Logo Premier LeagueCome spesso capita nelle ultime giornate di Premier League, si è assistito a una valanga di gol su alcuni campi, in particolare al St Mary’s. Il Southampton non solo ha spazzato via 6-1 l’Aston Villa (5 gol segnati in 38’ minuti, roba da pazzi), ma un suo giocatore è entrato nella storia: Sadio Mané ha realizzato l’hattrick più veloce della storia. 12’21”, 13’45” e 15’17”. Il giocatore senegalese classe ‘92 ci ha messo 2’56” per fare tre reti: le prime due di rapina, la terza è un capolavoro di piatto su invito di uno scatenato Shane Long. Il numero 7 di Koeman fa la parte di assistman e di goleador, segnando il poker e il pokerissimo, quinto gol che è di una fattura straordinaria: un occhio a Given fuori dai pali e pallone all’incrocio dei pali da 30 metri. Un capolavoro. Benteké con una capocciata segna l’unico gol degli ospiti e Pellè si toglie lo sfizio del sedicesimo centro stagionale con un piattone al volo su cross di Mané, tuttofare dei Saints da tenere d’occhio (non solo per la storica tripletta).

I Villans, disintegrati, possono festeggiare la salvezza nonostante la pesante sconfitta grazie al crollo dell’Hull City a White Hart Lane. Il Tottenham ritrova i tre punti nella ripresa, firma del solito Chadli e di Rose che conclude un triangolo fantastico con Mason con un destro al volo. Sfortunati i Tigers, che al 5’ colpiscono un palo con Jelavic, ora hanno l’obbligo di vincere nell’ultima giornata contro il Manchester United e potrebbe non bastare. È aritmeticamente salvo anche il Leicester che non ottiene tre punti come nelle ultime uscite, ma si limita allo 0-0 contro il Sunderland. Sunderland a +3 dal terzultimo posto, per esser certi di partecipare alla Premier League 2015/16 dovrà ottenere un punto all’Emirates nel recupero del 33° turno di stasera o a Stamford Bridge, dove l’aria che si respira è solo di festa. Non brucia e non fa male la sconfitta per 3-0 al The Hawthorns contro il WBA. In 10’ dal 29’ per l’espulsione singolare assegnata a Fabregas (io, se fossi in voi, andrei a vederla), i Blues vengono stesi in un’ora da una doppietta di Berahino e da Brunt.

Chi dovrà sudarsi la salvezza è anche il Newcastle, caduto in casa del QPR già retrocesso. L’incornata di Phillips e il bolide da 30 metri di Fer vanificano il vantaggio Magpies siglato da Riviere (primo gol in PL per l’ex Monaco). Sembra che il destino delle gazze ladre dipenda più dall’Hull City, anche se non sarà facile battere i Red Devils, che da loro stesse, incapaci di vincere da più di dieci partite. O forse torneranno ai tre punti proprio nella partita più importante, l’ultima, contro un West Ham che ha finito da tempo il proprio campionato? Staremo a vedere. Il big match era Manchester United-Arsenal. L’inaspettata sconfitta dell’Emirates senza dubbio si è fatta sentire nei Gunners che alla mezz’ora sono andati sotto, trafitti dalla volè di Herrera. A riacciuffare i Red Devils ci hanno pensato i diavoli rossi stessi, o meglio Blackett che all‘82’ devia in rete un tiro da posizione defilatissima di Walcott. Quasi fatta per Wenger & co., la Champions League senza passare dai preliminari è distante due punti, da ottenere in due match. Il Manchester City non si è fatto scappare l’occasione per distanziare i londinesi e con un poker al Liberty Stadium si sono portati a +5. Yaya Touré è tornato al suo livello (lo spera Mancini) e con una doppietta stende lo Swansea, capace di rimontare la prima marcatura dell’ivoriano e la rete di Milner con un super gol Sigurdsson e di Gomis. Sul finale ci ha pensato proprio il LeBron James del calcio a firmare il nuovo vantaggio Citizens. Nel recupero si aggiunge alla fiera del gol anche l’ex Bony, che non esulta di fronte ai suoi vecchi tifosi.

Successo esterno anche per l’Everton che espugna Boleyn Ground in rimonta. Downing sblocca le marcature per gli Hammers, poi Osman e Lukaku al 92’ cambiano le carte in tavola e il risultato. Deludente 0-0 tra Burnley e Stoke City, come deludente è stata la prestazione del Liverpool ad Anfield col Crystal Palace (1-3: Puncheon, Zaha e Murray ribaltano il vantaggio di Lallana). Soprattutto perché era l’ultima apparizione nello stadio del Merseyside Red da giocatore di Stevie-G. Un addio, quello di Gerrard, che sa di arrivederci. Anzi, che è un arrivederci: “Quando morirò non portatemi all’ospedale ma portatemi ad Anfield, sono nato e morirò lì”.

Le partite: Southampton-Aston Villa 6-1, Sunderland-Leicester City 0-0, Burnley-Stoke City 0-0, West Ham-Everton 1-2, Tottenham-Hull City 2-0, Queens Park Rangers-Newcastle 2-1, Liverpool-Crystal Palace 1-3, Swansea City-Manchester City 2-4, Manchester United-Arsenal 1-1, West Bromwich Albion-Chelsea 3-0

La classifica: Chelsea 84, Manchester City 76, Arsenal* 71, Manchester United 69, Liverpool 62, Tottenham 61, Southampton 60, Swansea City 56, Stoke City 51, Everton 47, West Ham 47, Crystal Palace 45, West Bromwich Albion 44, Leicester City 38, Aston Villa 38, Sunderland* 37, Newcastle 36, Hull City 34, Burnley 30, Queens Park Rangers 30

L’ultimo turno: Arsenal-West Bromwich Albion, Aston Villa-Burnley, Chelsea-Sunderland, Crystal Palace-Swansea City, Everton-Tottenham, Hull City-Manchester United, Leicester City-Queens Park Rangers, Manchester City-Southampton, Newcastle-West Ham, Stoke City-Liverpool

Emanuele Prina


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