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Una pioggia di goal cade copiosa sulla serie A. Ad aprire le danze sono Bologna ed Empoli, che mettono in scena un vero spettacolo al Dall’Ara. Pucciarelli concretizza un assist di Saponara. L’aggancio è opera di Brienza: botta sotto il sette, portiere incolpevole. Poi la scena è presa dai bomber: Maccarone porta avanti i toscani, Destro li riprende e Big Mac regala l’ennesima gioia all’Empoli dei miracoli, è vittoria.

La Juventus corre e non si ferma più. I risultati sono confortanti: 7 vittorie di fila e uno spogliatoio solidissimo. Certo, alcuni blackout dovranno essere eliminati dalla testa di alcuni, ma la rimonta è in atto e più possibile che mai. Il sonno iniziale bianconero viene interrotto dalla doccia gelata provocata dal goal di Borriello, che porta avanti il Carpi. Nessun problema, ci pensa Mandzukic, che prima dell’intervallo riporta la Vecchia Signora in vigore, segnando la sua prima doppietta italiana, prima con una girata di pregevole fattura, poi con un incornata degna dei tori di Pamplona. Pogba, finalmente brillante, chiude i conti nella ripresa, ma un distratto Bonucci realizza un’autorete che fa tremare i suoi. Fortunatamente per Allegri l’infortunio non ha conseguenze e a goderne è la classifica bianconera. Pausa ora utile per ricaricare le batterie, mentre a Carpi servirà per trovare nuove motivazioni e cercare una salvezza insperata.

Vincere a Bergamo è privilegio per pochi: il Napoli per tutto il primo tempo fatica a creare gioco contro l’Atalanta, ma nella ripresa riesce  sbloccare la gara con un rigore realizzato da Hamsik. Gomez conclude pochi secondi dopo un’azione condotta alla perfezione dai lombardi, che così riagganciano gli azzurri. L’uomo  della provvidenza è sempre il solito, Gonzalo Higuain, che con una doppietta lancia l’assalto alla capolista, Inter avvisata. Riparte anche la Fiorentina, capace di sbarazzarsi del Chievo in appena mezz’ora. La strana coppia balcanica Kalinic-Ilicic abbatte i gialloblù, che appaiono meno reattivi del solito. Bizzarri, evidentemente colpevole nell’episodio del primo goal, nulla può quando Ilicic lascia partire una pennellata a giro diretta all’angolo più lontano. I gigliati rispondono presente dopo un breve periodo di appannamento.

Al Verona proprio non riesce di vincere: alla prima buona prestazione dall’arrivo in panchina di Del Neri, gli scaligeri inanellano l’ottavo pareggio stagionale contro il Sassuolo, che era passato in vantaggio con Floccari, recuperato dallo zampino di Toni. Un punto a testa che a nulla serve in casa gialloblù, ma che consolida l’ottima classifica neroverde. Altra ripartenza è quella giallorossa della Roma, che stende un Genoa sempre più spaesato e fragile. La prova dei capitolini non è brillante, ma impetuosa. Florenzi la sblocca l 42’, mentre la chiude il giovanissimo Umar a fine partita. Continua però il periodo nero di Dzeko, di nuovo a secco di goal –e di occasioni- e con un rosso a carico. Questa Roma non è guarita, ma la strada è quella giusta.

Anche il Milan può passare un Natale sereno, dopo la vittoria con il Frosinone. Il primo tempo è da dimenticare per i rossoneri, in svantaggio per la rete di Ciofani, ma la ripresa porta con sé una reazione da grande: 4 goal e tre punti in cassaforte. Abate riprende i Ciociari, Bacca porta avanti i suoi, Alex e Bonaventura rendono vana la rete di Dionisi, utile solo alle statistiche. La prima volta non si scorda mai: Montella si gode la prima vittoria in blucerchiato contro il Palermo. I rosanero rimangono inermi alle reti di Soriano e Ivan, che valgono per classifica e morale, in vista di un 2016 tutto da vivere e vincere. Colpo grosso dell’Udinese, che sconfigge per 1-0 il Torino, spento e distratto. In attesa di esordire nel nuovo stadio Friuli, i bianconeri si concedono una trasferta carica di gioia e di certezza ritrovate. Segna Perica il goal partita, ma alla ripresa Colantuono dovrà aver aggiustato il reparto difensivo, ancora distratto e poco reattivo.

Il posticipo tra Inter e Lazio è la vera sorpresa di giornata. Cade la capolista sotto i colpi di Candreva, possibile obiettivo di mercato dei nerazzurri. Il nazionale italiano segna in avvio e in coda alla gara, nel mezzo l’inutile rete di Icardi e diversi colpi proibiti a centrocampo, reparto dominato dai biancocelesti per tutto l’arco della gara. Respira Pioli, che torna a vincere anche in cmapionato, mentre Mancini a suo dire “si è rovinato le feste”, nonostante il primo posto in solitaria.

Le partite: Bologna-Empoli 2-3, Carpi-Juventus 2-3, Atalanta-Napoli 1-3, Fiorentina-Chievo 2-0, Verona-Sassuolo 1-1, Roma-Genoa 2-0, Frosinone-Milan 2-4, Sampdoria-Palermo 2-0, Torino-Udinese 0-1, Inter-Lazio 1-2.

La classifica: Inter 36, Fiorentina 35, Napoli 35, Juventus 33, Roma 32, Milan 28, Empoli 27, Sassuolo* 27, Atalanta 24, Lazio 23, Torino* 22, Chievo 22, Udinese 21, Sampdoria 20, Bologna 19, Palermo 18, Genoa 16, Frosinone 14, Carpi 10, Verona 8.

Il prossimo turno: Chievo-Roma, Empoli-Inter, Genoa-Sampdoria, Juventus-Verona, Lazio-Carpi, Milan-Bologna, Napoli-Torino, Palermo-Fiorentina, Sassuolo-Frosinone, Udinese-Atalanta.

Matteo Origoni
@MatteOri5