Coach Pesic alza il titolo vinto nel 2014 dal suo Bayern (foto: T-online.de)

Coach Pesic alza il titolo vinto nel 2014 dal suo Bayern (foto: T-online.de)

La Champions Cup di domani sera tra Bayern ed Alba apre ufficialmente la stagione 2014/2015 di Bundesliga. Un campionato che anno dopo anno vede innalzarsi il suo livello tecnico e che, anche quest’anno, seguiremo in maniera puntuale. Tutti a caccia del titolo conquistato dai monacensi qualche mese fa, ma andiamo a vedere il nostro ranking.

 

18. GOTTINGEN

Dopo l’Eurochallenge vinta nel 2010, la retrocessione dell’anno seguente, torna in Bundesliga il Gottingen. Di quella squadra non è rimasto più nulla e materiale per provare a salvarsi non è che abbondi. Riportato in Germania l’esperto playmaker ex Lietuvos Khalid El-Amin con al fianco la guardia da Oldenburg Dominik Bahiense de Mello, l’innesto più interessante è quello di Raymar Morgan, ala forte di casa nel campionato israeliano ma che lo scorso anno è rimasta ferma per un serio infortunio. Occhio anche al cecchino Alex Ruoff, micidiale tiratore da tre punti. Manca un vero go-to guy, ci sarà da lottare per restare in Bundesliga.

 

17. CRAILSHEIM MERLINS

Prima esperienza nella massima serie per i Merlins, vincitori dello scorso campionato di ProA. Ha cercato di stravolgere il meno possibile il gruppo che si è guadagnato sul campo la Bundesliga, ma le scommesse da vincere sono molte. Nel backcourt le due certezze: la guardia ex Alba Joshiko Saibou, reduce da un gran campionato al piano di sotto a Giessen dove ha viaggiato oltre i 13 di media, e il playmaker Justin Tubbs, lo scorso anno a Rouen in Francia. Sotto canestro interessante la scommessa Chris Otule, rookie da Marquette, quarto stoppatore della storia del college che fu casa di Dwayne Wade. Per la salvezza la strada è tutta in salita.

 

Christian Standhardinger (Mitteldeutscher), secondo gli americani somigliava al Michael Jackson post sbiancamento. Giudicate voi...

Christian Standhardinger (Mitteldeutscher), secondo gli americani somigliava al Michael Jackson post sbiancamento. Giudicate voi…

16. MITTELDEUTSCHER

Smantellata la squadra che ha sfiorato i playoff lo scorso anno, il team di Weissenfels dovrà tornare a faticare per agguantare la salvezza. Le chiocce del gruppo saranno il confermato Djordje Pantelic e l’ex Varese Simonas Serapinas, ma si conta molto sul ritorno di Hordur Vilhjalmsson dopo l’esperienza a Valladolid e la qualificazione agli Europei strappata in estate per la sua Islanda. Dividerà il timone con il rookie da Drexel Frantz Massenat. Altri due i rookie firmati dall’MBC: Christian Standhardinger, ala tedesca doc reduce da un quadriennio in Ncaa piuttosto turbolento tra Nebraska e Hawaii, e Ryan Nicholas, ala da Portland dove nell’anno da senior ha viaggiato a 12,9 punti e 8,8 rimbalzi sfiorando il 40% da 3 punti col quale si conta di ripetere il colpo Angelo Caloiaro (finito a Bonn dopo le avances di Cantù). Tante scommesse da vincere per ripetersi.

 

15. TBB TRIER

Cambiamenti ridotti al minimo in casa Trier, dopo la comoda salvezza raggiunta l’anno passato. Alcuni tasselli importanti, però, sono caduti dal mosaico, in primis con la partenze del “bomber” Trevon Hughes, ma anche dei mestieranti Warren Ward sugli esterni e Andreas Seiferth sotto le plance. Il peso dell’attacco passerà sulle spalle dell’ex Biancoblu Bologna Ricky Harris, arrivato da Wurzburg. La società ha poi puntato su due giovani talenti slavi: il serbo Marko Lukovic, ala di 207 centimetri classe ’92 proveniente dal Mega Vizura (5,3 punti e 3,6 rimbalzi in Lega Adriatica) e il nazionale bosniaco Adin Vrabac, ala classe ’94 da Sarajevo. Squadra giovane e leggera, ci sarà da correre per salvarsi.

 

14. EISBAREN BREMERHAVEN

Squadra praticamente nuova di zecca sulle sponde del Mare del Nord con l’obiettivo di fare un campionato tranquillo. Il leader designato della squadra sarà Lorenzo Williams, playmaker con punti nelle mani arrivato dal Ventspils e con esperienza anche in Eurochallenge. Al suo fianco ci saranno il cecchino Tyrus McGee, ex Breogan (13,6 punti col 39% da 3 in Spagna in Leb Oro), e Rodney Williams, atletico esterno dalla D-League di Delaware (9,7 punti di media), oltre al congolese Moses Ehambe, ex Badolona e già miglior tiratore da tre della D-League nel 2011. A cambiare gli esterni il nazionale britannico Myles Hesson, mentre sotto canestro porta esperienza il buon Sven Schultze. Parecchio talento sugli esterni, convince poco il pacchetto lunghi.

I fratelli Wiggins: Nick (a sinistra) ed Andrew (a destra)

I fratelli Wiggins: Nick (a sinistra) ed Andrew (a destra)

 

13. WALTER TIGERS TUBINGEN

Sarà un’altra stagione travagliata per le tigri di Tubinga, costrette al solito a fare molto con poco. Partito Daequan Cook dopo aver portato un buon contributo nella volata salvezza dei suoi e con lui i solidi Josh Young e Tyrone Nash, i gialloneri puntano forte su un realizzatore collaudato come Michael Cuffee e due scommesse americane. Grande hype ruota intorno a Nick Wiggins, fratellone di Andrew ma con decisamente meno talento (5,1 punti nell’anno da senior a Wichita State), potrebbe far bene invece Augustine Rubit, ala forte undersized da South Alabama, non certo college di prima fascia, dove però ha messo a referto una stagione da 17 punti e 9 rimbalzi a partita. Solidità sotto canestro, le sicurezze Bane Ratkovica e Jonathan Wallace sugli esterni, per la salvezza dovrebbe comunque bastare.

 

12. SKYLINERS FRANCOFORTE

Nel decennale del titolo vinto nel 2004, la nobile decaduta sarà attesa anche quest’anno ad un campionato di metà (bassa) classifica. Si riparte dal nazionale Danilo Barthel, MIP della stagione passata, e dal veterano Quantez Robertson, ma la vera punta di diamante sarà Richard Williams, protagonista di una spettacolare prima parte di stagione l’anno passato a Vechta prima di crollare con il resto della squadra. A dargli una mano l’ala anche ex Caserta Aaron Doornekamp, solido mestierante ma ormai sul viale del tramonto, e il finlandese Mikko Koivisto, reduce dal Mondiale e da una discreta stagione ai Bisons (9,2 punti in Eurochallenge). Occhio alla guardia uscita da Iona (17,8 punti nell’anno da senior) Sean Armand e al giovanissimo classe ’97 Niklas Kiel, ala tra le più promettenti in Europa nella sua annata.

 

11. MEDI BAYREUTH

Smaltita la mezza delusione per una stagione, quella scorsa, iniziata con ambizioni di playoff e finita con una salvezza in extremis, il Medi riparte con meno clamori e più solidità. Con l’ex Roma Bryan Bailey e la solida ala grande Ronald Burrell a dare continuità, tanti gli innesti interessanti. Prima due “usati sicuri”, come il bomber Trevon Hughes, l’ala dal Rasta Vechta (e cugino di Antoine e Samaki Walker) Brandon Bowman. Poi le scommesse: l’ala dal Nymburk Lukas Palyza, che cerca spazio dopo anni da comprimario tra i campioni cechi, ed il lungo Javon McCrea, rookie da Buffalo dove è stato miglior realizzatore di tutti i tempi della sua università. Manca qualcosa in cabina di regia, dove la partenza di Kevin Hamilton non è stata coperta a dovere.

Larry Gordon (Hagen) inchioda in testa a David Logan (Alba).

Larry Gordon (Hagen) inchioda in testa a David Logan (Alba).

 

10. PHOENIX HAGEN

Dopo i playoff di due anni fa e l’accesso mancato per un soffio lo scorso anno, Hagen vuole tornare nelle fantastiche otto confermando a grandi linee il roster delle ultime due stagioni. Con i due realizzatori David Bell e Larry Gordon ancora in pista, ad armarli quest’anno sara Zamal Nixon, point guard pescato in Austria, a Wels (14,2 punti e 4,6 assist di media). Sotto canestro, Urule Igbavboa dal Rasta Vechta porta atletismo e fisicità, mentre c’è curiosità per l’ala Todd Brown, dominante l’anno passato in Finlandia (22,2 punti e 6,3 rimbalzi a partita). Talento ce n’è e si giocherà a ritmi altissimi come sempre, ma al momento manca un pivot di ruolo per dare l’assalto ai playoff.

 

9. BRAUNSCHWEIG

Perdite importanti (come quella del capocannoniere della Bundesliga Isaiah Swann) ma innesti altrettanto pesanti per Braunschweig. È rimasto il faro Immanuel McElroy, al suo fianco il playmaker Dru Joyce, veterano della lega strappato a Oldenburg cui coprirà le spalle il peperino Nicolai Simon. Interessante l’innesto di Trent Lockett, ex Marquette e reduce da una stagione in D-League ai Reno Bighorns a 11,0 punti e il 42% da 3 punti. Vicino a canestro l’arrivo delle ali Tim Abromaitis da Strasburgo e di un altro veterano come Derrick Allen dà sicurezze al fianco del confermatissimo pivottone Kyle Visser. Tante certezze per una squadra che vuole fare bene subito.

 

8. MHP RIESEN LUDWIGSBURG

Bissare la splendida stagione passata, terminata dopo aver dato filo da torcere al Bayern nel primo turno di playoff, è l’obiettivo dell’Mhp. Per questo l’ossatura della squadra è rimasta invariata, con Michael Stockton, Coby Karl, Shwan Huff e Patrick Flomo tutti rimasti al proprio posto. Partito Keaton Grant (alla volta di Trento), a non farlo rimpiangere proveranno la guardia John Little, veterano da Wurzburg, e la combo guard Kerron Johnson, pescato in Nuova Zelanda (12,6 punti e 4,3 assist di media) in attesa di capire che si farà con il rookie Stephen Holt, ottima presa in uscita dal college di Saint Mary ma che non è detto resti a lungo. Sotto canestro, daranno una mano il battagliero Chris McNaughton, ex Wurzburg, e il nazionale britannico Matthew Bryan-Amaning (dalla ProA francese). Nel segno della continuità per cercare il bis.

 

John Stockton sarà atteso anche quest'anno in tribuna a Ludwigsburg per seguire il figlio Michael

John Stockton sarà atteso anche quest’anno in tribuna a Ludwigsburg per seguire il figlio Michael

7. ARTLAND DRAGONS

Con i dragoni entriamo nel novero delle squadre che ambiscono a qualcosa in più del semplice accesso ai playoff. Il team di Quakenbruck ha cercato di cambiare il meno possibile per confermarsi ad alti livelli. L’arrivo del nazionale Andreas Seiferth da Trier dà spessore ai un già solido reparto lunghi nel quale spicca la riconferma di Lawrence Hill e l’arrivo di David McCray da Bonn a coprire le spalle al funambolo David Holston è ciò che mancava. Con le vecchie conoscenze italiche Antonio Graves e Brandon Thomas ad avere licenza di colpire in attacco, la squadra è coperta praticamente in ogni reparto. Obiettivo primi quattro posti.

 

6. TELEKOM BONN

Discorso molto simile a quello fatto per i Dragons. Pochi cambi e mirati per dare continuità ed inserirsi nella lotta al vertice. Ad ogni partenza è corrisposto un arrivo. Via McCray, come cambio di Eugene Lawrence è arrivato il furetto ex Jesi e Verona Matthew McConnell, mentre il lifting più sostanzioso ce l’ha avuto il reparto lunghi. Al posto dell’esperto Tony Gaffney è arrivato l’italoamericano Angelo Caloiaro, atteso alla definitiva consacrazione. Al suo fianco, al posto dei partenti Jamel McLean e Kurt Looby, ecco dallo Zalgiris il solido Tadas Klimavicius e da Vechta il pivottone Dirk Madrich, tra i migliori tedeschi del passato campionato. Con il cecchino Benas Veikalas a menare le danze, le aspirazioni dei biancofucsia sono più che legittimate.

 

5. EWE OLDENBURG

Dopo la finale di due stagioni fa, l’Ewe prova a riprovare l’assalto ai piani alti con una squadra che, in linea con la filosofia degli ultimi anni, ha cambiato pochissimo. L’innesto più pesante è quello di Tywain McKee, playmaker che lo scorso anno non ha avuto grande impatto all’Unics Kazan ma che cerca rilancio dopo la spettacolare annata di due stagioni fa al Triumph, sempre in Russia. A lui il compito di non far rimpiangere Dru Joyce, ma alle spalle il giovane Maurice Stuckey, consacratosi a Wurzburg, è pronto a dare una mano. L’innesto del nazionale Philip Zwiener dà profondità al reparto esterni, ma le fortune dei gialloblu passeranno dai soliti noti: il tandem Paulding-Jenkins, le triple di Nemanja Aleksandrov e soprattutto la buona salute di Adam Chubb.

 

Il tifo al solito caloroso della Ratiopharm Arena di Ulm (foto di Fabrizio Quattrini)

Il tifo al solito caloroso della Ratiopharm Arena di Ulm (foto di Fabrizio Quattrini)

4. RATIOPHARM ULM

Una mezza rivoluzione in casa Ulm dopo una stagione di transizione finita al primo turno di playoff. Si riparte da capitan Per Gunther e dal suo back-up Tommy Mason-Griffin, ma gli innesti sono di prim’ordine. Nello spot di guardia, Calvin Harris cerca consacrazione dopo la buona annata a Ludwigsburg, si giocherà il posto con l’ex Ostuni Jaka Klobucar, atteso anche lui al definitivo salto di qualità. Sotto canestro, il mix è potenzialmente di prim’ordine: da un lato l’esperienza e la fisicità di Maarten Leunen e Boris Savovic, dall’altra la voglia di rivalsa di Tim Ohlbrecht, reduce dalla non brillantissima esperienza in Nba. Da tenere d’occhio il rookie da Xavier Isaiah Philmore. Manca un vero go-to-guy, ma c’è talento diffuso per provare a dare l’assalto ai primi 4 posti.

 

3. ALBA BERLINO

La finale di qualche mese fa e il ritorno in Eurolega sono stimoli forti per una piazza calda come quella berlinese. La società non ha voluto fare ribaltoni cercando di puntellare il roster dove necessario. Partito David Logan in direzione Sassari, il prescelto come sostituto doveva essere l’ex Cantù Jonathan Tabu, che però starà fuori per 4 mesi per infortunio. Al suo posto è arrivato l’ex Brindisi Alex Renfroe. Sotto canestro, Jamel McLean e Marko Banic daranno sostanza al fianco di Leon Radosevic in un reparto che ha perso l’esperienza di Jan Jagla e Sven Schultze oltre che Levon Kendall. Intrigante poi la scelta di riportare in patria due giocatori tedeschi reduci dalla Ncaa: il fresco campione con Connecticut Niels Giffey ed il lungo stoppatore da Eastern Washington Martin Seiferth. Roster lunghissimo, da valutare quanto inciderà il doppio impegno anche se l’impressione è che manchi qualcosa rispetto alle due big.

 

2. BROSE BAMBERG

Chiuso un ciclo irripetibile di 4 titoli consecutivi, il Brose ha fatto piazza pulita per ripartire con rinnovato entusiasmo. Ritiratisi anche gli “storici” Casey Jacobsen e John Goldsberry, confermati i soli Elias Harris e Karsten Tadda, è partita una campagna acquisti a dir poco sontuosa. L’ex Pistoia Brad Wanamaker e Janis Strelnieks si divideranno la cabina di regia, la guardia Carlon Brown è stata strappata alla concorrenza di mezza Europa e sotto l’esplosività di Josh Duncan e Trevor Mbakwe, completata dal concreto Ryan Thompson (ex Brescia), da un Daniel Theis in rampa di lancio e dall’esperienza di Mindaugas Katelynas rendono la batteria lunghi di altissimo livello. Ora starà a coach Trinchieri trovare la quadratura del cerchio per riportare il titolo a Freak City.

 

Dusko Savanovic in maglia Efes (Foto Savino Paolella)

Dusko Savanovic in maglia Efes (Foto Savino Paolella)

1. BAYERN MONACO

Una rincorsa durata oltre cinquant’anni e la voglia di non fermarsi qua. Centrato il tanto agognato titolo, il Bayern non ha intenzione di mollare lo scettro ma anzi vuole fare bene anche in Europa. Se ne va l’Mvp della Bundesliga Malcolm Delaney? No problem, dentro l’esperto Anton Gavel ed il talentuoso Vasilje Micic. Reparto lunghi da rifondare? No problem: dentro Dusko Savanovic, una delle ali più talentuose d’Europa, e Vladimir Stimac, esploso definitivamente a Malaga, oltre a un Jan Jagla che il fatto suo lo sa eccome. L’impressione è che sarà una squadra diversa rispetto allo scorso anno, più concentrata sul gioco sotto canestro con due giocatori come i due lunghi slavi. Se poi John Bryant dovesse fare il definitivo salto di qualità… Squadra da battere, senza se e senza ma.