Sergio Llull, uno dei migliori in una giornata non ottima per il Real (Foto: acb.com)

Sergio Llull, uno dei migliori in una giornata non ottima per il Real (Foto: acb.com)

(1) Real Madrid – (8) CAI Zaragoza 78 – 70

Fatica, eccome se fatica il Real per avere la meglio su di un CAI ordinato e preciso capace, grazie anche alla mostruosa prestazione di Sanikidze (12+13, 27 val), di restare in partita fino all’ultimo. Che la giornata non sia delle migliori lo si intuisce dall’approccio stanco alla gara da parte dei blancos, che costringe Pablo Laso ad un triplo cambio nelle fasi iniziali per dare la scossa da una squadra spenta (12-16), trovando nel Chacho e in capitan Reyes gli uomini del riscatto. Le assenze di Fernàndez e Draper si fanno sentire, e la capolista fatica ad allungare, con Zaragoza a tenere costantemente sotto controllo il distacco dagli avversari fino ad arrivare a toccare un clamoroso -3 (55-52) al termine di uno 0-11 arrivato a cavallo degli ultimi due periodi. Il coach di casa si vede costretto al timeout per cercare di riorganizzare le idee, trovando ancora una volta in Reyes e nei Sergios (Rodrìguez-Llull) la chiave di volta per risolvere una partita complicata, toccando il 68-59 della sicurezza a 3′ dalla fine che alleggerisce la pressione e indirizza la partita in direzione capitale.

Madrid: F. Reyes 18, S. Llull 16, I. Bourousis 11; Rim(32): I. Bourousis e N. Mirotic 7; Ast(16): S. Rodrìguez e S. Llull 5

Zaragoza: J. Jones 13, M. Roll 13, V. Sanikidze 12; Rim(37): V. Sanikidze 13; Ast(12): P. Llompart 5

Serie: 1-0

Clamorosa prestazione per Jayson Granger (plus/minus +27), in dubbio alla vigilia, che guida Màlaga alla vittoria

Clamorosa prestazione per Jayson Granger (plus/minus +27), in dubbio alla vigilia, che guida Màlaga alla vittoria (Foto: acb.com)

(4) Unicaja – (5) Herbalife Gran Canaria 78 – 70

Málaga è senza dubbio una delle città spagnole dove il basket si vive con maggiore intensità. Forse è questo uno dei principali motivi per cui Unicaja si è aggiudicata la prima partita dei quarti di finale in teoria più combattuti, quarta contro quinta. La gara sembrava tutta isolana nel primo quarto (12-22) ma la panchina di Málaga riportava la parità alla fine del primo tempo per vivere una nuova partita di 20 minuti. Gran Canaria tentava di nuovo la fuga ma la tifoseria locale non ne voleva sentire parlare e si impersonava in Caner-Medley, che con tre triple consecutive faceva esplodere il Martín Carpena. Il finale è una festa in cui gli andalusi chiudono una partita che era iniziata nel peggiore dei modi possibili.

Málaga: F. Vázquez 16, J. Granger 13, N. Caner-Medley 11; Rim(44): F. Vázquez 10; Ass(18): J. Granger 10

Gran Canaria: T. Bellas 18, E. Báez 13, B. Newley 12; Rim(36): W. Tavares 9; Ass(14): T. Bellas 7

Serie: 1-0

Siviglia ha potuto davvero poco contro lo strapotere di Valencia (ACB Photo: M.A. Polo)

Siviglia ha potuto davvero poco contro lo strapotere di Valencia (ACB Photo: M.A. Polo)

(2) Valencia Basket – (7) Cajasol 84 – 54

Già alla vigilia, non persistevano dubbi sulla disparità di forze tra i giovani andalusi ed i collaudati valenciani, resta comunque l’ennesima dimostrazione di forza di una squadra che non sembra aver la minima intenzione di arrestare la propria corsa, schiantando una potenziale mina vagante di questi playoff senza appello. I primi cenni dello sgretolamento di Siviglia arrivano a metà del secondo periodo, quando la rotazione che porta Satoransky in panchina permette a Sam Van Rossom di salire in cattedra e dare il primo strappo alla gara (37-29); e questo non è che l’antipasto per l’allungo decisivo propiziato proprio dall’esterno belga, che prende in mano le redini dell’incontro e guida i suoi in una seconda metà di gara perfetta su ambedue i fronti, che lascia al palo gli avversari e consente di chiudere con un clamoroso +30 finale.

Valencia: O. Lafayette 15, S. Van Rossom 13, J. Doellman 11; Rim(43): B. Dubljevic 43; Ast(24): S. Van Rossom 6

Siviglia: S. Bamforth 12, A. Urtasun 10, M. Landry 8; Rim(33): M. Landry e S. Bamforth 5; Ast(9): T. Satoransky 5

Serie: 1-0

Juan Carlos Navarro, protagonista assieme a Brad Oleson di una prestazione superlativa (ACB Photo: G. Parga)

Juan Carlos Navarro, protagonista assieme a Brad Oleson di una prestazione superlativa (ACB Photo: G. Parga)

(3) FC Barcelona – (6) Laboral Kutxa 92 – 87

Come al solito quando c’è lui in pista, le partite hanno un prima e un dopo Juan Carlos Navarro. Fino all’intervallo una partita in cui Baskonia riusciva ad avere un leggero vantaggio sui ragazzi di Xavi Pascual, che si tenevano in gara soprattutto a un potente gioco interiore dove brillava particolarmente Joey Dorsey. Il terzo quarto ha visto però l’esplosione di quelli che alcuni considerano il vero re Juan Carlos, Navarro, il giocatore capace di fare 18 punti in un solo quarto quando nei primi venti minuti  ne aveva fatto solo 4, colui in grado di far dimenticare i 15 punti di un Thomas Heurtel che si vedeva surclassato da una delle leggende del basket spagnolo. Navarro riportava in vantaggio in questo modo il Barcelona, che tuttavia non chiudeva la partita. Nell’ultimo minuto una tripla di Andrés Nocioni restituiva il pareggio ma ecco di nuovo “La Bomba”, che con una penetrazione fatta con la tranquillità di chi gioca con i propri figli dava un +2 ai locali che alla fine sarebbe decisivo.

Barcelona: B. Oleson 29, J. C. Navarro 24, J. Dorsey 13; Rim(30): J. Dorsey 11; Ass(19): J. C. Navarro 5

Vitoria: T. Heurtel 23, L. Hamilton 19, F. San Emeterio 14; Rim(24): L. Hamilton 6; Ass(24): T. Heurtel 7

Serie: 1-0

Fernando Algaba Calderòn e Andrea Furlan