Coach Helio Rubens

Se “tutto il mondo è paese”, anche il Brasile e il suo basket non si sottrae dall’iniziare il proprio ‘mercato’ a poche ore di distanza dalla conclusione del proprio campionato più importante.
In queste ore le cronache cestistiche brasiliane sono un susseguirsi di annunci e nuovi contratti, sulle note del più classico dei ‘walzer delle panchine’, o forse sarebbe meglio la ‘samba’. Tra addii e clamorosi ritorni, sono già stati delineati importanti cambiamenti, anche su alcune delle panchine più importanti della Liga Nacional.
Ha iniziato il mitico Helio Rubens Garcia, annunciando sui social network le sue dimissioni dall’incarico al Franca, sua città natale che ha contribuito nell’ultimo ventennio a essere considerata la patria del ‘basquete’. Il 71enne dal curriculum infinito (è stato anche allenatore della Seleçao in due occasioni, in cui ha anche gettato nella mischia internazionale dei ventenni come Anderson Varejao, Nene Hilario e Tiago Splitter), ha però stupito tutti: come Al Pacino nei panni di Tony D’Amato in ‘Ogni maledetta domenica’, mentre tutti si aspettavano un suo pre-pensionamento, Helio Rubens ha annunciato la sua firma del contratto con l’Uberlandia. In più, come era già accaduto in terra mineira qualche anno fa, sarà seguito dal suo playmaker di fiducia ovvero…suo figlio Helinho (classe 1975) e magari a breve da qualche altro suo ‘fidato cavaliere’.
Al suo posto, il Franca Basquetebol Clube ha firmato nientemeno che Lula Ferreira, altro allenatore di grande rilievo negli ultimi quindici anni; anche Lula è stato allenatore della Nazionale, anzi l’ultimo coach autoctono prima dell’arrivo di Moncho Monsalve e di Ruben Magnano. Fondatore e creatore dell’epopea del COC/Ribeirao Preto, Lula ha vinto il titolo nazionale con il Brasilia nel 2010 (coach dell’anno), salvo poi ritirarsi a incarichi meno stressanti; era infatti responsabile tecnico della lega NBB, e ha fortemente voluto il ‘campionato parallelo di sviluppo’ (LDO), una sorta di campionato U21 con obbligo di partecipazione per ogni club del Nacional, e vinto dal Flamengo con un canestro all’ultimo secondo di Ricardo Bampa.
A proposito del Flamengo, è durata solo una stagione l’esperienza del tecnico argentino Gonzalo Garcia che, dopo la sconfitta in gara-5 della semifinale e avendo portato in bacheca solo il titolo carioca (che ‘viene via’ gratis, per assenza di concorrenza sufficiente…), ha preferito tornare in Patria all’Union Formosa, mentre la sua ala-pivot connazionale Federico Kammerichs si è già accasato al Regatas Corrientes.
Anche in questo caso, il sostituto è ben noto per essere parte integrante da anni dello staff della Seleçao. Sarà infatti Josè Neto a guidare il club rubronegro nella prossima stagione, dopo le sue esperienze al Palmeiras e al Joinville più edificanti solo dal punto di vista umano. Con quest’ultima ha meritatamente raggiunto i quarti di finale, battendo il Limeira e uscendo solo allo spareggio contro il Pinheiros: un risultato insperato dopo una partenza in netta rincorsa. Neto sarà assistente di De Conti al Campionato Sudamericano, e di Magnano a Londra 2012.
Anche nel suo caso, il rimpiazzo è stato immediato: il Joinville ha chiamato Enio Vecchi, ex di Londrina e Vitoria, ma che è reduce da un’infruttuosa esperienza con la Nazionale Femminile, da cui ha dovuto dimettersi dopo la polemica con l’ex-giocatrice Hortensia.
In pratica, per il momento sono sicuri della propria mansione solo l’allenatore campione nazionale Josè Vidal, il ‘coach dell’anno’ Regis Marrelli del Sao Josè e l’eterno Jorge Guerra del Bauru. Ma da qui ad agosto, ossia all’inizio del Paulista in contemporanea con le Olimpiadi, si prevedono altri “balli di gruppo”.