Ad un passo dalle dieci partite giocate, ad un passo dalle dieci partite perse. L’avventura di Tracy McGrady nel campionato con gli occhi a mandorla rischia di rivelarsi un’autentica catastrofe non tanto per colpe sue quanto per quelle di una squadra decisamente inadatta a supportare un primo violino di tale levatura. I Quingdao Eagles sono in fondo alla classifica con un eloquente 0-9, hanno tagliato Mr. “comehofattoavincerel’anello” Mbenga e firmato l’ex Raptors Solomon Alabi e l’ex Lakers Chris Daniels. Il tutto dopo che McGrady, nel match contro la capolista Beijing Ducks ha ben pensato di fare questo. Gomitata senza se e senza ma al povero Ji Zhe, reo di averlo sbeffeggiato con il dito indice dopo avergli infilato in faccia la tripla eludendo il tentativo di stoppata. Ecco non proprio sintomo di tranquillità e consapevolezza dei propri mezzi.

E se appena sopra la banda McGrady ci sono gli Shangai Sharks di Gilbert Arenas (ancora infortunato in verità, nDB)si capisce bene che nel campionato cinese, per quanto si vedano cifre irreali ad altre latitudini, non basta un giocatore per far la squadra. Questi quando si mettono a copiare lo fanno bene e, pare, ci stiano prendendo anche con la palla a spicchi.

Chi invece sta viaggiando col vento in poppa, a parte i prevedibilissimi Beijing Ducks che, escluso qualche scivolone fisiologico, dimostrano di avere una solidità di squadra figlia del sistema di gioco dello scorso anno (Marbury viaggia a 28 punti, 6,6 assists e 2,6 recuperi ad allacciata), è la coppia che segue i ragazzi di Pechino ovvero i Guangdong Southern Tigers e gli Shandong Flaming Bulls. Due squadre simili con un atleta a stelle e strisce bravo a vestire i panni del finalizzatore ma altrettanto abile a mettere in ritmo i compagni di squadra. Da una parte Terrence Williams è lo swingman di riferimento ben supportato dal talento strabordante (almeno in Cina) di Yi Jianlian e dai muscoli di Ike Diogu, uomo da 12,3 rimbalzi a partita. Dall’altra le doti realizzative di Pooh Jeter sono affiancate alla stagione da urlo di Zaid Abbas giocatore di estrema concretezza capace di mettere a referto 12,3 rimbalzi e 2,3 palle recuperate a partita. Il tutto supportato dall’altro americano Jackson Vroman e dal buon manovale della palla a spicchi Sun Jie. Un record interessante, 7-2 per entrambe le formazioni che le proietta a braccetto con i Ducks in testa alla lega e le candida ad un ruolo da protagoniste nella postseason.

Nella lega dei califfi per eccellenza poteva mancare sua maestà Eddy Curry?

Eddy Curry, un professionista.

Non pareva il caso. Così i derelitti Zhejiang Chouzhou Bank hanno ben pensato di offrirgli un contratto per entrare a far parte del circo asiatico e lui, date le recentissime figure barbine tra i pro a stelle e strisce, ha accettato di buon grado per reinventare una carriera partita dal pick n. 4 del draft 2001 (quello di Kwame Brown alla 1, Tyson Chandler alla 2, Parker alla 28 e Arenas alla 30, giusto per farvi capire la demenza delle scelte) e chiusa con un titolo da comprimario lo scorso anno e con le scarse prestazioni ai Mavs di questo inizio di stagione.

Morale della favola in tre partite viaggia a 26 punti e 12 rimbalzi di media e la sua squadra è settima con un 5-4 che ad oggi varrebbe i playoff.

Sempre per restare sul tema cifre astronomiche, andate a vedervi i tabellini di alcuni personaggi noti al campionato tricolore. Per dirne uno, Gary Forbes, oggetto misterioso tra Cremona e Napoli, nelle ultime due apparizioni ha messo a referto rispettivamente 42 e 37 punti, confermando le doti che già si erano intraviste in Italia ma che, purtroppo, mai avevano trovato degna consacrazione.

Forbes ai tempi di Cremona

Non siamo lontani dalle prestazioni di giornata come i 38 punti 8 rimbalzi e 3 assist dell’ex Virtus Spencer o i 43 punti, 5 assist e 4 palle recuperate di Marbury della penultima giornata, o i 41 punti e 18 rimbalzi di Morris Randolph nella ottava.

L’importante è che sembrino tabellini NBA.

CBA, where copy happens.