SYDNEY – La vera sorpresa dopo la terza giornata della lega australiana è sicuramente rappresentata dal vedere Sydney capolista, dopo aver trascorso quasi tutto il campionato scorso impelagata nei bassifondi della classifica. Sembra funzionare, dunque, il nuovo corso affidato alle evidentemente capaci mani dell’esordiente tecnico Andrew Gaze, uno che quando giocava sapeva sempre fare la cosa giusta al momento giusto, ovvero fare canestro e non lasciarlo fare agli altri, dote che è finora riuscito a trasmettere ai suoi uomini. Con una squadra finalmente costruita con oculatezza, dopo anni di effimera ricerca del giocatore-spettacolo, operazione buona per riempire il palasport ma inconcludente in termine di risultati (vero, Josh Childress?), i Kings praticano un basket bello e soprattutto efficace, con 8 uomini in grado di alternarsi in campo senza che la squadra ne risenta. E, visto che quest’anno l’intenzione è quella di voler fare le cose per bene, il “taglio” a tempo di record per motivi puramente tecnici dell’Usa Michael Bryson, del quale le tracce non si sono perse ma non si sono proprio mai viste. Al suo posto, a far compagnia al centro ex Lakers Josh Powell, arriva, sempre da Los Angeles, un altro veterano, la guardia Steve Blake. A riprova che per i Kings questo torneo è tutta un’altra storia, il doppio successo nel giro di tre giorni: in trasferta con New Zealand, finalista dell’ultimo campionato, dominata senza troppi patemi d’animo, e in casa nel solitamente sempre ostico derby con Illawarra, risoltosi stavolta in poco più di una passeggiata.

Casey Prather (Perth)

Casey Prather (Perth)

Ad appaiare la rinata Sydney, e questa non è certamente nè una sorpresa nè tantomeno una novità, i campioni in carica di Perth. Cammino comune quello di Kings e Wildcats, che dopo aver perso entrambi all’esordio hanno poi infilato una serie di quattro successi consecutivi. E anche per la squadra di coach Trevor Gleeson che, per assurdo, sembra aver beneficiato dalla partenza dell’MVP Jermaine Beal, con l’altro Usa Casey Prather (24 punti contro Illawarra, 16 contro Melbourne) salito prepotentemente alla ribalta, doppio successo nel weekend, in casa con Illawarra e in trasferta con la corazzata Melbourne. Corazzata che, partita coi favori del pronostico, non sembra ancora riuscire ad esprimere tutto il suo potenziale, affidandosi troppo alla vena realizzativa di  Chris Goulding (infortunatosi alla caviglia contro  Brisbane, ne avrà per un paio di settimane) che sembra però pagare le fatiche olimpiche. Bene la “matricola” Brisbane (ci sta perdere in trasferta con Melbourne) che batte una New Zealand protagonista del solito avvio di torneo al rallentatore, e Adelaide, brava a mettersi alle spalle la batosta rimediata da Illawarra nella prima giornata. Ancora al palo Cairns, che ha comunque l’attenuante di aver finora sempre giocato in trasferta, bizzarrie del calendario, piccola crisi per Illawarra, rivelazione della scorsa stagione, ma rivoluzionata nell’organico, incapace di fare il bis dopo il tiro a segno nel debutto con Adelaide.

Risultati 3ª giornata: Sydney-*New Zealand 78-69 Melbourne-Brisbane 78-70 Adelaide-Cairns 83-67 Perth-Illawarra 80-73 Brisbane-New Zealand 88-82 Perth-*Melbourne 72-69 Sydney-Illawarra 90-73

Classifica: Sydney Kings e Perth Wildcats 8 punti; Brisbane Bullets, Adelaide 36ers, Melbourne United 6; New Zealand Breakers e Illawarra Hawks 2; Cairns Taipans 0.