“I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume„  (Ennio Flaiano)

Gui Giovannoni durante la finale NBB

Guilherme Giovannoni aveva preso il pennarello rosso e cerchiato il 2 giugno, il giorno del suo trentaduesimo compleanno. Non immaginava però che avrebbe ricevuto tre regali così splendidi: il titolo nazionale con il Brasilia, il premio di MVP della finale contro il Sao Josè e quello di Miglior Giocatore del campionato.
E’ stato un giorno di festa davvero speciale per l’ex-capitano virtussino, in cui il suo  Brasilia che si è imposto 78-62 nella finale del campionato brasiliano, sconfiggendo il Sao Josè; i suoi 26 punti sono stati non solo la ciliegina sulla torta (di compleanno, of course), ma anche la fonte della soddisfazione e del riconoscimento del lavoro di squadra.
Il Brasilia è campione nazionale per la terza volta consecutiva (su quattro edizioni della Liga Nacional); a parte la prima finale persa contro il Flamengo, il club della capitale ha conquistato il primo titolo nel remake del 2010, mentre lo scorso anno ha inflitto al Franca un perentorio 3-0 nella serie.
Pareva non essere una stagione esaltante per il gruppo di coach Vidal, che aveva fallito gli appuntamenti continentali e che aveva chiuso al quarto posto del ranking pur subendo pesanti sconfitte. Quest’anno però la Liga ha cambiato la formula, propendendo (con il favore degli sponsor) per una gara secca, giocata alle 10 della mattina (per una migliore copertura televisiva); una partita in cui tutto può succedere.
In teoria il S.Josè avrebbe avuto il diritto di disputare la partita sul proprio campo, ma ha dovuto lasciare l’insufficiente “Lineu de Moura” per il ‘Ginasio Hugo Ramos’ di Mogi a un’ottantina di chilometri di distanza. Gli ottomila tifosi della capolista hanno però visto sopire ben presto le legittime aspettative di titolo e di bel gioco, guadagnate da Murilo Becker e soci in questi ultimi due mesi di campionato giocati a livello strepitoso.
Il Brasilia, formazione più ‘corta’ ma che fonde alla perfezione compatezza, esperienza e senso della vittoria, ha impresso sin da subito il proprio marchio sulla partita. Gui Giovannoni, Nezinho e Arthur Silva (16 con 5/7 da due) hanno costruito il primo parziale di 10-0, ma è la difesa che ha più impressionato, concedendo il primo canestro in assoluto al 5′ con una tripla in transizione di Jefferson William. Uno choc da cui il S.Josè in pratica non si è mai ripreso. L’icona della gara è l’espressione sbiancata e affranta di Fulvio Chiantia, il pur validissimo regista del S.Josè: più che l’artefice di mille giochi a due vincenti in questa stagione (chiusa con 249 assist in 31 partite), l’ex-rosetano pareva Frodo Baggins nella tela del ragno Shelob. Sul suo scout impietoso sono riportati solo 9 punti (4/8 da due, 0/7 da tre) e 3 assist (più di cinque in meno della media) e i suoi compagni, per abbozzare una prima e convinta reazione si sono dovuti affidare alle soluzioni da fuori (16 punti con 5/11 dal campo per Dedè Stefanelli) e a rimbalzo d’attacco (20 punti e 14 rimbalzi di cui 8 offensivi per Murilo Becker). Il Sao Josè ha cercato infatti di tornare in carreggiata nel secondo periodo, in cui ha interpretato meglio le difese del Brasilia, e alimentando Becker, dichiarato dominatore dell’area pitturata. Il -4 all’intervallo pare un sogno per i tifosi paulisti, ma senza fare i conti con i quattro conterranei più spietati emigrati nella Capitale. Nezinho e Alex Garcia continuano a spegnere alla fonte il gioco del S.Josè con la pressione sugli esterni, mentre Marcio Cipriano (il rapper ex-Ribeirao Preto), pur a secco di punti, si sacrifica su un paio di fondamentali palle vaganti che permettono al Brasilia di riconquistare un vantaggio in doppia cifra (53-39 al 30′). Il sigillo è opera del ‘quarto reduce’, Gui Giovannoni che segna sei punti consecutivi all’ingresso dell’ultima frazione, approfittando degli ampi spazi concessi da una difesa sanjoannense ormai affranta. L’italo-brasiliano chiude con 26 punti con 9/11 da due, 2/4 da tre, 8 rimbalzi e 3 assist: da buon festeggiato, ha offerto il meglio ai suoi amici.
Il finale scorre liscio, con i circa 500 tifosi del Brasilia in festa e i saluti tra i giocatori iniziati già a circa 30″ dalla sirena.
Al termine premiazioni in campo per tutti, compresi i riconoscimenti individuali con Gui Giovannoni premiato dall’amico Anderson Varejao, tornato in Patria per iniziare a breve la preparazione ai Giochi Olimpici con la Seleçao. Il tempo di una cena con gli amici e con la splendida Gabriela, della parata per le vie di Brasilia sul carro dei pompieri, e poi subito di nuovo al lavoro: “E’ un momento molto importante per il basket brasiliano” dice Giovannoni “Voglio concentrarmi sulle Olimpiadi, presentarmi in forma a coach Magnano e allenarmi fortissimo per dare il meglio a Londra”.
Chiusa la pagina del diario, se ne apre subito un’altra.
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* Finale NBB 2012 : Sao Josè x Brasilia 68-78 *
SJC: Fulvio Chiantia 9, Stefanelli 16, Laws 7, Jefferson William 7, Murilo Becker 20, Calvo 3, Matheus Costa, Paulao ne, Ricardo Fischer, Chico Delben, Robinho dos Santos ne; coach Marrelli
BRA: Nezinho 13, Alex Garcia 15, Arthur Silva 16, Giovannoni 26, Lucas Tischer 4, Marcio Cipriano, Alirio 2, Bruninho Langsdorff, Rossi 2, Ronald Reis ne, Fabio Oliveira, Ismar ne; coach Josè Carlos Vidal
Parziali: 10-18, 29-33, 39-53, 62-78
MVP: Guilherme Giovannoni (Brasilia)

Quintetto ideale del campionato:
– Fulvio Chiantia (play – S.Josè)
– Alex Garcia (guardia – Brasilia)
– Marquinhos Souza (ala – Pinheiros)
– Guilherme Giovannoni (ala/pivot – Brasilia)
– Murilo Becker (pivot – S.Josè)