebbe avere contro Spanoulis e Papanikolau. Tutti avvisati..

-IL BRODINO DI PIANIGIANI

La vittoria di sole cinque lunghezze, contro un Besiktas senza molta arte né parte, dimostra che per il Fenerbahce lo spettro dell’eliminazione si fa sempre più concreto. La partita è risolta da quello che è probabilmente il giocatore dal rendimento migliore, Bogdanovic, che mette a referto 25 punti. Ma la strada, per un pieno e completo ristabilimento tecnico e mentale, è ancora lunga e irta di ostacoli

-IL BARCELLONA C’E’

Senza squilli di tromba, o prestazioni così clamorose, il Barcellona espugna la Nokia Arena di Tel Aviv e mantiene il passo da prima della classe. Smontando, se non in via definitiva quasi, il sogno degli israeliani che volevano riagganciare una delle prime quattro posizioni che garantiscono il passaggio del turno.

Milos Teodosic è un crack (foto euroleague.net)

Milos Teodosic è un crack (foto euroleague.net)

arrowdownDOWNS

-UN REAL SMUNTO SI ARRENDE AD UN EFES NON CERTO ENTUSIASMANTE, PERO’ ADESSO PRIMO

Non è stata una partita indimenticabile, quella tra Efes e Real Madrid, ma capace di consegnare verdetti importanti: un Efes non certo irresistibile toglie al Real l’imbattibilità, raggiungendo i castigliani al primo posto. Con tutta probabilità, l’Efes sarà l’unica squadra turca nei quarti di finale. Vincente contro una versione davvero spenta degli uomni di coach Laso.

-I TIMORI SUL FUTURO DELLO ZALGIRIS

Pur vincendo in trasferta contro una formazione non certo irresistibile, lo Zalgiris Kaunas passa un momento difficilissimo a livello societario: la situazione economica sembra molto compromessa, come già accaduto al Khimki o al Galatasaray, e fonte di grande preoccpazione. La squadra simbolo di Lituania è al quinto posto del girone, e sembra aver perso lo smalto degli esordi di Eurolega. Nubi oscure, all’orizzonte.

-LA CENERENTOLA DI BERLINO SI ARRENDE ANCHE A MALAGA

L’Alba Berlino, facente parte del trio di cenerentole da noi designate, cade ancora (in casa e di misura) al cospetto della  non irresistibile Malaga: gli spagnoli sono tuttavia ancora in corsa per il passaggio ai quarti. Per i tedeschi, invece, è sempre buio pesto.

L’ADDIO DEL MACCABI E L’AFFANNO DEL PANA

La sconfitta rimediata contro il Barca toglie forse ogni residua speranza al Maccabi, la cui versione 2012-2013 non è mai parsa all’altezza del glorioso passato. Se la passa un po’ meglio, ma non troppo, il Panathinaik0s di Genio Diamantidis; infortuni e stanchezza stanno limitando la condizione e la resa del fantastico play greco. Il Pana deve sempre rincorrere: arriverà con abbastanza lucidità agli appuntamenti che contano e alle partite decisive di questa Eurolega?

Nocioni e il Caja Laboral, a terra contro Siena (foto baskonia.com)

Nocioni e il Caja Laboral, a terra contro Siena (foto baskonia.com)

-LA FURIA DEL CHAPU

El Chapu Nocioni, il nostro giocatore preferito di questa Eurolega, decide sempre le sorti del Caja, nel bene e nel male. A Milano cade a terra, esce in barella e infonde ai suoi compagni grinta e coraggio: serie infinita di vittorie. A Siena prende un brutto tecnico per proteste in avvio di terzo quarto, e da lì il match svolta in direzione Montepaschi, con Nocioni mestamente in panchina (anche troppo, coach Tabak..). Risultato: il Caja si inginocchia al Granducato.