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I capovolgimenti in ogni zona della classifica rendono il campionato nostrano ancor apiù appassionante. All’Olimpico di Torino, i granata superano per 2 reti a zero il rigenerato Bologna, grazie alle reti di Belotti, al primo centro con la nuova maglia, e Vives, bandiera dei piemontesi. Un dominio su gioco e risultato che legittima a vittoria finale, vera scacciacrisi a dispetto di un Bologna che raccoglie la prima sconfitta da quando Donadoni siede sulla panchina rossoblù.

Il Milan risorge dalle proprie ceneri in un sabato sera di novembre. Contro la Sampdoria, fioccano goal e occasioni, si riscoprono giocatori che parevano perduti, torna il sorriso. Il 4-1 finale porta soprattutto il nome di Niang, gioiellino rossonero, che mai, se non nei pochi mesi passati a Genova, aveva espresso il talento che da sempre gli si attribuisce. Per il giovane francese, un assist e due reti a tabellino, oltre a una prova maiuscola per il corso della gara, la quale i conclude con la bella girata di Luiz Adriano e il rigore realizzato da Edere, tanto per cambiare. Se non fosse per l’italo-brasiliano, Montella non avrebbe nemmeno questa consolazione, a seguito di una gara scialba e incolore.

Altra squadra che rinasce e torna alla vittoria è il Carpi, che eppure era andato in svantaggio a inizio partita contro il Genoa, che aveva marcato con Diogo Figueras poco dopo aver perso Pavoletti per una sciocca –ma corretta- espulsione. Gli uomini di Castori, non sereni ma molto molto impetuosi, trovano la via del goal con Borriello, per poi fare bottino pieno con Zaccardo: l’usato sicuro paga. In Chievo-Udinese, ci mette lo zampino –e che zampino- il grande ex Thereau, autore di una doppietta che riagguanta e affonda i clivensi, dopo le reti di Paloschi e Inglese e l’autorete di Frey. Il 2-3 per i friulani è manna dal cielo, che respinge mostri nell’armadio e paure di un futuro incerto. Quanto al Chievo, Maran poco può rimproverare ai suoi, se non leggerezza nei momenti chiave, che spesso in serie A vengono pagati a caro prezzo.

Chi si aspettava una riscossa della Roma, contro l’Atalanta, sarà rimasto deluso. Sì, perché i nerazzurri bergamaschi vincono 2-0 nella capitale, facendo storcere il naso a tutti i romanisti, che lasciano anzitempo lo stadio Olimpico. Gomez gioca con i difensori avversari, segnando la rete che sblocca la partita, nel finale Denis raddoppia dal dischetto. Garcia in bilico, giocatori in discussione: in casa giallorossa il clima non è sereno. Sull’altra sponda del Tevere, anche la Lazio di Pioli non riesce a trovare continuità di risultato: con l’Empoli inanella un’ulteriore sconfitta, in questo caso decisa dalla rete di Tonelli, che sigla l’1-0 a pochi minuti dal fischio d’inizio. I biancocelesti recriminano per due reti annullate a Klose, ma rimangono ancora legati a lampi dei singoli, che non sempre illuminano il gioco laziale. Giampaolo entusiasta fa volare il suo giovane Empoli, che naviga in dolci acque.

La Juventus si è messa a correre. La quarta vittoria consecutiva, a discapito del Palermo è fondamentale per i punti rosicchiati alle prime e per la consapevolezza di poter tornare in corsa per la vetta. In una partita che sembrava avviarsi verso il doppio zero sulla menzione marcature, i bianconeri sono stati in grado di sbloccare il risultato e addirittura spegnere, poco dopo, ogni speranza di rimonta rosanero. Mandzukic, uomo chiave ritrovato da mister Allegri, rompe gli equilibri di testa, Sturaro, freddo sotto porta, raddoppia, Zaza la chiude. Bentornata, vecchia signora. SassuoloFiorentina è un girone infernale: al Mapei Stadium si gioca ad un ritmo indiavolato. Comincia forte la Fiorentina, che passa al 5’ con Borja Valero, salvo poi subire il ritorno imperioso neroverde, che porta Floccari a segnare dagli sviluppi di un corner. Il match si gioca molto a centrocampo, dove si dispensano palloni importanti per i reparti offensivi. Finisce 1-1, ma che spettacolo.

Lo show di giornata arriva però dal San Paolo, dove si disputa il match scudetto tra Napoli e Inter. Pronti via, Higuain si inventa un goal pazzesco, portando avanti i suoi. In mezzo a una splendida cornice di pubblico, la partita è piacevole, seppur appaia in discesa per gli azzurri, che si trovano in superiorità numerica per l’espulsione di Nagatomo. Il raddoppio del “Pipita” sembra una condanna, ma i nerazzurri tornano in gara grazie a Ljajic, per poi colpire due pali nel recupero. Inter sfortunata e battuta, Napoli ingordo (e quasi suicida), pubblico divertito.

Le partite: Torino-Bologna 2-0, Milan-Sampdoria 4-1, Frosinone-Verona 3-2, Genoa-Carpi 1-2, Roma-Atalanta 0-2, Empoli-Lazio 1-0, Palermo-Juventus 0-3, Sassuolo-Fiorentina 1-1, Napoli-Inter 2-1.

La classifica: Napoli 31, Inter 30, Fiorentina 28, Roma 27, Juventus 24, Sassuolo 23, Milan 23, Atalanta 21, Torino 21, Lazio 19, Empoli 18, Udinese 18, Sampdoria 16, Chievo 16, Genoa 16, Palermo 15, Frosinone 14, Bologna 13, Carpi 9, Verona 6.

Il prossimo turno: Lazio-Juventus, Torino-Roma, Inter-Genoa, Bologna-Napoli, Atalanta-Palermo, Fiorentina-Udinese, Frosinone-Chievo, Verona-Empoli, Sampdoria-Sassuolo, Carpi-Milan

Matteo Origoni
@MatteOri5


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