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Al giro di boa del campionato nostrano, tante sorprese e altrettante conferme. La prima vittoria insperata è quella del Carpi, che supera un’Udinese lanciatissima, imponendosi per 2-1. A segnare sono Pasciuti, che segna così in tutte le categorie professionistiche con la stessa maglia, e Lollo, prima dell’inutile rete di Zapata per i friulani. Gli emiliani si rilanciano così per la lotta salvezza. Anche a Firenze si consuma una sorpresa: la Fiorentina viene battuta dall’imprevedibile Lazio, che torna al successo grazie ai suoi velocisti, che segnano prima con Keita a fine primo tempo, poi nel recupero della ripresa segnano nel giro di quattro minuti Milinkovic, Roncaglia, vana la sua marcatura, e Felipe Anderson. Espugnato il Franchi, i biancocelesti provano a rilanciarli, mentre i gigliati frenano la corsa.

La sfida delle grandi deluse, Roma e Milan, finisce nel più classico dei pareggi. 1-1 il finale, che evidenzia l’equilibrio della partita, giocata alternativamente meglio prima dall’una  poi dall’altra. A Rudiger risponde nel secondo tempo Kucka, nel mezzo poco altro. Allenatori in bilico, ma aggrappati con le unghie alla panchina, mentre le rispettive dirigenze valutano eventuali alternative. Il Sassuolo ammazza-grandi non fa sconti alla (non più) capolista Inter, la quale domina per i novanta minuti regolamentari, ma subisce nel recupero la rete del ko griffata Berardi su calcio di rigore. Mancini e i suoi si lamentano dell’arbitraggio, ma potrebbero recriminare con loro stessi per le occasioni sprecate in corso di gara. I neroverdi sentono aria sotto i piedi, potendo competere con le nobili del calcio italiano per posizioni di classifica invidiabili.

Torna alla vittoria dopo lungo tempo il Genoa, che nel finale di gara contro l’Atalanta conquista i tre punti. Dzemaili con un tiro al volo e Pavoletti in spaccata, portano il griffone a respirare fuori dalle sabbie mobili in cui versava. L’Atalanta, che in serbatoio fortunatamente aveva già messo punti in abbondanza, si trova ad affrontare una vera crisi, venendo da cinque sconfitte consecutive. C’è chi sale, c’è chi scende. Ulteriore vittoria esterna è quella gialloblù del Chievo contro il Bologna. Simone Pepe è il match winner, ma deve dividere la gloria a Bizzarri, capace in precedenza di parare un rigore a Destro e tenendo in bilico il risultato. A Verona possono star sereni, il Chievo è una solida realtà.

La goleada del Napoli in casa del Frosinone  non è altro che la consacrazione dei campioni d’inverno. I Partenopei, lanciati più che mai in testa alla classifica, annientano i ciociari con cinque reti, cinque urla gioiose al cielo. Albiol la sblocca, Higuain realizza un rigore, Hamsik insacca con un diagonale dalla sinistra, prima che il Pipita realizzi la sua doppietta personale con una splendida azione in slalom tra i birilli gialli rappresentati dai giocatori laziali. Gabbiadini trova gloria con una conclusione pregevole da fuori area e Sammarco segna e chiude le danze. Gli azzurri sorridono e immaginano che il campionato finisse ora, mentre il Frusinati arrancano in classifica in attesa di una svolta. Verona e Palermo in piena crisi si affrontano al Bentegodi. La partita è condotta dai gialloblù, che però subiscono la rete di Vazquez e incassano l’ennesima sconfittta, nonostante meritassero di più, contro una squadra abbandonata a se stessa, senza una vera guida. Ballardini è infatti osteggiato dai giocatori, i quali si trovano spaesati in campo, ma riescono comunque ad affondare contro un Verona poco lucido, anche se volenteroso.

Maccarone porta l’Empoli a battere ogni record. Mai prima d’ora la squadra toscana aveva mantenuto un ritmo simile, raggiungendo i 30 punti. Per questo la vittoria in casa del Torino ha un’eco ancora maggiore. I granata si trovano invece a dover incassare un’altra sconfitta, rimandando la reazione decisiva. La classifica non è ancora tragica, ma rischia di diventarlo. Nel posticipo di giornata, la Juventus trova la nona vittoria consecutiva, battendo per 2-1 la Sampdoria, grazie alle reti di Pogba, che in girata al volo batte Viviano, e Khedira, imbeccato dal solito Dybala. Cassano accorcia le distanze, lanciando l’assalto finale blucerchiato, che però non produce l’effetto sperato: i bianconeri risalgono la china e si portnao ora a due lunghezze dal Napoli apripista. Il girone di ritorno si prospetta appassionante e carico di emozioni, l’imprevedibilità regna sovrana.

Le partite: Carpi-Udinese 2-1, Fiorentina-Lazio 1-3, Roma-Milan 1-1, Inter-Sassuolo 0-1, Atalanta-Genoa 0-2, Bologna-Chievo 0-1, Frosinone-Napoli 1-5, Verona-Palermo 0-1, Torino-Empoli 0-1, Sampdoria-Juventus 1-2.

La classifica: Napoli 41, Juventus 39, Inter 39, Fiorentina 38, Roma 34, Sassuolo* 31, Empoli 30, Milan 29, Lazio 27, Chievo 26, Atalanta 24, Udinese 24, Sampdoria 23, Torino* 22, Bologna 22, Palermo 21, Genoa 19, Frosinone 15, Carpi 14, Verona 8.

Il prossimo turno: Atalanta-Inter, Torino-Frosinone, Napoli-Sassuolo, Genoa-Palermo, Chievo-Empoli, Roma-Verona, Udinese-Juventus, Bologna-Lazio, Carpi-Sampdoria, Milan-Fiorentina.

Matteo Origoni
@MatteOri5

 


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