Logo Champions LeagueI quarti di finale di questa Champions League sono probabilmente i più spettacolari della storia della competizione. Sfide come queste possono ritenersi quattro possibili finali, sia per la storia dei club in questione, sia per gli interpreti che sono scesi in campo. Le outsiders presenti negli ottavi sono state eliminate brutalmente dalle otto squadre più forti d’Europa, chi prendendole di santa ragione come il Bayer Leverkusen, chi subendo rimonte storiche come l’Olympiacos. Non ci resta che vedere cosa è successo, dando la precedenza come sempre alle partite di martedì.

Camp Nou e Old Trafford, solo a sentire i nomi degli stadi vengono i brividi. Da una parte il derby spagnolo, dall’altra l’eterna guerra tra Inghilterra e Germania. Nella tana del Barcellona, l’Atletico Madrid del ‘Cholo’ Simeone si presenta con una sfacciataggine tale da far sudare freddo il ‘Tata’ Martino già al pronti-via: tiro di Diego Costa fuori di un soffio. Il bomber dei Colchoneros alla mezz’ora deve abbandonare il campo per infortunio e rischia di saltare il ritorno, come del resto anche Piquè (uscito all’11’). Lo sostituisce curiosamente il quasi omonimo Diego e ovviamente, viste le sue caratteristiche, i madrileni si abbassano, ma le loro due linee di difesa e centrocampo rimangono ben solide e compatte. Proprio quel Diego che faceva penare i tifosi juventini al 56’ scaglia un fulmine a ciel sereno che sorprende Pinto e sveglia dal letargo i catalani, i quali iniziano l’asfissiante pressing offensivo che tutti conosciamo. Soprattutto da la carica l’illusionista Andres Iniesta che un quarto d’ora più tardi sforna un assist al bacio per Neymar. Il brasiliano finalizza il servizio del compagno da campione battendo Courtois, il quale manca l’ennesima paratona per un soffio. Da qui in poi è un assedio del Barça e gli ospiti si rintanano in difesa, senza però subire un altro gol. Altro pareggio tra le due spagnole, è il quarto in questa stagione. La qualificazione si deciderà al Calderon, saranno decisivi i recuperi di Diego Costa e anche Messi, che non si è infortunato ma la sua prestazione è stata al di sotto delle aspettative.

A Manchester, il Bayern Monaco di Pep Guardiola non si smentisce e s’impossessa sin dalle prime battute della metacampo degli avversari. I Red Devils lasciano il possesso palla agli ospiti (20% contro 80% alla fine del primo tempo), che creano poche palle gol, e in contropiede gli inglesi fanno più male del previsto. Se Welbeck non si fosse fatto ipnotizzare dal gigantesco Neuer, lo United sarebbe passato a sorpresa in vantaggio nella prima frazione. Regna insolitamente l’ordine tattico tra gli uomini di Moyes e l’1 a 0 arriva sul serio: al 58’ il futuro nerazzurro Vidic insacca di testa nell’angolino il gol del vantaggio. Peccato che meno di 10’ dopo Schweinsteiger, con una sventola di contro balzo da dentro l’area, pareggi i conti. Il tedesco mancherà all’Allianz Arena, essendosi fatto espellere per somma di ammonizioni al 90, ma non mancano di certo degni sostituti tra le file del Bayern. In vista del ritorno il verdetto appare scontato, i diavoli rossi per passare dovranno fare qualcosa in più visto che il clima sarà diverso, non dimentichiamo però che un’altra squadra di Manchester a dicembre è riuscita addirittura a vincere in Baviera…

Anche mercoledì si è giocato presso palcoscenici da urlo: il Parco dei Principi e il Santiago Bernabeu. Nel Paris Saint Germain Mourinho ritrova due suoi pupilli, Ibrahimovic e Thiago Motta. Dopo soli 3’ il fantastico gol del ‘Pocho’ Lavezzi (molto simile a quello di Schweinsteiger) fa saltare tutti gli schemi, sì perché il PSG lascia il gioco nelle mani del Chelsea che, in svantaggio (e senza centravanti), è costretto a scoprirsi e a premere alla ricerca del pareggio. I blues dominano come se fossero a Stamford Bridge e, grazie all’inaspettata ingenuità del sempre impeccabile Thiago Silva, il quale stende Oscar in area, ottengono un rigore che al 27’ Hazard trasforma magistralmente. Il belga per poco non firma anche la doppietta personale con un tiro al volo incredibile, solo il palo salva Sirigu. Nella ripresa si rivede il PSG dei primi minuti e i londinesi tornano a soffrire, tanto che al 61’ subiscono il 2 a 1 a causa del pasticcio di David Luiz e Cech che provocano in collaborazione un autogol sul cross di Lavezzi. Una decina di minuti più tardi esce per infortunio il solito Ibrahimovic delle grande serate di Champions, spento e impalpabile, che viene sostituito dal vivacissimo Lucas. Quindi Cavani si sposta al centro dell’attacco e sfiora il 3 a 1. Il terzo gol dei parigini è rimandato al 92’, quando il ‘Flaco’ Pastore, in campo da 7’, si inventa una serpentina fantastica e libera un sinistro sul primo palo che trova Cech impreparato. È incredibile come l’uscita dal terreno di gioco di Ibra abbia giovato agli uomini di Blanc. Chissà se non possa essere un ‘bene’ l’assenza dello svedese a Londra, dove il Chelsea farà senza ombra di dubbio una grande gara.

A Madrid, undici mesi dopo, il Real ha l’opportunità di prendersi la rivincita contro il Borussia Dortmund di Klopp, che nella passata edizione eliminò i madrileni in semifinale. Certo le cose sono cambiate. Gli spagnoli si sono potenziati e sono più forti che mai; i tedeschi non solo hanno perso la stella Mario Gotze, ma devono sopperire alle assenze degli infortunati Gundogan-Subotic-Blaszczykowsi-Bender-Schmelzer e dello squalificato Lewandowski, che l’hanno scorso piazzò un poker tremendo al Signal Iduna Park. I blancos si dimostrano ‘galacticos’ come è successo molte volte in questa stagione e annientano un Borussia troppo piccolo. Bale dopo 3’ apre le marcature, Isco (il migliore in campo) al 27’ fa 2 a o con un colpo da biliardo e Ronaldo al 57’ festeggia la centesima partita in Champions League siglando il quattordicesimo gol nella competizione, uguagliando il record di Altafini e Messi. Peccato che il portoghese è costretto a uscire dal campo a 10’ dalla fine per un dolore al ginocchio. I gialli pagano soprattutto, oltre le numerose assenze, i palloni persi sui propri 30 metri che portano al 2 a 0 e 3 a 0. In Germania i tedeschi dovranno mettere in mostra una performance addirittura migliore di quella dell’anno scorso, ma contro questo Real sembra una mission impossible.

Barcellona-Atletico Madrid 1-1; Manchester United-Bayern Monaco 1-1

Paris Saint Germain-Chelsea 3-1; Real Madrid-Borussia Dortmund 3-0

Emanuele Prina  


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