(3) FC Barcelona – (1) Real Madrid, 83 – 81

Il copione che non ti aspetti. O forse sì. Che il Real Madrid delle 25 vittorie consecutive in campionato non sarebbe riuscito a vincere il campionato sembrava uno scenario apocalittico a metà stagione. Che il Barcelona l’avrebbe conquistato con Juan Carlos Navarro come MVP delle finali era probabilmente l’unica eccezione che un amante del basket sarebbe stato in grado di considerare. Ebbene, così è stato.

Il FC Barcelona, vincitore dell'ACB 2013-2014

Il FC Barcelona, vincitore dell’ACB 2013-2014 (ACB Photo)

Il Barcelona ha vinto questa sera la sua diciottesima ACB in una partita atipica, dominando sin dall’inizio e tenendo a distanza un Real Madrid che non dava quella sensazione di poter ribaltare e distruggere la partita in qualsiasi momento. Così il +6 alla fine del primo quarto, una distanza minima che dava però un po’ più di fiducia a una squadra locale che sapeva di non poter sbagliare: una quinta partita a Madrid sarebbe stata probabilmente ingestibile.

Il secondo periodo iniziava nel peggiore dei modi per i blancos. Dopo i primi buoni minuti di Rudy Fernández, il Real Madrid si lasciava andare, mentre la seconda linea del Barcelona funzionava perfettamente. Tanto è così che già a metà del quarto i locali hanno toccato il +12, facendo saltare l’allarme nella White House. Tuttavia, un paio di giocate ispirate dei giocatori interiori del Madrid fermavano l’emorragia e i merengues potevano andare all’intervallo a -5.

Al ritorno degli spogliatoi il Real Madrid sembrava più concentrato, ed effettivamente dopo qualche giocata era di nuovo attaccato al Barcelona. Un’illusione che si vedrebbe frantumata in mille pezzi dopo l’espulsione di Pablo Laso, che lasciando il Palau spinto da un collaboratore nella sedia a rotelle, offriva l’immagine perfetta di come la sua squadra ha finito una stagione che sembrava fatta unicamente per i festeggiamenti. Con Laso fuori dai giochi, il Barcelona ha approfittato per mettere il dito nella piaga e tornare a una differenza a doppia cifra. Un vantaggio che si sarebbe mantenuto intorno ai dieci punti per una buona parte anche dell’ultimo quarto, il tempo sufficiente per colpire il morale visitante.

Le disgrazie non vengono mai da sole e oltre lo svantaggio nel marcatore e la perdita di Laso il Real Madrid vedeva Salah Mejri abbandonare la partita a causa di un infortunio al ginocchio. Ma ormai era comunque tardi. Tomic si era impadronito della zona pitturata e l’ombra di Navarro era dietro ogni singola azione pericolosa del Barelona. L’indolenza di Mirotic e una delle peggiori partite di Sergio Rodríguez in questo playoff erano sintomi di quello che stava per succedere. Un ultimo colpo di reni ha riportato il Madrid a -2 dai blaugranas ma una buona circolazione di palla è finita nelle mani di Maciej Lampe, che completamente solo all’angolo ha sigillato da tre punti il campionato culé. Navarro ha potuto alzare il terzo trofeo come MVP della finale (rompendo il pareggio a due con Felipe Reyes e un certo Arvydas Sabonis) e la sua ottava ACB, diventando il giocatore spagnolo più laureato di sempre.

La stagione in Spagna finisce così in modo piuttosto sorprendente. Con un Barça che si dimostra super nei playoff (la quinta partita a Valencia è la chiave) e un Real Madrid che andrà in vacanza probabilmente senza la coscienza troppo pulita, sapendo che ha fallito di nuovo nel suo tentativo di vincere l’Euroleague e senza capire come dopo aver dominato il 95% del campionato alla fine sono i blaugranas a portare il titolo a casa. Ci aspetta un’estate molto intensa.

Barcelona: A. Tomic 22, J. C. Navarro 14, B. Oleson e B. Nachbar 10; Rim(38): A. Tomic 9; Ass(14): M. Huertas 7

Real Madrid: R. Fernández 13, I. Bourousis 12, F. Reyes e N. Mirotic 11; Rim(34): T. Darden e I. Bourousis 7; Ass(11): S. Rodríguez y S. Llull 3