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La pazza ed imprevedibile serie A che ha da poco aperto i battenti ha proposto il primo turno infrasettimanale, in cui le sorprese non sono mancate, mentre altre certezze si sono potute confermare. Il Milan anticipava le altre al nuovissimo stadio Friuli contro l’Udinese. La squadra rossonera sembra essersi abbonata al 3-2: dopo quello con il Palermo, stesso copione con i friulani. Questa volta però la squadra di Mihajlovic pareva essere saldamente in grado di controllare il match. All’intervallo, infatti, il risultato era di 0-3, grazie alla pennellata su punizione di un Balotelli, apparso di ottime condizioni, e agli inserimenti vincenti di Bonaventura, sempre tra i migliori, e Zapata. Tuttavia, i diavoli, troppo sicuri di portare sotto la madonnina i tre punti, si siedono sugli allori, subendo la –parziale- rimonta degli uomini di Colantuono che con Badu e Duvan accorciano le distanze, senza però ottenere il pari.

Il pareggio a reti inviolate tra Carpi e Napoli non fa che riportare in auge polemiche che sembravano essersi sopite solo pochi giorni fa in casa partenopea. Sarri sulla graticola, quindi? Direi di no, ma la piazza e la società si aspettano, nell’attesissima partita di sabato contro la Juve, un pronto riscatto, a partire dal centrocampo e dall’attacco, troppo spenti per essere veri. Il Torino è costretto a fermare la sua corsa a Verona, in casa del Chievo. Dopo una partita aperta e mai decisa, senza sussulti se non qualche tiro a fil di palo, viene risolta dal preciso diagonale di Castro.  L’1-0 fa sognare il Chievo, che raggiunge anche i granata al quarto posto in classifica.

La Fiorentina vola sulle ali di Kuba Blaszczykowsky e Kalinic, che segnano le reti del 2-0 casalingo contro il Bologna, mai veramente pericoloso. Il secondo posto è un urlo contro le polemiche della piazza: con lo scontro diretta contro l’Inter alle porte, ora più che mai è necessario unirsi attorno alla squadra, che sia finalmente, come recita l’inno sociale, “di Firenze vanto e gloria”. E proprio sulla squadra viola, l’Inter mantiene tre punti di vantaggio grazie all’ennesimo 1-0 stagionale, il quarto, su cinque partite giocate. La vittima di turno è il Verona, decimato dagli infortuni, rimasto senza prime punte –Toni out due mesi, Pazzini uscito a gara in corso- e valido avversario sino al momento del gol subito, prima del quale Sala aveva colpito un palo. L’Inter, tuttavia, riesce a fare dell’1-0 un arte e a raccogliere consapevolezza dei proprio mezzi di partita in partita. Match winner di giornata è, ironia della sorte, Felipe Melo, al centro dell’attenzione mediatica nei giorni precedenti alla sfida.

Blanchard, terzino del Frosinone, fanalino di coda della serie A, regala il primo punto nella massima serie alla formazione ciociara. Beffa, inoltre, la Juventus, all’ultimo respiro di una partita controllata in lungo e in largo dai bianconeri, incapaci di chiuderla prima del fischio finale. Dopo numerose occasioni da rete, i padroni di casa piemontesi riescono a rompere l’equilibrio con una sassata, deviata, di Zaza. Dopo altrettante occasioni sprecate –e un altro legno colpito dall’evanescente Pogba- arriva la doccia fredda, servita dal terzino di origini francesi con un colpo di testa in pieno recupero.

Pioli ritrova tracce della sua Lazio: contro il Genoa si vedono sprazzi di buon gioco e, non da meno, il risultato. Il 2-0 che affonda i liguri, relegati nelle ultime posizioni ormai, è firmato dal rientrante Djorgevic e dall’intermittente Felipe Anderson, che fino ad ora aveva fatto soltato pentire Lotito di non averlo venduto. Ma il ragazzo ha classe da vendere: se solo trovasse la continuità che gli viene chiesta, potrebbe riportare in alto i biancocelesti.

Toc-toc? Floccari! La punta del Sassuolo bussa alla porta del Palermo alla prima apparizione da titolare (prima di riaccomodarsi in panchina alla prossima partita?); si fa trovare pronto e regala, con una sua rete, la terza vittoria in campionato agli emiliani, ancora imbattuti in questo inizio di stagione. In Empoli-Atalanta, Toloi incorna un pallone molto pesante. Porta, con la sua rete, la dea a 8 punti, gli stessi della Roma, uscita da Marassi sconfitta dalla Sampdoria. I blucerchiati, dotati di grande potenziale, ma ancora altalenanti nei risultati, erano riusciti ad andare in vantaggio con il gol del solito Eder; Salah aveva azzerato i conti, ma, nel momento più delicato, è il goffo autogol di Manolas a far affondare i giallorossi, fermi dunque a 8 punti. La classifica dello scorso anno sembra rovesciata, le favorite d’estate stentano a decollare, le milanesi si fanno spazio con la fiorentina, le piccole giocano a fare le grandi… i conti di fanno a maggio, ma nel frattempo godiamoci lo spettacolo.

Le partite: Udinese-Milan 2-3, Carpi-Napoli 0-0, Chievo-Torino 1-0, Fiorentina-Bologna 2-0, Inter-Verona 1-0, Juventus-Frosinone 1-1, Lazio-Genoa 2-0, Palermo-Sassuolo 0-1, Sampdoria-Roma 2-1, Empoli-Atalanta 0-1.

La classifica: Inter 15, Fiorentina 12, Sassuolo 11, Sampdoria 10, Chievo 10, Torino 10, Milan 9, Lazio 9,  Roma 8, Atalanta 8, Palermo 7, Napoli 6, Juventus 5, Empoli 4, Verona 3, Genoa 3, Udinese 3, Bologna 3, Carpi 2, Frosinone 1

Il prossimo turno: Roma-Carpi, Napoli-Juventus, Genoa-Milan, Bologna-Udinese, Verona-Lazio, Sassuolo-Chievo, Torino-Palermo, Inter-Fiorentina, Frosinone-Empoli, Atalanta-Sampdoria.

Matteo Origoni
@MatteOri5


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