Logo Premier LeagueDopo i botti di Capodanno, ci sono stati anche quelli della Premier League. E non parliamo solo di risultati. I Blues vengono spazzati via da Harry Kane (chiamatelo anche “The Hurricane”) e subiscono cinque schiaffoni dagli Spurs; così per la seconda volta in carriera, dopo la clamorosa “Manita” del 29 dicembre 2010 sulla panchina delle Merengues, Mourinho vede la propria squadra incassare cinque reti in 90’. I Citizens vincono una partita incredibile contro il Sunderland all’Etihad: dopo esser stati in vantaggio di due gol come contro il Burnley, si fanno rimontare ma stavolta ci pensa Lampard che, dopo aver salvato il City contro il Chelsea alla quinta giornata, sigla la rete che significa aggancio in classifica e si traveste per la seconda volta da guastafeste per i londinesi. E pensare che dopo dodici giornate il distacco era di 8 punti, in più Frankie rimarrà alla corte di Pellegrini fino a fine stagione. Podolski sbarca a Linate e precisamente all’Inter, un giorno dopo il crollo, firmato Szczesny, dei Gunners contro il Southampton, che stacca l’Arsenal di tre punti. Gli uomini di Wenger vengono scavalcati proprio dai rivali del Tottenham, di male in peggio per Sanchez & co. Pardew lascia il Newcastle, che in casa col Burnley ha pareggiato in una rocambolesco 3 a 3, e approda al Crystal Palace (pareggio senza reti contro l’Aston Villa) dove ha militato da giocatore; sulla panchina dei Magpies per ora c’è il secondo John Carver, non si esclude che possa diventare lui il nuovo manager.

A Liverpool la situazione non migliora, su entrambe le sponde del Merseyside. I Reds vanno avanti di due gol ad Anfield grazie a due rigori dell’eterno capitano Stevie-G, ma si fanno acciuffare dal Leicester ultimo in classifica. Anzi, togliete “eterno”: sì perché Gerrard ha appena annunciato che a fine stagione lascerà quella che è la sua casa, si concluderà un matrimonio lungo 17 anni, praticamente metà della sua vita, per trasferirsi a Los Angeles dove ripercorrerà le orme del connazionale Beckham, vestendo la maglia dei Galaxy. I Toffes ancora peggio. Quella contro Hull City è la terza sconfitta consecutiva, l’Everton sprofonda alla tredicesima posizione e ha soli quattro punti in più sulla zona salvezza.

Lo Stoke City si conferma rivelazione dell’ultimo mese e frena i Red Devils in casa per 1 a 1, stesso risultato tra West HamWBA e QPRSwansea City. Il 2014 ci ha regalato una Premier League storica fatta di rimonte straordinarie, crolli inaspettati e scivoloni, o di uno scivolone in particolare che sarà indelebilmente l’immagine della passata stagione inglese e che forse ha spinto qualcuno a scegliere di fare una nuova esperienza negli ultimi anni di carriera. Anche nel 2015 non mancheranno le sorprese e i colpi di scena, questo è certo, basti pensare al fatto che il Chelsea sembrava avesse già vinto la Premier un mese e mezzo fa, ma personalmente credo sia tuttora la favorita per il titolo e che lo otterrà; la lotta per il quarto posto e per l’Europa League sarà una battaglia all’ultimo gol; inoltre almeno nove squadre sono attorniate dallo spettro della retrocessione. Che dire altro, non perdiamoci nulla di questa Premier che come ogni anno si conferma il campionato di calcio più bello del mondo. Stay tuned!

Le partite: Stoke City-Manchester United 1-1; West Ham-West Bromwich Albion 1-1; Aston Villa-Crystal Palace 0-0; Hull City-Everton 2-0; Liverpool-Leicester City 2-2; Manchester City-Sunderland 3-2; Newcastle-Burnley 3-3; Queens Park Rangers-Swansea City 1-1; Southampton-Arsenal 2-0; Tottenham-Chelsea 5-3

La classifica: Chelsea 46, Manchester City 46, Manchester United 37, Southampton 36, Tottenham 34, Arsenal 33, West Ham 32, Liverpool 29, Swansea City 29, Newcastle 27, Stoke City 26, Aston Villa 22, Everton 21, Sunderland 20, Hull City 19, Queens Park Rangers 19, West Bromwich Albion 18, Crystal Palace 17, Burnley 17, Leicester City 14

 

Emanuele Prina


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