Logo BundesligaSe la chiamano la squadra dalle sette vite, un motivo c’è. Ennesima salvezza per l’Amburgo che rimane  in Bundesliga ancora un altro anno, e sono 52! Davanti ai propri tifosi l’Amburgo riacciuffa la salvezza e condanna ad un altro anno di purgatorio il Karlsruher che sperava, dopo 7 anni, di rivedere la luce del paradiso, la Bundesliga. E invece arriva la rimonta degli anseatici che vincono la battaglia e la guerra dopo 120’ combattutissimi minuti. Non si ferma, quindi, l’orologio del Volksparkstadion, un cronometro digitale installato nello stadio dell’Amburgo che tiene il conto degli anni, mesi, giorni, minuti e addirittura secondi, vissuti dalla squadra in Bundesliga. Dopo 51 anni e 281 giorni però ha scricchiolato sul serio, ben più dell’anno scorso quando il club del Nord si salvò comunque allo spareggio contro il Greuther Further grazie al bomber Lasogga.

KARLSRUHER-AMBURGO 1-2  ( 78’ Yabo (K); 91’ Diaz (A);  115’Muller (A))

Dopo l’1-1 dell’andata, bastava anche uno 0-0 al Karlsruher per approdare in prima divisione e invece nei minuti finali l’Amburgo risorge e si riprende la Bundesliga. La squadra anseatica gioca il primo tempo un incolore, con tanta paura di dover incassare davvero la prima storica retrocessione. E al minuto 78′ subisce pure gol: Hennings, l’eroe dell’andata, scucchiaia per Yabo che di fronte ad Adler non può sbagliare. Il  Wildparkstadion diventa una bolgia ma il Karlsruher incredibilmente si sgonfia: l’Amburgo colpisce prima un palo con Lasogga, poi Diekmeier e Cleber sbagliano due gol fatti, infine Djourou va a botta sicura ma un difensore salva sulla linea. Sembra la fine per l’Hsv ma al 91′ l’arbitro fischia un dubbio fallo di mano al limite dell’area e Diaz pennella una perfetta punizione sotto l’incrocio: 1-1 e si va ai supplementari. A quel punto sale la paura, le due squadre puntano dritte ai rigori ma al 115′, come al solito, gli ospiti trovano il guizzo che non ti aspetti: tiro cross di Cleber e Muller che arriva sul secondo palo e infila. Il Wildparkstadion è gelato e il rigore parato da Adler a Hennings al 121′ non fa altro che aumentare i decibel della festa nel settore ospiti: l’Amburgo è salvo!! L’Amburgo ce l’ha fatta, ancora una volta ha salvato la propria storia.

Formazioni: Karlsruher (4-2-3-1): Orlishausen; Max (86′ Kempe), Gulde, Gordon, Valentini; Meffert, Krebs (89′ Stoll); Nazarov, Yamada (72′ Yabo), Torres; Hennings. All.: Kauczinski.

Amburgo (4-2-3-1): Adler; Diekmeier, Djourou, Rajkovic, Ostrzolek; Diaz, Van der Vaart; Olic (77′ Muller), Holtby (66′ Stieber), Ilicevic (87′ Cleber); Lasogga. All.: Labbadia.

 

Auf Wiedersehen!!

Edoardo Lanzi


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