Logo Serie BUna giornata al cardiopalma quella del turno infrasettimanale: Livorno, Bari e Spezia riacciuffano il pareggio, il Catania dilaga. Grazie ai tanti pareggi la classifica rimane molto corta, dando spazio a repentini cambi di classifica e spingendo anche le formazioni “minori” a credere in una impresa possibile.

BOLOGNA – TRAPANI 2-1 5’ Mancosu (T), 28’ Terlizzi aut., 63’ Laribi (B)
Il Bologna viene spaventato dai terribili siciliani, ma ha acquisito una sicurezza tale da essere in grado di ribaltare il risultato e portare a casa i tre punti. Nell’anticipo Mancosu fa subito valere il titolo di capocannoniere dello scorso torneo, ribattendo in rete, da vero “bomber di razza”, una respinta di Stojanovic. Gli emiliani si svegliano e creano molte occasioni, ma Gomis è fenomenale nell’allontanare ogni minaccia con le sue manone. Dopo alcuni minuti di pressione snervante i siciliani devono arrendersi: Laribi si trova davanti al portiere trapanese e cerca un compagno a centro area, Terlizzi interviene per salvare la situazione ma spinge il pallone nella sua porta. I padroni di casa fanno valere il blasone anche per tutta la ripresa, le occasioni sono plurime ma il gol stenta ad arrivare. Ci vuole un’invenzione di Cacia per il compagno Laribi per scardinare la difesa avversaria. La reazione ospite si rivolve in una conclusione da lontano di Nadarevic.

BARI – PESCARA 1-1 32’ Memushaj (P), 88’ De Luca (B)
“È l’ora di ripartire!”: questo sarebbe il titolo di una locandina introduttiva alla gara. Entrambe le formazioni non stanno mostrando tutto il loro potenziale, entrambe si dimostrano troppo discontinue. Dopo una mezz’ora combattuta, ma con poche occasioni, il Pescara si porta avanti: Melchiorri taglia alle spalle della difesa, appena entrato in area viene atterrato da Rossini. Memushaj trasforma il rigore del vantaggio. La reazione del Bari è portata avanti inizialmente da Donati, poi da Caputo e Wolsky che però non trovano il tocco giusto. L’ingresso di De Luca dà nuova forza ai baresi che spingono sempre più e da calcio d’angolo creano il pareggio: cross al centro, su cui stacca proprio l’attaccante varesino del Bari, segnando la quarta rete stagionale.

CARPI – TERNANA 3-1 9’ Bianco rig. (C), 35’ Concas (C), 45+2’ Mbakogu (C), 74’ Ceravolo (T)
La capolista ingrana ancora la marcia giusta, nel primo tempo apre e chiude la contesa grazie a tre gol e un ritmo invidiabile. Nove minuti e i romagnoli passano in vantaggio: lancio lungo su cui si avventa Mbakogu, il portiere Sala gli frana addosso e viene espulso, Bianco trasforma il rigore. Gli emiliani sono bravi a far valere la superiorità numerica e alla mezz’ora colpiscono di nuovo: Porcari serve Poli, che al volo crossa al centro per la testa di Concas che raddoppia. Il tris è griffato, per la settima volta in stagione, Mbakogu: il nigeriano salta l’avversario in velocità e batte il portiere con l’interno destro. Nella ripresa il ritmo è più basso, ma le occasioni non mancano. La Ternana riesce a trovare il gol della bandiera grazie a Ceravolo, che ribadisce in rete la conclusione di Crecco.

CATANIA – VIRTUS ENTELLA 5-1 22’ Escalante (C), 55’ e 88’ Rinaudo (C), 76’ Lanini (VE), 81’ Sauro (C), 93’ Marcelinho (C)
La mano del destino… o meglio di Sannino! Da quando il nuovo allenatore è arrivato in Sicilia ha provato a modificare le sorti catanesi, anche se è stato spesso ostacolato da eventi ed episodi sfortunati. Il carattere del mister si vede senza dubbio in questa occasione: gli uomini in maglia rosso-azzurra scendono in campo con una grinta formidabile rifilando una sonora “manita” agli avversari. La festa inizia con il colpo di testa di Escalante (già pericoloso poco prima) e viene portata avanti da un missile che esce dai piedi di Rinaudo. L’Entella, che nella prima frazione aveva sfiorato il pareggio con Sansovini, riesce ad accorciare ad un quarto d’ora dal termine grazie all’esordiente Lanini. Nel finale si scatenano i padroni di casa: Sauro incorna il doppio vantaggio, Rinaudo (con deviazione) mette il turbo e Marcelinho mette la ciliegina sulla torta con un tap-in facile. Punizione dura e immeritata per la Virtus; la super-vittoria è invece un “risarcimento” per tutto ciò che è mancato nelle gare precedenti.

CITTADELLA – LIVORNO 1-1 68’ Ceccherini (L), 86’ Rigoni (C)
Due squadre con la necessità di vincere si danno battaglia in terra veneta. Il Livorno gioca meglio, imposta sempre il gioco e sfiora il vantaggio ripetutamente, il Cittadella tiene botta e prova a distendersi con ripartenze veloci. Al68’ sono è proprio gli ospiti a trovare il primo gol: la difesa veneta rimane immobile quando il portiere Valentini respinge una conclusione ravvicinata di Belinghieri, sulla palla vagante si avventa Ceccherini siglando l’uno a zero. Il Cittadella rimane anche in dieci uomini ma non si scoraggia, reagisce mettendoci cuore e anima. Gli sforzi vengono ripagati a quattro minuti dal termine quando Rigoni pesca l’angolo giusto con una conclusione da lontano e porta i suoi in parità.

FROSINONE – VARESE 1-1 27’ Curiale (F), 60’ Lupoli (V)
Il primo tempo è puro spettacolo, le occasioni si susseguono e vanno ad esaltare tutte le qualità dei protagonisti in campo. In avvio di gara gli ospiti attaccano con coraggio e convinzione, impegnando Pigliacelli dalla distanza. Le due compagini sono ispirate principalmente dalle giocate di Lupoli, per i varesini, e Curiale, per i laziali. Proprio il numero 11 ciociaro sfiora il vantaggio per due volte: prima colpisce la traversa, poi trova la risposta di Bastianoni a sbarrargli la strada. Ma il gol è nell’aria: Dionisi controlla il pallone sulla sinistra e crossa al centro per il colpo di testa ancora di Curiale, che questa volta insacca. Il Varese reagisce, si scuote e tenta il pareggio con una zampata dell’esordiente Miracoli, ma Pigliacelli respinge. Il tempo termina con due sfortunate conclusioni dei difensori varesini Rea e Borghese. La manovra ospite è più frizzante anche nella ripresa, infatti, dopo alcune incursioni, Lupoli trova il pareggio: l’attaccante ribatte in rete una respinta corta del portiere laziale. A questo punto le due formazioni abbassano il ritmo, terminando la partita in parità. Il Frosinone fallisce il nuovo approdo in cima alla classifica; il Varese strappa un punto di qualità e quantità.

PERUGIA – AVELLINO 0-0
Poche emozioni e tanta noia allo stadio “Renato Curi”: le due formazioni appaiono bloccate e non valorizzano uno dei match più interessanti di questa giornata. L’unico tiro nello specchio porta la firma di Perea, le due compagini infatti non riescono a centrare la vittoria rispettivamente da quattro e tre turni. L’occasione più ghiotta arriva al 90’: il centrocampista irpino Filkor stende l’MVP Perea in area di rigore: Taddei si presenta sul dischetto ma Gomis lo ipnotizza, conservando il pareggio.

SPEZIA – LATINA 1-1 21’ Paolucci (L), 94’ Ebagua (S)
Lo Spezia parte favorita, ma il punto conquistato se lo deve sudare. Parte forte il Latina che al 4’ esalta il portiere ligure Chichizola con una conclusione di Angelo e, al 21’, lo punge con un fantastico mancino griffato Paolucci. Ancora i laziali a dare fuoco alle polveri ripetutamente, intervallati solo da un colpo di testa del ligure Piccolo. Le squadre si battono duramente e, quando sale il nervosismo, Valiani si fa espellere per proteste lasciando gli ospiti in dieci uomini. Cresce la pressione spezzina che proprio all’ultimo minuto capitalizza: una punizione di Ebagua passa in mezzo alla barriera e si infila laddove il portiere del Latina non può arrivare, trovando un pareggio insperato.

VICENZA – MODENA 0-2 36’ Granoche (M), 89’ Camisa aut.
Il Modena regola il Vicenza con un gol per tempo, relegando i veneti in seria difficoltà: una vittoria nelle ultime sei gare e penultimo posto in classifica, a cui si aggiunge un grave infortunio al suo uomo simbolo Antonino Ragusa (oltre a quelli di Tutino e Maritato). I padroni di casa comunque ci provano prima con Sciacca e poi con Spiridonovic, ma non riescono ad essere incisivi. A lungo andare l’esperienza degli emiliani, guidati da coach Novellino, prevale: l’attaccante gialloblu Granoche prima insacca, sfruttando un’indecisione ospite, poi si allarga sulla sinistra e crossa un pallone, che Camisa devìa goffamente in porta.

VIRTUS LANCIANO – PRO VERCELLI 2-0 3’ Vastola (VL), 45+1’ Gatto (VL)
Partita frizzante e ricca di occasioni allo stadio “Menti”, dove le due formazioni dimostrano di meritare la posizione che occupano. I frentani passano in vantaggio con un colpo di testa di Vastola (quinto gol) e colgono una traversa con lo stesso trentaseienne centrocampista poco dopo. La Pro reagisce controllando il possesso della palla, ma risultano poco precisi sotto porta. Nel finale di tempo, ancora su cross di Mammarella e ancora da palla inattiva, arriva il raddoppio di Gatto. Nella seconda frazione il copione non cambia ma l’unica chance per segnare creata dalla Pro capita sul sinistro di Marchi, che manda a lato.

Classifica: Carpi 21, Bologna 21, Frosinone 19, Livorno 18, Virtus Lanciano 18, Trapani 18, Spezia 17, Perugia 17, Avellino 17, Bari 16, Modena 15, Pro Vercelli 14, Brescia 14, Catania 12, Varese 12 (-1), Virtus Entella 11*, Ternana 10*, Pescara 10, Cittadella 10, Vicenza 10, Latina 9, Crotone 7.
*Una gara in meno.

Andrea Menon


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